<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML dir=ltr><HEAD><TITLE>Re: [Discussioni]Cara commissione Meo...</TITLE>
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<BODY dir=ltr>
<DIV><FONT face="Trebuchet MS" color=#0000ff size=2><SPAN
class=885424606-27062003>Un piccolissimo addendum a proposito del fatto che i
mainframe starebbero diminuendo.</SPAN></FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Trebuchet MS" color=#0000ff size=2><SPAN
class=885424606-27062003></SPAN></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Trebuchet MS" color=#0000ff size=2><SPAN
class=885424606-27062003>Secondo molti analisti, le attività di server
consolidation che molte imprese stanno portando avanti hanno come effetto un
ritorno alla centralità dei mainframe. </SPAN></FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Trebuchet MS" color=#0000ff size=2><SPAN
class=885424606-27062003>Quindi non sembra così scontato che nel prossimo futuro
il mondo dei mainframe vada a sparire. Non sembra essere questo il trend al
momento.</SPAN></FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Trebuchet MS" color=#0000ff size=2><SPAN
class=885424606-27062003>In effetti, se date un'occhiata ai miei lucidi del
convegno Zucchetti dove sono riportati i dati di fatturato IBM, troverete che il
fatturato per hardware scende, probabilmente perchè i costi sia dei PC che dei
mainframe diminuiscono. Ma le licenze dei prodotti software IBM (CICS, DB2, ...)
aumentano e sono in volume superiore al fatturato di Microsoft Italia. Dai dati
che ho trovato, in Italia nel 2003 (stima) IBM fatturerebbe in licenze software
circa 560 Milioni di Euro (dato in crescita rispetto al 2002) mentre il
fatturato complessivo di Microsoft è pari a 420 milioni.</SPAN></FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Trebuchet MS" color=#0000ff size=2><SPAN
class=885424606-27062003></SPAN></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Trebuchet MS" color=#0000ff size=2><SPAN
class=885424606-27062003>Alfonso</SPAN></FONT></DIV>
<BLOCKQUOTE dir=ltr
style="PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: #0000ff 2px solid; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV><BR><BR></DIV>
<DIV class=OutlookMessageHeader lang=en-us dir=ltr align=left>
<HR tabIndex=-1>
<FONT face=Tahoma size=2><B>From:</B> Alfonso Fuggetta <BR><B>Sent:</B>
Friday, June 27, 2003 7:26 AM<BR><B>To:</B>
discussioni@softwarelibero.it<BR></FONT><BR></DIV>
<DIV></DIV>
<DIV dir=ltr align=left>Vediamo se riesco a fare un passo in avanti:</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>1. Il software custom non è quello che gira su mainframe. Ci può essere
software custom per mainframe e software custom per linux. Ci può essere un
pacchetto per mainframe e un pacchetto per Linux. Non è che il software custom
è il passato e i pacchetti il futuro. Non funziona così. Il software custom
serve in certi ambiti, i pacchetti in altri. E' stato così e sarà così. By
definition, e non perchè lo auspica Fuggetta o impone qualcun altro. </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>2. Il software custom non è solo software in COBOL. Ci può essere
software custom in COBOL e ci può essere software custom in JAVA, perl, php o
quello che vuole lei.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>3. Se il software è di SOGEI non c'è alcun vincolo a renderlo pubblico.
Non è una questione di licenze. E' una questione di volontà. Se quelli di
SOGEI non vogliono renderlo pubblico, il problema è a monte e non lo risolvo
richiedendo una dichiarazione di principio a favore dell'open source.
Quand'anche ci scrivessi su GPL, chi vieta a SOGEI di continuare a tenerlo
chiuso in un cassetto?</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>4. Siccome ho lavorato per SOGEI (feci lo studio di visione del fisco
telematico nel 95), ricordo benissimo quello che successe quando SOGEI propose
di sviluppare e distribuire gratuitamente a tutti il software (inclusi i
sorgenti) per i commercialisti che dovevano inviare le dichiarazioni. Ci
fu una levata di scudi di società come Zucchetti e Buffetti che volevano fare
i pacchetti relativi e che giudicavano l'iniziativa di SOGEI una turbativa del
mercato.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>5. Anch'io spero che in futuro le architetture su mainframe lascino il
posto a piattaforme più agili. Ma primo oggi non è così (manco per nulla).
Provi a chiedere al responsabile dei sistemi informativi alla pubblica
istruzione quanto gli costerà (soldi e tempo) passare dai mainframe a altre
architetture: un delirio. </DIV>
<DIV>In secondo luogo, non cambiano i termini del problema. Non è che avendo
Linux tutto il software che posso far girare su Linux è by definition
pacchetto open source. Ci può essere chi offre un pacchetto proprietario
per Linux. E ci potrà essere chi dovrà necessariamente richiedere lo sviluppo
di software custom su Linux. Quindi i termini generali del problema non
cambiano rispetto a quello che dicevo io. </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>6. Nel suo testo che l'implicita assunzione che il software proprietario
è scritto male mentre quello libero è scritto bene. E chi lo ha detto?</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Lo ripeto. Non sto dicendo che non ci sono problemi nei processi di
procurement e gestione del software nelle PA. Lo so benissimo che ci sono e le
assicuro che consumo il mio fegato per cercare di affrontarli. Vi sto dicendo
che la lettura che voi date dei fenomeni è parziale o in alcuni casi
fuorviante. Sull'analisi di massima siamo d'accordo: le cose non funzionano
bene. E sulle conseguenze che se ne traggono che io non sono d'accordo
con alcune cose che dite voi.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Alfonso</DIV>
<BLOCKQUOTE dir=ltr style="MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV><FONT size=2>-----Messaggio originale----- <BR><B>Da:</B> Antonino
Iacono [mailto:aiacono@tiscalinet.it] <BR><B>Inviato:</B> gio 26/06/2003
23.35 <BR><B>A:</B> discussioni@softwarelibero.it <BR><B>Cc:</B>
<BR><B>Oggetto:</B> Re: [Discussioni]Cara commissione
Meo...<BR><BR></FONT></DIV>
<P><FONT size=2>On Thu, 26 Jun 2003 17:11:39 +0200<BR>"Alfonso Fuggetta"
<Alfonso.Fuggetta@polimi.it> wrote:<BR><BR>> La PA non compra al
supermercato. Deve fare un capitolato e una gara. Se nel capitolato scrivo
che voglio una soluzione custom (per esempio per l'anagrafe tributaria),
indico che compro servizi di sviluppo e la soluzione corrispondente (il
sorgente). Lo scrivo prima ancora di sapere chi partecipa. E, come continuo
a ripetere, in questi casi l'AIPA si assicura che la proprietà del codice
sia della PA appaltante, come è straovvio che sia.<BR><BR>e dopo essersene
assicurata cosa fa?<BR>Ho notato che lei cita spesso l'anagrafe tributaria,
bene, visto<BR>che io ne faccio parte, pur in periferia, e, si sa, le
decisioni<BR>in questi casi si prendono a RM, mi permetta di rivolgerle
qualche<BR>domanda.<BR>Il software custom realizzato (o fatto realizzare) da
Sogei per<BR>conto del Ministero dell'Economia e/o delle Agenzie
Fiscali,<BR>dovrebbe essere di proprieta' della PA appaltante che
puo',<BR>come ha scritto lei, farne quello che vuole.<BR>Per quanto ne so'
il codice finisce nei cassetti e nei nastri<BR>e nessuno, o pochi sono
autorizzati e/o capaci a mettevi mano.<BR>Eppure basterebbe pubblicarlo
sulla intranet.<BR>Su 20.000 dipendenti che vi si connettono qualche
centinaio sono<BR>sicuramente in grado di studiare quel codice e trovarvi
errori<BR>o solamente procedure che potrebbero essere migliorate.<BR>Ha idea
di quanti "errori del Fisco" e "cartelle pazze"
si<BR>eviterebbero?<BR><BR>Ogni anno, in questo periodo, viene realizzato il
programma<BR>per la compilazione e la trasmissione del modello Unico.<BR>E'
sicuramente un grande passo avanti e un vanto dell'Italia<BR>in Europa, ma,
anche qui con poco si potrebbe fare molto di<BR>piu'.<BR>Il programma
realizzato in Java, *stranamente* funziona solo<BR>per Windows e
Macintosh.<BR>E, anche in questo caso, la pubblicazione del codice
seppur<BR>limitata ai dipendenti del Ministero e dell'Agenzia
delle<BR>Entrate, nel sito intranet porterebbe alla realizzazione di<BR>un
sorgente piu' pulito, senza le chiamate alle librerie<BR>proprietarie del
S.O. e quindi realmente portabile su altri<BR>sistemi operativi.<BR>E se si
pubblicassero i sorgenti su internet?<BR><BR>Sono convinto che nel giro di
una settimana ne verrebbe fuori<BR>una versione per GNU/Linux.<BR>E non
credo di dire eresie affermando che nella altre<BR>Amministrazioni la
situazione e' simile se non peggiore.<BR>Forse servirebbe un po' di
formazione/informazione ai<BR>dirigenti pubblici su questi
temi?<BR><BR>Oppure si e' ancora convinti che la sicurezza si
ottiene<BR>blindando i sorgenti? Convinzione ancora molto in auge<BR>negli
uffici ministeriali.<BR>Ho notato pure che spesso lei parla dell'uso del
CICS nelle<BR>amministrazioni pubbliche.<BR>E' vero che fino a 5/6 anni fa
il 99% del software girava<BR>su questa infrastruttura, ma negl'ultimi tempi
questa<BR>percentuale e' andata via via scendendo.<BR>Oggi non e' raro
vedere, anche nella Pubblica Amministrazione<BR>prodotti software che fanno
uso del Web come interfaccia<BR>grafica, molte procedure, che prima
richiedevano SNA (con<BR>tutto cio' che ne consegue) adesso vanno
tranquillamente<BR>sotto TCP/IP.<BR>Il software custom per antonomasia
quello scritto in Cobol,<BR>sta scomparendo, sostituito spesso da prodotti
piu' leggeri<BR>piu' riusabili, piu' facilmente e liberamente
compilabili,<BR>in poche parole piu' alla portata di tante persone.<BR>Se
prima un programmatore non poteva certo avere a casa<BR>un S390 e
smanettarvi sopra, oggi si mette il sorgente c,<BR>java, perl, php in un pen
drive e fuori dall'ufficio lo<BR>integra e modifica come vuole.<BR>Per
questo credo non si debba fare troppo affidamento ai<BR>quei dati e quelle
percentuali, perche' rispecchiano un<BR>modo di usare l'informatica molto
diverso da quello
attuale.<BR><BR>Grazie<BR><BR><BR>--<BR>antonino<BR>---------------<BR><A
href="http://opensignature.sourceforge.net">http://opensignature.sourceforge.net</A><BR>jabber://aiacono@amessage.de<BR>_______________________________________________<BR>Discussioni
mailing list<BR>Discussioni@softwarelibero.it<BR><A
href="http://lists.softwarelibero.it/mailman/listinfo/discussioni">http://lists.softwarelibero.it/mailman/listinfo/discussioni</A><BR>Totale
iscritti:
201 <BR></FONT></P></BLOCKQUOTE></BLOCKQUOTE></BODY></HTML>