<html><head><meta http-equiv="e;Content-Type"e; content="e;text/html; charset=windows-1252"e;></head><a href='http://www.aprileonline.info'><img src='http://www.aprileonline.info/testata_aprilequotidiano_ma.gif'></a><br><b><B>Intervista.</B> Richard Stallman: ''I programmi proprietari sono un tradimento della comunità''</b><br><b><font size='4' color='blue'>Il guru del software libero: "La conoscenza è un bene comune"</font></b><br>Richard Stallman è l'inventore del concetto di "software libero" (in inglese <i>free software</i>, dove <i>free</i> sta per libero, non per gratis) nonché fondatore della Free Software Foundation, la prima organizzazione a promuovere il software libero. I software liberi sono programmi (come il noto sistema operativo GNU/Linux che tanti patemi procura alla Microsoft di Bill Gates) che assicurano all'utente diverse libertà: quelle di usare, distribuire, modificare e ridistribuire le copie modificate del programma. Vengono rilasciati all'utente con queste libertà tanto che si parla di copyleft (invece che di copyright) o di "permesso d'autore" piuttosto che di "diritto d'autore". Un software libero, quindi, è di solito un perenne <i>work in progress</i> che di norma crea attorno a sé dei collettivi di sviluppatori impegnati nel suo miglioramento.<br>Si capisce quindi come questo alluda ad un problema più generale: come rendere possibile la condivisione della conoscenza, come cioè rendere un bene comune il sapere e le pratiche scientifiche e tecniche (ma anche artistiche o letterarie).<br><br>Mr.Stallman, lei ha scritto un libro dal titolo: "Free software, free society". Il software libero quindi può contribuire ad una società più libera?<br>Il software libero è un software che rispetta la libertà dell'utente. L'effetto diretto dell'utilizzo del software libero è che gli utenti hanno il controllo sui programmi che usano, sono liberi di adattarli, liberi di cooperare. Ciò significa che abbiamo più libertà in un aspetto della vita.<br>Il software libero può avere effetti su altri aspetti della vita? Può indirettamente, perché coloro che controllano il software che tu usi possono servirsi di questo controllo per portarti via altre libertà. Ma io non rivendico il fatto che il software libero assicurerà automaticamente che avremo libertà in ogni area della vita. La gente deve combattere per la libertà nelle altre aree, come in passato.<br><br>Condividere il software, condividere la conoscenza. Questo implica anche solidarietà, oltre che libertà?<br>Indubbiamente. Condividere il software è parte della solidarietà sociale. Quando gli sviluppatori dicono "non puoi condividere questo programma", essi attaccano la solidarietà sociale. Quando chiedono agli utenti di firmare contratti promettendo di non condividere i programmi, ciò equivale ad un tradimento di ciascun utente nei confronti dell'intera comunità. Questo è ciò che rende il software proprietario malvagio.<br><br>Un software sotto licenza GNU GPL (licenza "copyleft" scritta da Stallman, ndr) o altra licenza libera può essere un "dono" alla comunità (cioè una conoscenza che io regalo ad altre persone)?<br>Sì, è un contributo alla costruzione della tua comunità e un contributo alla difesa della libertà.<br><br>Perché dovrei rilasciare un programma sotto una licenza libera piuttosto che una proprietaria?<br>I motivi principali per sviluppare software libero, nella mia esperienza, includono: è divertente farlo; se funziona bene, la gente ti apprezza e ammira e conquisti la reputazione di buon programmatore; la gratitudine induce gli utenti a sentire di dover contribuire; ideali politici; avversione per la Microsoft (io penso che sia un motivo superficiale); denaro: solo una parte degli sviluppatori di software libero vengono pagati per questo, ma è una parte consistente.<br><br>Negli Usa e in Europa alcune leggi (Digital Right Management Act, la direttiva europea sul copyright digitale e quella sui brevetti software, ecc.) stanno limitando la nostra libertà. Perché le corporation promuovono tali leggi?<br>Le corporation che vogliono queste leggi desiderano il potere su vari aspetti dell'uso dei computer. Sono principalmente le megacorporation a volere il brevetto delle idee del software. La Confederazione delle associazioni delle piccole e medie imprese europee è contro i brevetti delle idee del software.<br><br>Ma il software libero può soddisfare le esigenze delle imprese?<br>Questa è una questione molto generale. Il software libero soddisfa migliaia di imprese che usano i computer. E c'è anche un buon numero di imprese che sviluppa e adatta il software libero. Anch'esse sono soddisfatte. Quindi penso che il software libero può soddisfare molte imprese.<br>Le imprese che desiderano sviluppare programmi e avere potere sugli utenti non saranno soddisfatte dal software libero. Questa è una buona cosa: certi desideri non dovrebbero essere soddisfatti.<br><br>L'acqua, lo spazio, l'aria, il cielo sono beni che la comunità ha posseduto nei secoli passati. La conoscenza può essere un "bene comune"?<br>Certamente, così come l'informazione e le opere. I programmi sono opere, e i programmi liberi sono beni comuni.<br><br>Su Internet:<br>- www.gnu.org/home.it.html (home page italiana del progetto GNU)<br>- www.creativecommons.it (le licenze per rendere condivisibili testi, immagini, musica.)<br>- www.ffii.org organizzazione che si batte per la libertà nell'informatica (in particolare contro i brevetti sul software)<br><b>[Guido Iodice]</b><p align='center'><a href='http://www.AprileOnline.Info/index.asp?numero=176'>www.AprileOnline.Info</a> n.176 del 13/01/2005</body></html>