<br><font size=2 face="sans-serif">Vi allego un comunicato di Cortiana
sui brevetti software</font>
<br><font size=2 face="sans-serif">Cordiali Saluti</font>
<br><font size=2 face="sans-serif">MZ</font>
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<br><font size=3 face="Tahoma">UE, Internet, Cortiana:"Il rinvio da'
speranza per bloccare una direttiva sbagliata e dannosa"</font>
<br>
<br><font size=4 face="Tahoma">"Le convulse notizie sull'approvazione
della direttiva per la brevettazione del software, confermano che la direttiva
è stata rinviata dal consiglio Agricoltura, come avevamo sperato e chiesto
nei giorni passati. L'approvazione sarebbe stato uno schiaffo all'europarlamento,
che con una partecipazione democratica senza precedenti aveva radicalmente
cambiato il testo originale, poi nuovamente peggiorato dal Consiglio dei
Ministri, proprio mentre prende corpo sul piano costituzionale l'Unione
Europea. Prendiamo atto di dover ringraziare l'Olanda, ma soprattutto Polonia,
Ungheria e Lettonia, cioè quei Paesi dell'allargamento, che hanno scelto
l'Europa come via di libertà alla democrazia parlamentare. La Polonia,
infatti, ha ripetutamente chiesto una discussione profonda anche con i
nuovi venuti, come per altro hanno fatto diversi parlamentari e gruppi
del Parlamento Europeo. Con la decisione di oggi è maturo il tempo che
anche il nostro Paese faccia la sua parte, uscendo da una posizione di
astensione comprensibile un anno fa, ma che avrebbe una sapore sola pilatesca."
Afferma il sen. Cortiana, presidente dell'Intergruppo Bicamerale per l'Innovazione
Tecnologica.</font>
<br>
<br><font size=4 face="Tahoma">"Ora l'attenzione si sposta sulla Commissione
Giuridica, che la settimana prossima discute la mozione presentata dai
Verdi di riavvio dell'intero dossier. Ormai lo scontro sulla direttiva,
che metterebbe in grande difficoltà l'intero comparto dell'Information
Technology europeo, non si configura solo come una questione di merito
sugli alfabeti e sulla conoscenza da garantire come beni comuni, ma anche
una questione democratica relativa all'importanza e alla dignità costituzionale
del Parlamento dell'Unione, di fronte a inaccettabili pressioni extraistituzionali
ed extraeuropee delle lobby legate alle multinazionali perlopiù americane.
" Conclude il sen. Cortiana</font></div>