<br><br><div class="gmail_quote">2008/10/31 Christian Surchi <span dir="ltr"><<a href="mailto:christian@softwarelibero.it">christian@softwarelibero.it</a>></span><br><blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;">
Il giorno ven, 31/10/2008 alle 14.55 +0100, Mirko Romanato ha scritto:<br>
<div class="Ih2E3d">> Um, non capisco. Vuoi dire che non serve formazione per far passare i<br>
> propri dipendenti a Linux oppure che c'è e fa generalmente schifo e<br>
> che quindi i costi sono presi in considerazione anche se alla fine<br>
> sono soldi buttati?<br>
<br>
</div>Sto dicendo che mi pare un bene che si faccia formazione seria, e che<br>
sia il caso di smettere di considerarla come soldi buttati via.</blockquote><div><br>Sono completamente d'accordo con te. <br></div><blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;">
<br>
L'acquisto insensato di licenze e' un modo per buttare via i soldi, non<br>
la formazione, che se ben fatta rappresenta davvero un investimento<br>
strategico, con grosse e positive ricadute sugli aspetti di conoscenza e<br>
controllo della tecnologia che si sta usando e di conseguenza anche su<br>
quelli economici. Ma del resto si sa che in prospettiva ormai e'<br>
difficile ragionare...</blockquote><div><br>Verissimo. Quello che dico io è: siamo realisti e alle ditte diciamo: risparmierete sulle licenze, spederete sulla formazione ma alla fine il prodotto è n volte migliore. Dire: migra a Linux e risparmi i soldi delle licenze crea solo false aspettative che poi saranno disattese.<br>
</div></div><br clear="all"><br>-- <br>"When circumstances change, I change my opinion. What do you do?". John Maynard Keynes<br>