<br><br><div class="gmail_quote">Il giorno 07 ottobre 2010 16:47, Marco Bertorello <span dir="ltr"><<a href="mailto:marco@bertorello.ns0.it" target="_blank">marco@bertorello.ns0.it</a>></span> ha scritto:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding-left: 1ex;">
Il 07 ottobre 2010 16:03, piergiovanna grossi<br>
<<a href="mailto:piergiovanna@softwarelibero.it" target="_blank">piergiovanna@softwarelibero.it</a>> ha scritto:<br>
<div><div></div><div>> Ciao carissimi<br></div></div></blockquote><div>[cut] <br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding-left: 1ex;">
<div><div>
<br>
<br>
> meno importanti. Si può fare una scelta etica anche senza sentire la<br>
> necessità di "rivendicare" la propria scelta e penso sia questo<br>
> l'atteggiamento che dà più risultati a lungo termine.<br>
<br>
</div></div>che tipo di risultati? Ci sono risultati che, personalmente, non mi<br>
interessano.<br></blockquote><div>Solo per fare un esempio (che ad alcuni miei conoscenti della lista
ormai uscirà dalle orecchie :)), all'Università di verona, dove è in
corso senza tanta pubblicità una migrazione a 360 gradi verso il
software libero e verso l'open access (per la libera circolazione di
strumenti, documenti e conoscenza) nessuno pensa di usare il software
libero di nascosto, tanto meno il fine è unicamente di "risparmiare
soldi pubblici" perché il risparmio è forse irrisorio se calcolato
nell'insieme. I risultati a lungo termine sono che i prof. si devono abituare a scambiare coi propri studenti formati aperti, che gli studenti si devono abituare a utilizzare software libero e disabituare a utilizzare cose copiate illegalmente. Imparano a utilizzare strumenti con i quali una volta usciti dall'Uni potranno iniziare a lavorare in autonomia se vorranno, nessun monopolio proprietario e via dicendo.... Sono cose che personalmente non ti interessano? certo! mica a Univr dobbiamo fare le cose per fare contento te! cosa che mi pare impossibile visto quanto ti lamenti sempre :)<br>
</div><blockquote class="gmail_quote" style="margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding-left: 1ex;">
<div><br>
> Direi che sarebbe molto utile oltre che interessante anche uno<br>
> studio/sondaggio serio mirato alle motivazioni dell'utilizzo e del non<br>
> utilizzo del Software libero nelle pubbliche amministrazioni (penso ciò<br>
> riflettendo sui casi di fallimento e successo del SL nelle PA di cui si è<br>
> parlato in altro thread). Forse sarebbe uno studio basato su dati più<br>
> concreti di quelli dell'evanescente e ciclotimico mondo<br>
> dell'associazionismo.<br>
<br></div></blockquote><div>[cut] <br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding-left: 1ex;"><div>
</div>Io quando leggo queste cose, mi domando sempre, da cittadino: ma a me,<br>
cosa mi interessa delle problemi che comporta una migrazione?<br>
Niente. A me interessa che mi vengano riconosciuti dei diritti. Sul<br>
come, il problema non è mio.<br></blockquote><div>boh..mi pare un controsenso quello che dici. Il problema di una non migrazione è anche tuo, perché il suo fallimento o il suo successo comporta che ti vengano negati o dati dei diritti, come dici tu. Se una migrazione è faccenda che riguarda di fatto la ditta e l'ente che la eseguono, dall'altro lato nelle motivazioni, nei fallimenti e nei successi riguarda invece tutti, perché coinvolge tutti, è un processo a catena. Dire che non ti interessa nulla di una migrazione è come dire che non ti interessa chi è stato votato perché non c'entra con i problemi che poi può causare al paese.<br>
</div><blockquote class="gmail_quote" style="margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding-left: 1ex;">
<br>
Questi studi, infondo non servono a nulla. Una volta che so che costa<br>
moltissimo una migrazione, cosa mi cambia? la esigo ugualmente!<br>
<br>
Esigo il diritto di non essere trattato come un consumatore da<br>
indottrinare dalla nascita all'utilizzo di determinati prodotti.<br>
Esigo il diritto di non spendere un centesimo per colloquiare<br>
digitalmente con la mia PA.<br>
Esigo il diritto che quello che è un bene di tutti, lo sia veramente,<br>
non solo di chi può permettersi una licenza e un accordo per "metterci<br>
le mani"<br>
Esigo il diritto di poter capire se il software che sta utilizzando la<br>
mia PA, fa quello che dovrebbe fare o se qualcuno ci ha messo roba che<br>
non dovrebbe starci.<br></blockquote><div>ah funziona così? che bel suggerimento! spetta...ora mi concentro...esigo esigo esigo...non succede nulla...mi sa che devo tentare di capire dove sta il problema... :-D <br></div>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding-left: 1ex;">
<br>
Il "mondo dell'associazionismo" se le vola completamente queste<br>
problematiche, perchè troppo concentrati sulla legalità e a discutere<br>
dei "massimi sistemi" seduti su comode poltrone a sorseggiare vino.<br>
con la verità in tasca.<br>
<br>
Se il "mondo dell'associazionismo" tirasse su gli occhi dal monitor,<br>
ogni tanto, vedrebbe che non viviamo in un mondo isolato, elittario,<br>
come troppo spesso crediamo. Viviamo in un mondo complesso e<br>
contraddittorio con cui abbiamo il dovere di confrontarci.<br></blockquote><div>ah...pensavo che si dovesse solo esigere...invece si può anche confrontarsi? buono a sapersi! tu ogni quanto ti confronti? giusto per sapere quando scriverti... :)<br>
</div><blockquote class="gmail_quote" style="margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding-left: 1ex;">
<br>
Ho letto in giro che per il linux day si sta preparando un dossier per<br>
la scuola.<br>
Personalmente non faccio il linux day per tutta una serie di motivi<br>
che non sto quì ad elencare ora,ma mi domando: la gente che prepara<br>
questa roba, lo sa che stanno distruggendo la scuola pubblica? e chi<br>
sta in 30 persone per classe o chi sale sui tetti per difendere il<br>
proprio posto di lavoro, quale importanza può dare al software libero?<br></blockquote><div>...e quindi? cosa proponi come alternativa migliore? di non fare il dossier e non fare niente?<br>stai leggermente mancando di rispetto a un sacco di insegnanti, studenti e genitori che si stanno dando da fare in questo momento di crisi per fare sopravvivere la scuola, lavorando dal basso (visto che dall'alto piove m...) e impegnandosi anche su questo fronte. Ci sono insegnanti che credono che utilizzare il software libero, cercare di superare il divario digitale e cercare di condividere la conoscenza (con libri autoprodotti a basso costo ad esempio) sia un modo per trasmettere ai bambini e ai ragazzi un po' di etica, di senso civico, di correttezza, di rispetto, di valori che dovrebbero essere normali e che invece paiono essere mosche bianche. Se hai una alternativa migliore proponila e portala avanti, altrimenti evita di parlare a vanvera di cose che non conosci, grazie.<br>
<br>Suvvia bertorello, una mail in cui scrivi qualcosa di positivo? Guarda, capisco che ad ascoltare le barzellette e le uscite di un politico a caso ti venga il nervoso, viene ancora di più a me in quanto donna, ma ogni tanto possiamo anche scambiare opinioni senza incazzarci e senza dire che non va bene nulla di quello che fanno gli altri, no? :)<br>
pierstufa<br></div><br clear="all"></div>-- <br><font color="#000000"><br>
</font><font color="#000000"><span style="font-family: Verdana; font-size: 8pt;">Forse gli uomini si
dividono in due categorie: quelli sicuri di avere ragione, che sono
feroci; quelli sicuri soltanto del dubbio, che sono stanchi (Rutilio Namaziano).</span></font><br>