[Diritto] Proposta di conclusioni da presentare alla Siae
Leandro Noferini
lnoferin@cybervalley.org
Wed, 03 Oct 2001 23:56:22 +0200
Provo a dire anche la mia.
Innanzitutto faccio mie molte delle osservazioni di Alessandro, che
riassumerei nel motto, stra-usato del "non è una questione di soldi ma
di libertà!".
Nel caso metterei grande risalto sul fatto che il problema non
riguarda lo sfruttamento economico del diritto d'autore ma quello
sulla copia, ambito più ristretto.
Copiare software non è reato!
Mi piaccio così "comiziesco"!
:-)
Passiamo alle cose serie.
Alessandro> Scusate la lunghezza. Non pretendo che questi commenti siano
Alessandro> applicati, e` solo un punto di vista diverso che gli autori del
Alessandro> documento possono far proprio o meno, a loro discrezione.
Alessandro> Ringrazio Donato e gli altri per l'ottimo lavoro svolto.
[........]
>> contrastare e reprimere le violazioni contro la pirateria delle opere
Alessandro> non pirateria, per favore. "ricodiamoci che i pirati sono quelli che
Alessandro> ammazzano la gente" (Giancarlo Livraghi). Si veda anche words-to-avoid.html.
Alessandro> Perche` non "copia illecita"?
Anche perché, da un punto di vista forse un po' teorico, è possibile
"piratare" (neanche a me piace questo termine, lo uso solo per
rappresentare il senso comune) anche il SL.
>> coloro che riproducono e distribuiscono siffatte opere senza averne
>> versato il dovuto compenso all'autore delle stesse.
Alessandro> Questa forma naturalmente serve ad appoggiare la tesi esposta piu`
Alessandro> oltre, dove si fa esplicito riferimento solo al compenso economico,
Alessandro> pero` non mi suona affatto bene, sembra che io debba versare il
Alessandro> compenso nel momento in cui acquisisco l'opera; sembra cioe` che il
Alessandro> compenso all'autore e il costo dell'opera siano due cose separate. Al
Alessandro> lettore la frase suona sbagliato o perlomeno pressapochista. Direi
Alessandro> piuttosto "senza averne l'autorizzazione", a rischio di dover cambiare
Alessandro> il tono del discorso e la tesi.
Alessandro> Il problema del documento, piu` in generale, e` che l'autore di sw
Alessandro> libero non rinuncia allo sfruttamento economico (concetto che sebbene
Alessandro> vicino alla realta` suggerisce l'immagine del povero pirla fuori dal
Alessandro> mercato e quindi fuori dal mondo. Ma cosi` non e`, almeno non sempre,
Alessandro> e diffondere tale immagine risulta deleterio.
Hai scritto ciò che ho appena cancellato!
:-)
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>> Inoltre il Software Libero risponde ad una esigenza di carattere piu'
>> generale che e' quella relativa alla diffusione della cultura e per questo
>> meritevole di tutela.
Alessandro> questo e` importante, lo rafforzerei: "meritevole di tutela ed appoggio
Alessandro> da parte delle istituzioni, piuttosto che di ostacolo come nel caso
Alessandro> in esame" (fa schifo, vabbe`).
E qui ci metterei un riferimento alla mozione recentemente approvata
dal Comune di Firenze, e se fosse possibile anche le proposte di legge
francesi (che però io non sono mai riuscito a rintracciare).
[........]
>> Ne' va' dimenticato che il Software Libero non desta quel particolare
>> allarme sociale rinvenibile nelle ipotesi che si vogliono giustamente
>> reprimere con la emanazione della Legge 248/2000, non provoca in nessun
>> modo episodi riconducibili al fenomeno della criminalita' organizzata.
Alessandro> Vero, ma lo spiegherei.
Né va dimenticato che, alla luce di quanto affermato fino a qui, non
può esserci alcun interesse alla diffusione "illegale" del SL così da
non poter provocare alcun tipo di allarme sociale, causato da
comportamenti illeciti, che la legge vuole giustamente (?) reprimere
per quanto riguarda il software non libero.
Evidentemente può venire migliore!
:-)
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>> E' pertanto auspicabile un'interpretazione "autentica" da parte degli
Alessandro> La siae puo` dare un'interpretazione autentica?
Ricordo a tutti il testo della risposta che la SIAE ci spedì alla
nostra richiesta di chiarimenti.
Cito:
"4. In attesa che la materia sia completamente disciplinata da apposite
norme, la SIAE non può fornire chiarimenti, né esprimere pareri, essendo
essa stessa tenuta ad osservare la legge e ad applicarla, come peraltro
ha sempre fatto, nell'interesse e per conto dei suoi associati, che le
hanno conferito mandato per la tutela delle loro opere."
Come si può leggere la SIAE si tira fuori (almeno ufficialmente) e si
dichiara un mero (mero? ispell non me prenderà, lo so) "braccio" della
legge. Ricordo sicuramente che Agoglia a Roma disse cose leggermente
diverse ma proprio ricordando come lo disse non insisterei
sull'argomento!
Alessandro> Mi sembra molto strano. Non sono un legale, ma mi
Alessandro> sembra un grave errore. Auspicherei piuttosto un
Alessandro> comunicato ufficiale della SIAE che suggerisca
Alessandro> l'estraneita` del SL alla 248/2000, lasciando le
Alessandro> interpretazioni, autentiche e non, agli organismi
Alessandro> preposti (e non alla siae che e` solo un esecutore --
Alessandro> la cui opinione ovviamente ha un peso consultivo, ma
Alessandro> non un peso normativo).
Esatto!
>> Fiducioso in un vostro contributo.
Alessandro> L'hai voluto, mo te lo cucchi :)
Grazie anche da parte mia.
--
Ciao
leandro
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