[Diritto] Linux Day e bollini SIAE
Marco Ermini
markoer@firenze.linux.it
Sat, 27 Oct 2001 18:39:42 +0200
Il Sat, 27 Oct 2001 17:35:27 +0200, Alceste Scalas <tjoad@gmx.it> scrisse:
[...]
> 1. il testo del decreto attuativo della legge 248/2000 afferma:
>
> # Art. 5. Supporti contenenti programmi per elaboratore
> # ovvero multimediali
> #
> # 1. Ai fini dell'applicazione del comma 1 dell'articolo
> # 181-bis della legge 22 aprile 1941, n. 633, come
> # introdotto dall'articolo 10 della legge 10 agosto 2000,
> # n. 248, per supporti contenenti programmi per elaboratore
> # ovvero multimediali si intendono i supporti comunque
> # confezionati contenenti programmi destinati ad essere
> # posti in commercio o ceduti in uso a qualunque titolo a
> # fini di lucro ed in particolare: [...]
>
> Questo permette di escludere dalla bollinatura eventuali CD
> duplicati e distribuiti al pubblico durante il Linux Day? In
> effetti, tale distribuzione non avrebbe nessun fine di lucro...
Se un LUG "vende" dei CD per autofinanziarsi, il fine di lucro c'e'. La
soluzione potrebbe stare (ditemi se sto ditendo castronerie) nel fatto che una
associazione di volontariato raccolga i soldi sempre con fine di
autofinanziamento, in questo caso sarebbe un "obolo", una "offerta" e quindi
non ci sarebbe il fine di lucro.
In ogni caso, secondo me dipende dalla "dimensione" dell'attivita'. Finche' i
membri di un LUG si masterizzano i CD per autofinanziarsi, non credo che ti
rompa le scatole nessuno (e' un po' come fare le cene di autofinanziamento).
Se invece si tratta di una manifestazione aperta al "pubblico" e
pubblicizzata, anche ammesso che tu possa farlo dovresti rilasciare persino
uno scontrino o una ricevuta, insomma la vedo difficile come attivita'.
> 2. Se la risposta alla domanda precedente fosse negativa, e`
> possibile effettuare delle installazioni di GNU/Linux sui
> computer del pubblico, utilizzando _un_solo_ CD bollinato (magari
> acquistato in edicola), che _non_ verra` poi duplicato?
Perche' no? questo dipende dalla licenza del software, non dal supporto!
Guarda che anche molti software Microsoft (per esempio MSDN, Visual Studio
ecc.) possono essere installati contemporaneamente su diversi PC, a patto che
tu usi una istanza del programma per volta (almeno cosi' mi e' stato detto).
Non credo proprio che per un Linux preso dall'edicola ci siano problemi (tra
l'altro, gli ultimi CD in edicola *non* sono bollinati, segno che non c'e'
bisogno del bollino).
> 3. il testo del decreto attuativo della legge 248/2000 afferma:
>
> # 3. Sono esclusi dall'ambito di applicazione dell'articolo
> # 181-bis della legge 22 aprile 1941, n. 633, i supporti
> # contenenti programmi per elaboratore ovvero multimediali:
> # [...]
> # c) distribuiti mediante scaricamento diretto (download)
> # e conseguente installazione sul personal computer
> # dell'utente attraverso server o siti Internet se detti
> # programmi non vengano registrati a scopo di profitto in
> # supporti diversi dall'elaboratore personale
> # dell'utente, salva la copia privata;
>
> Supponiamo che un LUG organizzi una LAN, a cui appartiene anche
> un computer collegato Internet, sul quale si trovano p. es. le
> ISO di diverse distribuzioni. I computer del pubblico possono
> connettersi a questa LAN, e scaricare le ISO dal suddeto computer
> (che e`, a tutti gli effetti, un server Internet). Questo
> "trucco" (piuttosto ridicolo, a dire il vero) permette
> l'esenzione dal bollino?
Non ti serve questo trucco. Fatti un tot di copie di una distribuzione che
contiene solo software con oicenze "OpenSource" (quindi non usarne una
"commerciale" che contiene software con licenza non OpenSource, per esempio
RedHat presa da una rivista va bene ma RedHat Professional, no, a meno che non
installi piu' di una volta il software fornito in licenza).
ciao
--
Marco Ermini
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There are two major products that come out of Berkeley: LSD and UNIX.
We don't believe this to be a coincidence. -- Jeremy S. Anderson