[Diritto] Che cosa pago?
Giovanni Biscuolo
diritto@softwarelibero.it
08 Apr 2002 12:14:12 +0200
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Il sab, 2002-04-06 alle 12:01, Leandro Noferini ha scritto:
[...]
> > Ora, se io ho acquistati i diritti, allora il supporto (in linea di
> > teoria) non ha *nulla* a che vedere con essi, e se si rompe il support=
o
> > i diritti sono ancora miei. Quindi, *dovrei* essere messo in condizion=
e
> > di pagare di nuovo il supporto, ma soltanto esso, in caso si rompesse.
>=20
> Non ho capito: non sono mai riuscito ad acquistare la Divina Commedia
> ma sempre e soltanto volumi che la contenevano. I miei diritti
> sull'opera in quel caso sono soltanto quelli di consultazione
> personale (se leggi in tutti o quasi i supporti trovi scritto "tutti i
> diritti riservati" escludendo cos=EC la distribuzione di copie, la
> diffusione in pubblico e quant'altro).
Potresti decidere di *rappresentare* la Divina Commedia (o anche "Va'
dove ti porta il cuore" di Susanna Tamaro) senza chiedere la concessione
del titolare dei diritti d'autore (nel caso di Dante dovresti fare una
seduta spiritica ;-P ).
Cio' non toglie che, nel caso della Tamaro, dovresti pagare al titolare
dei diritti d'autore i "diritti SIAE".
Trattandosi inoltre di opera di pubblico dominio (Divina Commedia),
senza nessuna autorizzazione tu potresti benissimo decidere di produrre
un CD audio nel quale reciti la Divina Commedia leggendola dal supporto
appena acquistato, recitarlo in teatro, scrivere un libro *copiando* dal
supporto che hai acquistato (senza il commento critico che e` protetto
come opera e quindi soggetto ad autorizzazione) magari aggiungendo tue
note critiche... potresti addirittura tradurlo in estone con commenti in
polacco :-D
Il bello e` che la tua opera derivata (o meglio il tuo contributo che ha
carattere creativo quale ad es. la recitazione o le note critiche, *non*
la semplice trasformazione del supporto fisico dell'opera) e` tutelato a
sua volta dal diritto d'autore... potresti quindi addirittura decidere
di rilasciarlo con una licenza copyleft :-)
> Sul supporto invece ho i "diritti illimitati" come sul panino di cui
> sopra (posso copiarlo - ma non distribuire le copie -, usarlo come
> reggi tavolo, fonderlo, lanciarlo nello spazio e quant'altro) ammesso
> che questo non contenga software, caso nel quale vengono introdotte
> ulteriori limitazioni: infatti nel caso del software ad esempio non
> puoi farti tutte le copie personali che vuoi ma solo una di backup.
Gia`, con il software abbiamo cominciato ad assistere ad una regressione
illiberale del diritto d'autore che sta` pericolosamente evolvendo verso
l'accettazione acritica nel sistema giuridico del concetto di
"proprieta` intellettuale"... non so se mi sono capito :-/
Ciao.
--=20
Art and science are free and free is their teaching [IT Const., art.33]
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Comment: Per informazioni si veda http://www.gnupg.org
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