[Diritto] Dubbi su licenze (e software libero)

Carlo Strozzi diritto@softwarelibero.it
Fri, 12 Apr 2002 19:31:46 +0200


On Fri, Apr 12, 2002 at 04:44:53PM +0200, Giovanni d'Ammassa wrote:
> 
> Certo... Ma perché non dovrei avere, quale autore, il DIRITTO di decidere se
> rendere o non rendere la mia opera liberamente utilizzabile?
> O di non pubblicarla? O di non essere riconosciuto quale autore?
> O di oppormi a che altri sfruttino economicamente il frutto del mio lavoro e
> del mio tempo?
> Che magari ho deciso di offrire gratuitamente e liberamente a tutti?
> Gli autori, per ottenere questi diritti, hanno combattuto per secoli...

A questo proposito vorrei chiederle una cosa: mi sono sempre domandato
come è possibile che un organismo come la SIAE possa *obbligare*
gli autori a versarle diritti, anche se quegli autori non sono iscritti
a quell'organismo e propongono lavori propri. Certo, mi si può rispondere
che questa è la legge. Ma a parte le risposte più o meno ovvie, io
mi chiedo se ciò sia di fatto costituzionale, o quanto meno se non
contrasti con le norme che tutelano il diritto d'autore.

Dal mio punto di vista, la SIAE o altre organizzazioni simili dovrebbero
essere legittimate a tutelare solo i propri iscritti, ovvero solo chi
desidera di propria spontanea volontà essere tutelato. Come si fa in
qualsiasi sindacato o organizzazione di categoria. Per tutti gli altri
basta che paghino le tasse se fanno utili. O no ? Perchè dovrei bollinare
un CD con mie canzoni se io non sono iscritto alla SIAE ? E perchè
dovrei bollinare un CD contenente SW libero, fatto da autori che al 99%
non sono italiani e non sanno neppure cos'è la SIAE ? Io vedo questo
come un palese *esproprio* della volontà dell'autore, non una sua
tutela.

saluti,
	-cs-
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