R: R: [Diritto] Dubbi su licenze (e software libero)

Alessandro Rubini diritto@softwarelibero.it
Sat, 13 Apr 2002 23:25:56 +0200


> Dirittodautore.it è una associazione INDIPENDENTE il cui scopo è
> offrire una CORRETTA INTERPRETAZIONE del diritto di autore. [...]

Devo chiedere scusa per le parole forse troppo dure che ho usato nel
messaggio che ha scatenato questa risposta e il seguente thread.  Non
avevo intenzione polemica.

Avevo visitato (senza pero` approfondire) il sito molti mesi fa.
Mi sembrava si trattasse di una raccolta di interventi
fondamentalmente corretti ma generalemente incentrati sul discorso
della necessita` di «proteggere» gli autori, di combattere la
«pirateria» e argomenti similari.

Avevo notato la mancanza della posizione critica verso la durezza
delle norme, verso lo sbilanciamento dei benefici tra l'autore (o,
meglio, l'editore) e societa`; la mancanza della spiegazione di base
del perche` il diritto d'autore esiste (ovvero incentivare la
creativita` garantendo un monopolio limitato nel tempo all'autore); il
silenzio rispetto alla sostenibilita` della linea "morbida" in cui
l'autore applica solo parte dei suoi diritti esclusivi.

In pratica mi era sembrato il "solito" sito che insegna agli autori
come «proteggersi» per avere i migliori proventi dalla propria opera.
Corretto, ripeto, ma sempre tendenzialmente di parte.

La licenza sul materiale, che qui riporto

   © Copyright Dirittodautore.it. Tutti i diritti riservati. È vietata la
                        riproduzione anche parziale.

conferma questo tipo di approccio alla questione "diritto d'autore".
Spero che la situazione sia cambiata, nonostante la licenza,
sicuramente andro` a verificare ora che ho avuto la sua segnalazione.

Certamente lo scopo di fornire una «corretta interpretazione» e`
nobile, ma nessuno sforzo in tal senso puo` evitare di essere di
parte; dato che si parla di «interpretazione» e non di dati di fatto,
dato che «corretta» e` commisurato ad una visione soggettiva della
realta`. Non esiste, in pratica, una ed una sola «corretta
interpretazione» di un fenomeno complesso come il diritto d'autore.

> Modifichiamo la realta? Quale, quella normativa? O l'interpretazione
> dei giudici?

No, non mi riferivo a informazioni errate ma al mostrare solo una
faccia della medaglia (ripeto, ho guardato molto tempo fa).  Proprio
come io mostro solo l'altra faccia (cosa che dicevo nello stesso
paragrafo, proprio per sottolineare come la mia critica non fosse
feroce come poteva sembrare).

> Noi stiamo dalla parte del diritto di autore: senza diritto di
> autore non esisterebbe neanche l'open source.

Anch'io sto dalla parte del diritto d'autore. Senza di esso
continuerebbe ad esisterebbe l'open source ma non ci sarebbe il
copyleft (come gia` discusso in questo thread), strumento fondamentale,
a mio avviso, per i soliti motivi triti e ritriti.

> Ti invito a leggere un mio intervento al proposito su Punto Informatico:
> http://www.punto-informatico.com/p.asp?i=36398

Grazie del puntatore, lo faro` quanto prima.

> Caro Alessandro, non so da che parte stai,

Mi sembra assolutamente chiaro da tutte le cose che ho scritto in
questa lista e in generale tutto quello che scrivo: sto dalla parte
opposta.

Ovvero (chi lo sa gia` mi perdoni, ma sembra che almeno a qualcuno non
sia chiaro) sono un autore di software e di documentazione che ha
scelto di non avvalersi della «protezione» che la normativa mi
consente di attivare, ne` per il software (quasti tutto GNU GPL, il
resto X11), ne` per la documentazione (GNU FDL oppure copia solo
letterale ma illimitata e senza oneri).  Credo che la corsa alla
chiusura sempre maggiore dell'informazione danneggi la societa` in
quanto tale e gli autori stessi che spesso (non sempre) trarrebbero
molti piu` vantaggi dal permettere la diffusione delle proprie opere
piuttosto che impedirla.  Personalmente vivo una vita piu` che
dignitosa nonostante la libera circolazione di tutte le opere da me
prodotte, opere che sono le *uniche* fonti di reddito per me e,
finche` mia moglie deve fare la mamma a tempo pieno, per la mia
famiglia.

> ti chiedo solamente la prossima volta di misurare bene le parole.

Come gia` detto chiedo scusa per non averle misurate abbastanza. Spero
che questo messaggio chiarisca meglio la mia posizione e permetta
collaborazioni costruttive nonostante la nostra visione molto diversa
del diritto d'autore.

/alessandro