[Diritto] Re: [Diritto]Re: [Diritto] Dubbi su licenze (e software libero)

Adriano Sponzilli diritto@softwarelibero.it
Sun, 14 Apr 2002 18:05:00 +0200


> La GPL non credo sia un contratto e infatti non necessita' nenache di
> essere accettata al momento dell'acquisizione.
> Se leggi bene ho detto che la licenza non "dovrebbe" essere un
> contratto ma che nel caso comune si e' adottato il termine licenza per
> definire invece un contratto, tanto che infatti vedo ormai spesso la
> scritta "contratto di licenza".

La GPL è pensata nell'ottica dell'ordinamento americano, dove la
nozione di contratto è molto più ristretta che da noi.

In effetti il punto 5 della GPL dice che l'acquirente non è tenuto ad
accettare la licenza, poiché non l'ha  firmata.
Poi però si preoccupa subito di indicare i casi in cui la licenza si intende
accettata, ovvero quando si modifica o si distribuisce il orogramma o un
programma derivato.

Questo deriva da un lato dalla concezione americana del contact che in
effetti è un accordo firmato e assunto in forma solenne, da noi invece
l'area del contratto è estremamente più ampia.
D'altro lato, il fatto che la GPL stessa individui i casi di accettazione
per comportamento concludente, è a mio avviso decisivo per qualificarla
come contratto.

Solamente chi si limita ad utilizzare il programma senza né modificarlo,
né distribuirlo non è considerato accettante.
Ma in realtà io penso che nel nostro ordinamento dovremmo
considerare accettante anche il semplice utente, perché comunque è
vincolato alla clausola di assenza di garanzia.

A.