[Diritto] Dubbi su licenze (e software libero)

Adriano Sponzilli diritto@softwarelibero.it
Tue, 16 Apr 2002 15:56:43 +0200


> Se cosi` e` non vedo il problema: Chi sceglie la GPL dice che quelle
> sono le sue condizioni e non altre. Chi sceglie licenze non-copyleft
> dice di accettare anche condizioni piu` restrittive.  E quasi tutti
> gli altri scelgono di non permettere alcuna redistribuzione.

Si. Questa è la tesi Monti.

Il nucleo di questa tesi è..
La distribuzione di un'opera derivata è a monte vietata dal diritto
d'autore. Con una licenza GPL che ha qualità di atto unilaterale
io cedo ai terzi il diritto di uso, il diritto di diffusione e il diritto a
fare
redistribuzioni di opere derivate, purché sotto licenza compatibile,
senza che fra me e i terzi sussista alcun rapporto contrattuale e quindi
senza che il terzo assuma verso di me obbligazioni.
Il fatto che il terzo resti tenuto a diffondere sotto licenza compatibile
è dovuto non ad una obbligazione contrattualmente assunta nei miei
confronti, ma al fatto che ogni diffusione fatta con licenza non
compatibile andrebbe a confliggere con il diritto d'autore.

Io personalmente vedo con maggior favore la tesi contrattualistica.
Il terzo, utilizzando il programma e soprattutto sviluppandone modifiche
sottoscrive per comportamento concludente la GPL, che è un contratto.
E' doppiamente vincolato a distribuire le opere derivate sotto licenza
compatibile, sia in virtù dell'impegno di natura obbligatoria assunto con
me, sia perché, comunque, il contratto che io e lui abbiamo stipulato
non gli trasferisce il diritto di fare distribuzioni di altro genere, quindi
una eventuale distribuzione di opera derivata sotto forma proprietaria
sarebbe doppiamente illecita, sia come inadempimento contrattuale,
sia come violazione del diritto d'autore.

Non è che ci sia una tesi "giusta". In mancanza di pronuncie
giurisprudenziali restano aperte entrambe le strade.
Io preferisco la seconda perché offre una maggiore protezione
all'autore e anche perché trovo piuttosto "fragile" la costruzione
giuridica di un atto unilaterale (per di più non recettizio) che abbia
il potere di trasferire diritti in maniera così selettiva.

Poi se un giorno realizzeremo una testo italiano della GPL, avente
valore legale (o almeno un testo europeo), potremo dargli una
qualificazione esplicita nell'uno o nell'altro senso.


Adriano.