[Diritto] Software libero sviluppato da dipendenti delle PA
Luca Didonč
diritto@softwarelibero.it
Tue, 30 Apr 2002 11:17:48 +0200
On 30 Apr 2002 at 11:22, Marco Pantaleoni wrote:
> On Mon, Apr 29, 2002 at 06:41:47PM +0200, klaus schilling wrote:
> > Marco Pantaleoni writes:
> > > Mi pare si stia parlando di liberi professionisti (impressione
> > > confermatami dall'uso del termine "cliente"), nel qual caso non
> > > credo abbia senso parlare di orario d'ufficio o di lavoro, in
> > > quanto il libero professionista non puo` essere assoggettato a
> > > orari di lavoro e/o strutture lavorative.
> >
> > Nemmeno il collaboratore continuativo e coordinato?
>
> Non sono sicuro al 100%, ma penso di no.
Normalmente, nei contratti cosiddetti co.co.co., non viene espresso un
vero e proprio orario di lavoro anzi, viene affermato chiaramente che
tali collaboratori non hanno dei vincoli di orario propriamente detti (non
timbrano il cartellino e non sono sottoposti a stringenti controlli
dell'orario lavorativo, come spesso i dipendenti), tuttavia normalmente
lo stesso contratto afferma che ciņ č vero "...compatibilmente con gli
orari di funzionamento degli uffici e con le esigenze dell'attivitą
sociale..."
ciaociao
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Luca Didonč
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