[Diritto] Ascolta la tua sete.

Davide Dozza diritto@softwarelibero.it
Mon, 05 Aug 2002 10:35:51 +0200


Simo Sorce wrote:
> On Sun, 2002-08-04 at 18:21, Marco Pantaleoni wrote:
> 
>>Forse sbaglio, ma mi sembra che tu stia sostenendo che un software cosi`
>>vecchio e` di nessuna importanza e vale pressapoco nulla, _ma_ vuoi il
>>diritto di utilizzarlo. Se lo vuoi usare significa che ha un valore.
> 
> 
> Certo che ha un valore! Per chi lo usa vale qualcosa.
> Ma questo vuol dire che lo stato _deve_ concedere un monopolio solo
> perchè una cosa ha valore? Beh ma allora bisogna estendere i monopoli a
> tutto, evitare com e la peste qualsiasi genere di pubblico dominio su
> qualsiasi cosa, idea ecc..

Correggetemi se sbaglio, ma fiscalmente non ha nemmeno piu' valore un bene al 
termire dell'ammortemento. Il valore che mantiene dopo tale termine si chiama 
plusvalenza.
Non potrebbe essere applicato allo stesso software? Infatti, concedendo una 
licenza d'uso l'ammortamento si applica sulla licenza e non sul software nel suo 
complesso.

Altra questione. Come la musica o l'arte in genere, il software è una produzione 
dell'intelletto. Nella musica avviene che dopo un certo tempo, credo che questa 
diventi proprietà dell'umanità. Potrebbe essere applicato lo stesso principio al 
software?

Davide