[Diritto] Ascolta la tua sete.

Marco Pantaleoni diritto@softwarelibero.it
Tue, 6 Aug 2002 12:25:10 +0200


On Tue, Aug 06, 2002 at 12:06:52PM +0200, Simo Sorce wrote:
> On Tue, 2002-08-06 at 11:43, Marco Pantaleoni wrote:
> > Il caso del sw e` diverso. La copia sw e` molti ordini di grandezza piu`
> > facile ed economica. Se dovesse venir permessa la copia, si danneggerebbe
> > il mercato del sw, mentre cosi` non e` per la caffettiera.
> 
> Ma il mercato è un bene assoluto?
> 
> Io credo che il mercato debba essere favorito quando comporta un
> beneficio per la società nel suo complesso e solo in quel caso!

Non e` certo un bene assoluto, ma ha un valore spesso positivo,
anche se, come tutte le cose, presenta dei lati negativi.
Ma non dimentichiamo che la nostra societa` e` basata sugli scambi
commerciali. Quando vado a comprare il cibo al supermarket mi obbligano
a pagare con del denaro in cambio della merce, e quel denaro lo
devo trovare da qualche parte. A mia volta dovro` ricorrere ad
uno scambio commerciale.

> 
> Continuare con questa tiritera del mercato qu ie il mercato la mi sembra
> solo girare in loop.
> 
> A me il mercato interessa relativamente, se favorire il mercato vuol
> dire sfavorire la società e gli utenti allora sono contro!

Si, ma non si possono tagliare i discorsi con l'accetta. Non si
puo` certo dire che il mercato sfavorisce la societa`, o la favorisce.
In generale la societa` e` partecipe degli scambi di mercato, quindi
ne condivide benefici e problemi.

> Cosa faremmo se fosse inventata una macchina che a costo irrisorio
> (paragonabile a quello attuale per copiare software) potesse replicare
> del cibo? La vieteremmo perchè se no il mercato alimentare avrebbe dei
> problemi e continueremmo ad affamare il terzo mondo?

Premesso che e` un esempio assurdo, poiche` irrealizzabile per noti
limiti fisici, probabilmente un'invenzione del genere causerebbe
problemi molto grossi. Se adottata nelle societa` benestanti, moltissime
persone si troverebbero di colpo disoccupate, anche se con cibo a
disposizione (dai produttori diretti, come coltivatori e allevatori,
agli intermediari della lavorazione e distribuzione, ma di riflesso
anche altri settori). Nel breve periodo verrebbero a mancare molti
beni non edibili. Certo nessuno morirebbe di fame (ma qui pochi
muoiono di fame oggi), ma la qualita` della vita si abbasserebbe
causa la mancanza o il costo altissimo di tutti gli altri prodotti.
Nel terzo mondo ne beneficerebbero tutti, sempre che i governi
locali abbiano interesse ad avere una popolazione benestante.
Comunque il punto e` che i mercati non sono compartimenti stagni,
se il mercato dell'auto soffre di una crisi pesante ci sono milioni
di lavoratori che cominciano a risparmiare sulla spesa negli altri
settori e la crisi si propaga a macchia d'olio.

> 
> Se è facile copiare software per me è il mercato che si deve adeguare e
> trovare una via, non si devono erigere palizzate artificiali per
> sostenere dei giganti che non si reggono più sul loro stesso peso.

Infatti come ho detto ci mettera` molto poco il mercato ad adeguarsi,
trovando modi molto piu` intelligenti e subdoli per impedirti di usare
applicazioni sw se non sotto limiti molto piu` stringenti di quelli
attuali. La copia libera si tramuterebbe in un boomerang di cui
ne pagherebbero le spese solo i consumatori.
Ho il forte sospetto peraltro che il mercato benefici della copia
illegale, quasi come strumento di marketing, e questo e` l'unico
motivo che ha arrestato strategie di mercato piu` "rigide".
Ma se le condizioni alla base cambieranno...

Marco

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Marco Pantaleoni                                  panta@elasticworld.org
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