[Diritto] GPL: ridistribuzione nascosta

Alessandro Rubini diritto@softwarelibero.it
Thu, 29 Aug 2002 11:18:17 +0200


Lorenzo Petrone:
> una ditta, XX, produce dei box - dei case sigillati senza schermo
> tastiera, etc - con dentro linux e diversi programmi GPL.

Come detto da Simo, è molto diverso se vengono venduti o dati in
comodato d'uso.

> è legale?

Secondo me se vengono venduti non è legale. Poichè questa ditta
distribuisce prodotti autorali di cui non detengono i diritti, devono
sottostare alle condizioni di licenza.  Per i pacchetti GPL si applica
il punto 3 (distribuzione del binario). 

Non sono d'accordo con Simo quando dice (forse inconsapevolmente,
visto che domanda e risposta non combaciano perfettamente) che mettere
i sorgenti nella macchina blindata sia sufficiente.

Vero che non serve la modificabilità in loco (per esempio, se metto
l'eseguibile su eprom va bene) ma occorre comunque la fruibilità del
sorgente fornito.

Antonio Gallo secondo me sbaglia quando risponde:
> La mia ditta fa esattamente così.

Perchè poi specifica:
> Se il cliente vuole un accesso
> o la password di "root" perde ogni garanzia che gli forniamo.

Questo è _completamente_diverso_ dal caso esposto in partenza, e
assolutamente lecito.  La ditta fornisce codice GPL con tutti i
diritti associati, però vincola la propria garanzia (o assitenza o
quant'altro) al fatto che il codice non venga toccato. Il fatto che la
ditta si rifiuti di lavorare su un prodotto modificato è
perfettamente lecito.