[Diritto] brevetti universitari
sponz@tin.it
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Sun, 6 Jan 2002 19:36:53 CET
> Proprio a questo mi riferivo. Avevo capito che era una
> norma gia` passata qualche mese fa. In ogni caso mi
> interessano i dettagli, se qualcuno per favore ne ha
> (o puntatori, o qualcosa del genere per un poveraccio
> che non sa usare la rete).
Dunque la norma era passata, si trattava di una delle disposizioni della Legge 18 ottobre 2001, n. 383: "Primi interventi per il rilancio dell'economia", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 248 del 24 ottobre 2001.
(meglio nota come legge contenente le norme dei 100 giorni).
In particolare dell'articolo 7, che ti posto di seguito.
Tuttavia in un secondo momento è uscita la notizia che la Moratti avrebbe fatto almento parzialmente dietro-front
su questa questione, stabilendo che agli Atenei sarebbe
spettata (come prima della 383), ma ai docenti sarebbe
andato un 30% dei diritti di sfruttamento.
Questa correzione doveva passare come collegato alla
finanziaria, ma non so dirti se sia effettivamente passata
dovrei informarmi.
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ART. 7.
(Nuove regole sulla titolarità dei diritti brevettuali per invenzioni industriali).
1. Al regio decreto 29 giugno 1939, n. 1127, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all'articolo 24, primo comma, le parole: "o dell'Amministrazione pubblica" sono soppresse;
b) dopo l'articolo 24 è inserito il seguente:
"ART. 24-bis. - 1. In deroga all'articolo 23 del presente decreto e all'articolo 34 del testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, quando il rapporto di lavoro intercorre con una università o con una pubblica amministrazione avente fra i suoi scopi istituzionali finalità di ricerca, il ricercatore è titolare esclusivo dei diritti derivanti dall'invenzione brevettabile di cui è autore. In caso di più autori, dipendenti delle università, delle pubbliche amministrazioni predette ovvero di altre pubbliche amministrazioni, i diritti derivanti dall'invenzione appartengono a tutti in parti uguali, salvo diversa pattuizione. L'inventore presenta la domanda di brevetto e ne dà comunicazione all'amministrazione.
2. Le università e le pubbliche amministrazioni, nell'ambito della loro autonomia, stabiliscono l'importo massimo del canone, relativo a licenze a terzi per l'uso dell'invenzione, spettante alla stessa università o alla pubblica amministrazione, ovvero a privati finanziatori della ricerca, nonché ogni ulteriore aspetto dei rapporti reciproci.
3. In ogni caso, l'inventore ha diritto a non meno del 50 per cento dei proventi o dei canoni di sfruttamento dell'invenzione. Nel caso in cui le università o le amministrazioni pubbliche non provvedano alle determinazioni di cui al comma 2, alle stesse compete il 30 per cento dei proventi o canoni.
4. Trascorsi cinque anni dalla data di rilascio del brevetto, qualora l'inventore o i suoi aventi causa non ne abbiano iniziato lo sfruttamento industriale, a meno che ciò non derivi da cause indipendenti dalla loro volontà, la pubblica amministrazione di cui l'inventore era dipendente al momento dell'invenzione acquisisce automaticamente un diritto gratuito, non esclusivo, di sfruttare l'invenzione e i diritti patrimoniali ad essa connessi, o di farli sfruttare da terzi, salvo il diritto spettante all'inventore di esserne riconosciuto autore".
2. La disciplina di cui all'articolo 24-bis del regio decreto 29 giugno 1939, n. 1127, introdotto dal comma 1 del presente articolo, si applica a tutte le invenzioni ivi indicate conseguite successivamente alla data di entrata in vigore della presente legge, ancorché in dipendenza di ricerche cominciate anteriormente.
Adriano Sponzilli.