[Diritto] Ascolta la tua sete.
Marco Ermini
diritto@softwarelibero.it
Wed, 17 Jul 2002 11:38:42 +0200
On Mon, 15 Jul 2002 15:29:54 +0200, Marco Pantaleoni <panta@elasticworld.org>
wrote:
[...]
> Non sono il solo a dire che il DRM e` il motore degli interessi dei 180
> vendor membri del consorzio TCPA. Saro` paranoico, ma sinceramente non credo
> granche` nella filantropia della grande industria.
Non e' un problema di filantropia o meno. Qui c'e' un po' di confusione:
secondo te il software libero e Linux sono sostenuti (e adesso *sono*
sostenuti!) dalla grande industria per filantropia? Ragiona un attimo!
Si tratta piuttosto di vedere quale scelta politica verra' fatta: anche la
scelta di continuare a concepire l'hardware come una commodity, come e' stato
fin'ora, e non associarlo necessariamente ad un certo software (come certe
applicazioni tipo quella di Microsoft vorrebbero suggerire) puo' essere una
scelta commercialmente legittimissima (anzi, direi che ha funzionato benissimo
fin'ora, ed e' ritenuto universalmente il motore trainante della diffusione
dell'informatica, e questo credo che i "180 vendor" lo sappiano bene).
Personalmente non mi piacciono certi catastrofismi, e c'e' un sacco di gente
che di annunciare il BigBrother lo fa ormai quasi di professione... adesso
possiamo solo denunciare certi rischi, ma siamo ben lontani dall'essere
matematicamente certi che la direzione sara' quella.
Ritengo che prima di applicare certe restrizioni i "180 vendor" ci penseranno
bene, faranno degli "esperimenti", sonderanno la reazione del pubblico (i
progetti, ripeto, parlano di almeno 2004, e sappiamo che in pratica non ci
azzeccano mai con le date e tutto viene sempre posticipato). C'e' ancora molto
tempo e le concezioni attuali verranno senz'altro riviste.
In questa ottica, il nostro compito e' informare, preparare il pubblico e
cercare di "orientarne" le reazioni rispetto a questi hardware, ma sicuramente
*non* e' di gridare "al lupo al lupo".
[...]
> Rimane da vedere se sara` previsto e possibile questo uso "liberale" di una
> tecnologia nata per altri scopi.
IMHO e' nostro preciso compito di fautori del SL fare pressione in tal senso
[...]
> Certo, non e` la tecnologia in se, ma lo spirito con cui viene concepita.
> Non c'e` nulla di male in una testa nucleare, per se, ma conoscendo
> con ragionevole certezza il motivo per cui vengono concepite, dormirei
> molto piu` tranquillo se sapessi che al pakistan non vengono vendute
> le materie prime per costruirne una.
Non e' un esempio calzante. Una testata nucleare non ha altro scopo che fare
da bomba. Forse volevi dire "tecnologia nucleare" sui generis. Certo, non sto
sostenendo che bisogna dare fiducia ai "180 vendor" - anzi. Siamo
perfettamente d'accordo.
ciao
--
Marco Ermini
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by stupidity. (a sig from Slashdot postings)