R: [Diritto] Ancora sulla EUCD

Giovanni d'Ammassa diritto@softwarelibero.it
Thu, 6 Feb 2003 10:11:22 +0100


Permettetemi di chiarire: non esiste nessuna tassa, ma un compenso
dovuto agli autori, artisti interpreti ed esecutori, e produttori
fonografici, nel caso si effettui una o pu=F2 copie per uso personale =
non
a scopo di lucro di un'opera audiovisiva (il software, quindi, =E8
escluso).
Si tratta di una limitazione alla facolt=E0 esclusiva, che spetta ai
soggetti sopracitati, di riprodurre le proprie opere.
Ovvero: se vogliamo fare una o pi=F9 copie, ripeto, esclusivamente per =
uso
personale non a scopo di lucro di un opera audiovisiva regolarmente
acquistata (per esempio per mettere il CD non originale in macchina, o
lasciarne una copia al mare, in montagna, ecc. ecc.) non dobbiamo
chiedere il permesso ai titolari dei diritti, ma possiamo farlo in
quanto il compenso =E8 versato a monte con l'acquisto del supporto
vergine.
Questa =E8 la pensata del legislatore, esiste in Italia da oltre 10 anni
(legge n. 93 del 1992), l'EUCD non introduce nulla di nuovo nel nostro
ordinamento, il decreto di recepimento di tale direttiva si limita ad
adeguare il compenso alle medie europee, e a portare la norma dalla
legge 93/92 nella legge sul diritto di autore n.633 del 1941
(collocazione pi=F9 corretta, a mio e a parere di molti altri). E' tale
adeguamento che ha scatenato tutte le polemiche, e ha portato
l'attenzione del consumatore sulla questione.
Consiglio la lettura dei numerosi documenti che si trovano in Internet:
nel sito dell'associazione Software Libero, in Dirittodautore.it, nel
sito di AFDigitale, e cos=EC via.

	-giovanni d'ammassa

> -----Messaggio originale-----
> Da: diritto-admin@softwarelibero.it=20
> [mailto:diritto-admin@softwarelibero.it] Per conto di Davide Dozza
> Inviato: gioved=EC 6 febbraio 2003 9.28
> A: diritto@softwarelibero.it
> Oggetto: [Diritto] Ancora sulla EUCD
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> Faccio una domanda: se non ho capito male la EUCD imporrebbe=20
> una tassa=20
> sui supporti a copertura dei diritti d'autore persi a causa=20
> delle copie=20
> illegali.
> E questi diritti immagino vengano distribuiti, o c'e' un=20
> principio per=20
> farlo, sugli autori.
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> Correggetemi se sbaglio.
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> Faccio adesso una domanda provocatoria.
> Ma, visto che il software libero e' comunque soggetto a diritto=20
> d'autore, non si potrebbe provare ad ottenere qualche soldino da quel=20
> fondo che si crea?
> Se questo non fosse possibile perche' comunque il software=20
> libero puo'=20
> essere distribuito liberamente, non e' che si potrebbe trovare=20
> un'appiglio per chiedere una deroga su quella tassa?
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> Saluti
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> Davide Dozza
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