R: [Diritto] Ancora sulla EUCD

Adriano Sponzilli diritto@softwarelibero.it
07 Feb 2003 15:23:04 +0100


Il gio, 2003-02-06 alle 10:11, Giovanni d'Ammassa ha scritto:

> Permettetemi di chiarire: non esiste nessuna tassa, ma un compenso
> dovuto agli autori, artisti interpreti ed esecutori, e produttori
> fonografici, nel caso si effettui una o pu=F2 copie per uso personale non
> a scopo di lucro di un'opera audiovisiva (il software, quindi, =E8
> escluso).

Tecnicamente non =E8 una tassa, ma praticamente ci somiglia molto, visto
che viene imposta a tutti gli acquisti di supporti di registrazione
indiscriminatamente.
Ed =E8 un compenso particolarmente odioso, visto che si fonda sulla
presunzione che i supporti siano acquistati ad un dato scopo, senza
possibilit=E0 di far valere il fatto che li si usi altrimenti.


> Ovvero: se vogliamo fare una o pi=F9 copie, ripeto, esclusivamente per us=
o
> personale non a scopo di lucro di un opera audiovisiva regolarmente
> acquistata (per esempio per mettere il CD non originale in macchina, o
> lasciarne una copia al mare, in montagna, ecc. ecc.) non dobbiamo
> chiedere il permesso ai titolari dei diritti, ma possiamo farlo in
> quanto il compenso =E8 versato a monte con l'acquisto del supporto
> vergine.

Il nuovo articolo 71-sexties parla di riproduzione privata ad uso
personale (purch=E9 nel rispetto delle misure tecnologiche e salvo le
opere o ai materiali protetti messi a disposizione del pubblico in modo
che ciascuno possa avervi accesso dal luogo e nel momento scelti
individualmente). Dunque, probabilmente, non si parla solo di
effettuazione della copia di un'opera regolarmente acquistata, ma anche
di copie di opere diffuse al pubblico, ad esempio tramite
radiodiffuzione.


A.