[Diritto] Proposte per la EUCD
Lorenzo De Tomasi
diritto@softwarelibero.it
Sat, 08 Feb 2003 02:22:13 +0100
on 7-02-2003 19:39, Andrea Bedini at andrea@bedini.homelinux.net wrote:
> Forse non ho capito bene, ma detta cosi' sembra che tu veda di buon
> occhio Palladium ...
Assolutamente no... almeno non com'=E8 ora... mi sono spiegato male, scusate.
Credo che la soluzione ideale sia:
1. Dal punto di vista del consumatore stabilire delle regole ferree che
- garantiscano i diritti di fair use (citati nelle mail precedenti) e
morali, che tengano conto del software libero e delle 'produzioni
casalinghe';
- limitino la durata del copyright, magari ai 14 anni degli inizi, come
proposto da Lessig, O'Reilly e altri.
2. dal punto di vista dell'autore
- sia impedito alle aziende di possedere il copyright, che pu=F2 essere
posseduto esclusivamente da persone fisiche;
- (devo ancora rifletterci per bene) ci=F2 che attualmente Palladium
potrebbe permettere agli autori possa essere utilizzato, in maniera equa e
forse limitata, per disincentivare (impedire credo sar=E0 sempre impossibile)
le copie pirata (e solo le copie pirata);
- i micropagamenti (quando saranno possibili) potrebbero aiutare a
garantire agli autori un effettivo equo compenso, perch=E9 lo scopo del
diritto d'autore dovrebbe essere di "Promuovere il progresso della scienza =
e
delle arti utili assicurando agli autori e agli inventori per un tempo
limitato il diritto esclusivo sui loro rispettivi scritti e scoperte", come
si auspicavano i Costituzionalisti degli Stati Uniti d=B9America nel lontano
1787.
Dopotutto, garantiti al consumatore tutti i suoi diritti, sarebbe pi=F9 che
giusto garantirli anche ad autori ed editori facendo rispettare la legge ai
consumatori e punendo i ladri (perch=E9 tali sono i pirati, soprattutto se a
scopo di lucro).
E se una multinazionale dell'intrattenimento pu=F2 essere facilmente
rintracciata e punita, ci=F2 non vale per i singoli consumatori rifugiati
nella privacy delle loro case. A questo punto credo che una versione
rivisitata di una tecnologia come Palladium, usata in modo giusto ed equo,
progettata da associazioni sia di autori che di consumatori, non possa che
essere utile per la societ=E0.
Voi che ne pensate?
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Lorenzo De Tomasi, student of Information Architecture, Interface Design an=
d
Visual Design
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