[Diritto] Una 'roadmap' per un diritto d'autore equo
Lorenzo De Tomasi
diritto@softwarelibero.it
Thu, 22 May 2003 23:24:52 +0200
on 21-05-2003 17:01, Simo Sorce at simo.sorce@xsec.it wrote:
> La soluzione c'=E8 eccome.
> Non usare tecnologie efficaci bla bla bla, e comunque non includerle
> nella legge perch=E8 non ha senso.
> Se sono efficaci non hanno bisogno di una legge che le protegga, se non
> sono efficaci, sono comunque inutili e rendono solo illegale il
> fair-use.
In effetti protezioni sulla copia mettono a rischio i principi di fair use.
Ma prova per un attimo ad immedesimarti in un autore-consumatore.
Probabilmente penseresti, come me, che la copia legale dovrebbe essere
garantita, ma quella illegale, senza il permesso dell'autore, dovrebbe
essere disincentivata.
=C8 possibile creare tecnologie di protezione che permettano entrambe le cose=
?
Provo con esempi azzardati, che so gi=E0 avere notevoli implicazioni
problematiche, ma =E8 per rendere un po' l'idea. Forse tu puoi avanzare
ipotesi pi=F9 sensate.
Ad esempio un Drm potrebbe rendere necessario connettersi a internet ogni
volta che si tenta di fare una copia. La connessione comunicherebbe alla
casa editrice semplicemente che =E8 in corso una copia del programma con
codice X dall'Ip X, nel totale rispetto della privacy (?). Se Tizio, con
connessione dall'Ip X, avesse la coscienza sporca si porrebbe qualche
problema a segnalare 50 copie in una settimana, perch=E9 l'invio di dati
potrebbe far partire degli accertamenti e delle indagini. Tu dirai:
basterebbe che Tizio sconnetta la presa del telefono. Ok, ma se il sistema
operativo rilevasse successivamente una connessione ad Internet e inviasse =
i
dati, senza alcun modo di impedirlo, Tizio non potrebbe pi=F9 collegarsi ad
internet o sarebbe costretto a reinstallare il sistema operativo. Ci=F2 non
impedirebbe la copia illegale, ma la disincentiverebbe notevolmente,
soprattutto da un punto di vista psicologico.
In quanto autore potrei sviluppare un'opera e garantirne il diritto di copi=
a
esclusivamente ad enti no profit o universit=E0. In tal caso chiedere una
certificazione prima della copia non sarebbe lecito?
Ricordati poi che le protezioni possono riguardare altro oltre la copia: ad
esempio la modifica.
Sono stanco e potrei aver scritto emerite cavolate... Riflettiamoci un
po'...