[Diritto] Autore del_
testo_sulla_tutelabilità del software nella UE
Carlo Strozzi
diritto@softwarelibero.it
Wed, 1 Oct 2003 17:12:46 +0200
On Wed, Oct 01, 2003 at 02:32:45PM +0200, Giustino Fumagalli wrote:
(...)
> dovrebbe (dovrebbe perchè forse non vi siete accorti che con l'attuale
> sistema normativo carente hanno brevettato piu' di 30.000 brevetti
> sul software e la sola americana IBM possiede piu' brevetti europei
Se sei pratico della materia avrai seguito, immagino, la recenti
vicende della direttiva McCarthy. Altrimenti trovi tutto seguendo
i link della mia signature.
> Tutto si basa dal diritto alla tutela delle Proprietà Intellettuali
> riconosciuto e sancito nella Dichiarazione Universale dei Diritti
> Umani[1], la quale all’art.27 (2) indica che: “Ogni individuo ha diritto
> alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni
> produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore”.
La GPL e le altre licenze libere sono fondate proprio su questi
principi, mentre i brevetti ne sono l'esatta negazione. Perchè
la colonna portante dell'evoluzione è la possibilità di copiare.
Il brevetto costituisce una "licenza a recintare", in nome di un
discutibile "incentivo ad innovare". In qualche caso questo può essere
vero (in particolare laddove innovare significhi scucire una montagna
di quattrini), ma nel sw (ed in vari altri campi) non è così, ed è per
questo che è stati inventato il DDA. Quest'ultimo serve a "regolamentare
il modo in cui si copia", mentre i brevetti sono fatti per "impedire di
copiare" toute-court.
ciao,
Carlo
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Per la libertà di Impresa: http://www.scriptaworks.com/swpat/
Freedom for Business: http://swpat.ffii.org