[Diritto] brevetti Ue: ci siamo o no?

Simo Sorce diritto@softwarelibero.it
Sun, 05 Oct 2003 15:55:58 +0200


On Mon, 2003-09-29 at 20:58, Marco Ciurcina wrote:
> Il lun, 2003-09-29 alle 19:58, Simo Sorce ha scritto:=20

> > Vero, ma quello che si voleva era una direttiva che non portasse verso
> > il modello nippo-americano e che ribadisse l'art 52c della EPC.
> >=20
> Che c'entra ? Che questo fosse l'obiettivo (condivisibile e raggiunto)
> non c'entra col fatto che:
> - con una norma che li vietava, in passato, sono stati concessi parecchi
> brevetti di software, e quindi

verissimo

> - con la nuova direttiva vedremo cosa succede. "The Evil is in the
> Detail!"

certo, ma visto che comunque l'EPO non ricade sotto il controllo
politico della Comunit=E0 Europea, almeno finch=E8 non si costituir=E0 il
brevetto comunitario (e li ci sar=E0 da rimboccarsi di nuovo le maniche
imho), non credo che alcuna direttiva possa in ogni caso cambiarne il
comportamento. Per=F2 se i tribunali poi li cassano sti brevetti, allora
siamo a posto e verranno automaticamente disincentivati.

> > Se intendi software parte di apprati o macchine ci farei certamente
> > attenzione. L'azione di FFII e della maggiorparte dei firmatari contro =
i
> > brevetti software non era rivolta ad eliminare i normali brevetti su
> > apparecchi industriali ma ad evitare che divenissero brevettabile pezzi
> > di software generico, algoritmi e metodi commerciali.
>=20
> Non capisco cosa vuoi dire: attenzione a che ?

Che se sono una azienda che fa automazione industriale (per fare un
esempio), bench=E8 il software in se non sia brevettabile, dovresi stare
attento che il congegno che vado a realizzare non lo sia stato, e che il
fatto che il sw me lo sono scritto da me non vuol dire che renda
l'apparato differente da quello di un concorrente, visto che non =E8 il sw
che pu=F2 comportare una differenza in sede di deposito del brevetto (o
almeno non dovrebbe).

> Quanto al software generico, algoritmi e metodi commerciali, se rileggi l=
e=20
> Guidelines, trovi che i brevetti di questi sono vietati se non hanno=20
> "carattere tecnico" (e quindi non c'=E8 nulla di nuovo su questo punto).

Beh nel momento che ora =E8 stato definito il significato di "carattere
tecnico" la cosa secondo me cambia. Prima non lo era e poteva voler dire
tutto quello che all'EPO facesse comodo volesse dire. Ora carattere
tecnico vuol dire manipolazione di forze controllabili della natura, e a
meno che l'EPO non riesca a snaturare anche il significato di questa
definizione non vedo come possa fare i giochetti di prima.

> Ribadisco e confermo che questo testo non "chiama fuori" PMI e software=20
> libero dal problema "brevetti".

Secondo me ci sono ancora alcuni punti da migliorare nella direttiva, ma
abbiamo fatto un bel passo avanti, cosa ti preoccupa?

> Sono ragionevolmente convinto che resta aperto il campo all'uso di =20
> "buone tecniche" di redazione brevettuale che possano permettere "invasio=
ni=20
> di campo" (come succede adesso).

Come lo evadi il "controllable forces of nature" ?

> Ti cito ancora perch=E8 c'entra anche qui e m'=E8 piaciuta:=20
> the Evil is in the Detail !
Sicuramente, anche se la battuta non =E8 certo mia :-).
Per=F2 vorrei capire quale via d'uscita vedi tu.

Simo.

--=20
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