[Diritto] brevetti Ue: ci siamo o no?

Marco Ciurcina diritto@softwarelibero.it
Mon, 29 Sep 2003 20:58:36 +0200


Il lun, 2003-09-29 alle 19:58, Simo Sorce ha scritto: 
> On Mon, 2003-09-29 at 19:18, Marco Ciurcina wrote:
> > > Ora però posto che i brevetti sul software in quanto tale vengono
> > > esclusi da questa direttiva, perchè sostieni che PMI e software libero
> > > siano ancora così in pericolo? puoi elaborare?
> > 
> > Non dico che sono "così" in pericolo.
> > Dico che, rispetto ad ora non cambia molto.
> > In Europa non è mai esistita una regola (normativa o giurisprudenziale)
> > che ammettesse i brevetti di software nei termini "ampi" nei quali sono
> > ammessi negli USA.
> > Prova a leggere le Guidelines dell'EPO nel punto che tratta dei brevetti
> > di software (
> > http://www.european-patent-office.org/legal/gui_lines/e/c_iv_2.htm ). 
> > Noterai che, rispetto alla posizione espressa nelle Guidelines,il testo
> > della direttiva non aggiunge e non toglie molto.
> 
> The Evil is in the Detail!
> Una delle conquiste fondamentali della direttiva è stato di definire
> finalmente cosa sia il contributo tecnico/effetto tecnico, che nelle
> guidelines dell'EPO è stato _sempre_ volontariamente non specificato ed
> era uno dei termini più usati per aggirare l'EPC.
Condivido ed aggiungo: fondamentale è stata l'eliminazione dell'orribile
art. 3, sostituito dal 3bis: se le invenzioni attuate per mezzo di
elaboratori eletronici fossero state un campo della tecnologia....
(metre ora l'art. 3bis esclude espressamente che il trattamento dei dati
costituisca un campo della tecnologia).


> > E' un fatto che fino ad oggi l'EPO ha concesso numerosi brevetti di
> > software.
> 
> Vero, ma quello che si voleva era una direttiva che non portasse verso
> il modello nippo-americano e che ribadisse l'art 52c della EPC.
> 
Che c'entra ? Che questo fosse l'obiettivo (condivisibile e raggiunto)
non c'entra col fatto che:
- con una norma che li vietava, in passato, sono stati concessi parecchi
brevetti di software, e quindi
- con la nuova direttiva vedremo cosa succede. "The Evil is in the
Detail!"



> > Alla luce di questo testo, fossi uno sviluppatore di software con
> > implicazioni industriali, mi porrei il problema di valutare se quello
> > che scrivo non è già stato brevettato in europa.
> 
> Cosa intendi per industriali?
Quello che dici tu.

> Se intendi software parte di apprati o macchine ci farei certamente
> attenzione. L'azione di FFII e della maggiorparte dei firmatari contro i
> brevetti software non era rivolta ad eliminare i normali brevetti su
> apparecchi industriali ma ad evitare che divenissero brevettabile pezzi
> di software generico, algoritmi e metodi commerciali.

Non capisco cosa vuoi dire: attenzione a che ?
Quanto al software generico, algoritmi e metodi commerciali, se rileggi le 
Guidelines, trovi che i brevetti di questi sono vietati se non hanno 
"carattere tecnico" (e quindi non c'è nulla di nuovo su questo punto).
Ribadisco e confermo che questo testo non "chiama fuori" PMI e software 
libero dal problema "brevetti".
Sono ragionevolmente convinto che resta aperto il campo all'uso di  
"buone tecniche" di redazione brevettuale che possano permettere "invasioni 
di campo" (come succede adesso).
Ti cito ancora perchè c'entra anche qui e m'è piaciuta: 
the Evil is in the Detail !