[Diritto] reverse engineering e open source
Simo Sorce
simo.sorce at xsec.it
Thu Mar 25 11:56:42 CET 2004
On Wed, 2004-03-24 at 13:57, Carmine Malice wrote:
> Purtroppo non ho ne' esperienza ne' tempo da dedicare sul caso.
>
> Ma osservo che bisogna non perdere di vista il concetto che in generale
> il diritto d'autore da' all'autore un *potere* di disporre della propria
> creazione *eventualmente* limitato in *certi* casi (interoperabilita'
> ecc. ecc.): p.e. nelle calusole delle licenze Microsoft normalmente e'
> espressamente vietato il reverse engeneering;
E questa è una clausola non necessariamente valida, anzi probabilmente
di tipo vessatorio che la rende nulla già di per se. Inoltre va in
contrato con la legge sul diritto d'autore, e in questi caso, credo che
la legge abbia precedenza su qualsiasi clausola contrattuale.
> il reverse engeneering
> generalmente e' vietato, la possibilita' di farlo costituisce
> l'eccezione:
Il reverse engineering è perfettamente legale se effettuato a scopo di
interoperabilità. Questa non è un'eccezione è la regola.
> porre il risultato di un reverse engennering in un
> programma sotto GPL che per definizione e' in regime di pubblicita'
> significherebbe ricondurre a generalita' cio' che e' eccezionalita'.
Una affermazione del genere andrebbe argomentata, secondo me è priva di
sostanziale fondamento.
> La LGPL - se non erro - serve a consentire la ricomprensione di
> programmi liberi entro programmi non liberi, non a spingere in regime di
> pubblicita' cio' che e' in regime di proprieta'.
La LGPL serve a tutt'altro, e non vedo il motivo di citarla, visto che
qui si parla di licenze libere in generale.
> Ma e' all'ordine del giorno trastullarsi con programmi a sorgenti aperti
> derivati dalla forzatura di segreti industriali: p.e. il driver di Linux
> per l'NTFS...
Forzatura di segreti industriali ... mi sembra una affermazione dal tono
piuttosto negativo. La legge, e giustamente, affrema che
l'interoperabilità deve essere garantita. Quindi non ci vedo alcuna
"forzatura". Inoltre non è certo detto che per realizzare un driver NTFS
sia necessario fare reverse engeneering di codice Microsoft visto che la
struttura del filesystem la si può ricavare direttamente da una analisi
logica del disco e le operazioni effettuate con altri sistemi che
intercettino le operazioni su disco usando per esempio macchine
virtuali. Che poi è la stessa cosa che facciamo per Samba, non abbiamo
mai fatto reverse engeneering sul codice di Microsoft ma abbiamo solo
sniffato la comunicazione tra due macchine MS e da li ricostruito il
protocollo utilizzato.
> Scrupoli? Dovremmo averne, pero' accompagnati da una ferma
> volonta' di vincere una causa per monopolio, abuso di posizione
> dominante e necessita' della nazionalizzazione di tali risorse di
> pubblica utilita'.
Non vedo perchè avere scrupoli di utilizzare un diritto sancito per
legge. Il diritto al reverse engineering per scopo di interoperabilità è
garantito e allora va sfruttato senza remore.
Simo.
--
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