[Diritto] Re: GPL per applicazioni web pubbliche
Carmine Malice
instarvega_capitanlug at yahoo.it
Mon Oct 25 17:59:56 UTC 2004
piero trono wrote:
> Salve,
> scusate se ho dimenticato un particolare:
>
>
>>Il 20 Oct 2004 alle 15:55 piero trono immise in rete
>>
>>>Salve,
>>>mi trovo spesso a realizzare, per conto di alcune aziende con cui
>>>collaboro, delle applicazioni web (utilizzando software OpenSource con
>>>licenza GPL) per alcuni loro clientii: per fare alcuni esempi, siti di
>>>e-commerce, Content Management System, Forums, ecc...
>>>Io mi limito a realizzare le applicazioni, personalizzarle, testarle,
>>>..., e poi le consegno all'azienda che fa da tramite tra me ed il
>>>cliente finale, lasciando in evidenza nelle pagine web i temini di
>>>licenza, il riferimento a GNU/GPL, ecc..
>>>Mi chiedo:
>>>se l'azienda intermediaria poi toglie i riferimenti alla licenza GPL,
>>>tutti i copyright delle applicazioni opensource utilizzate, e lascia
>>>solo il proprio logo come copyright (powered by ...)
>>> è una violazione?
>>
>>Il 20 Oct 2004 alle 20:08 Leonardo Boselli ha scritto:
>>dipende se tolgono i riferimenti solo dalle pagine visibili o anche dai
>>sorgenti.
>>Il copyright che appare al pubblico è quello relativo alla impostazione
>>grafica ed ai contenuti del sito, non dei programmi usati per farlo.
>
>
> in effetti i file sorgenti contengono ancora i riferimenti alla licenza GPL;
> nelle pagine visibili via web invece no: è stato tolto ogni riferimento agli autori, al software, alla licenza, e c'è solo il nome dell'azienda.
>
> Un'ulteriore domanda:
> stando a quanto detto da L. Boselli, quindi, se un'applicazione anche complessa è realizzata grazie ad uno o più pacchetti OSS GPL, questo particolare può venire omesso nelle pagine visibili senza rischio di violazione?
Qua si sta perdendo di vista il quadro legale: se un accordo
contrattuale stabilisce determinati obblighi, cio' non toglie che le
leggi in generale impongano ulteriori obblighi; se anche formalmente si
adempie alla GPL conservando i riferimenti d'autore nei sorgenti e
soltanto in essi, materialmente il malizioso incastonamento di un'opera
altrui entro un contesto esteriore che occulta la paternita' dello
specifico e riconduce ingannevolmente la genesi ad un insieme diverso e
pertanto richiama un autore diverso costituisce in definitiva
un'usurpazione, o per lo meno un'appropriazione indebita dei vantaggi
derivanti dalla considerazione che attira l'attribuzione piu' o meno
spontanea di una creazione.
Insomma: non si capisce perche' mentre generalmente gli operatori del
settore dichiarino manifestamente il regime di GPL di un'opera ed anche
la relativa paternita' (si veda p.e. il sito internet della Debian) poi
si debba permettere a qualcuno di "fare il furbo" e cosi' avvantaggiarsi
ingiustamente!
> Inoltre, come nel mio caso, nel rilasciare un software GPL modificato, insieme alla licenza GPL originale è possibile inserire qualche clausola aggiuntiva che richiede specificatamente la visualizzazione di una determinata stringa, logo, ecc. che dichiarino le paternità e/o la licenza del software?
>
> Grazie.
>
Quella specifica clausola desiderata e' prevista proprio dalla GPL.
In generale, non si possono apporre alla GPL clausole che ne limitino la
"forza".
Ciao
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