[Diritto] Dubbio su licenza da scegliere

Francesco Potorti` pot at potorti.it
Tue Nov 21 09:04:41 CET 2006


>> Dipende dalle licenze.  L'unica che avete nominato è la BSD, che nella
>> forma utilizzata da PostgreSQL non vi vincola in alcun modo.  Se avete
>> usato altri programmi con altre licenze devi dire quali sono.
>>   
>"LAPP": Linux (Debian etch) + Apache2 + PostgreSQL + PHP5. Non c'è
>altro, per ora.

LAPP non so cosa sia.

Apache ha una licenza non persistente, quindi se avete usato parti di
Apache o linkato con Apache potete cambiare la licenza.

PostgreSQL ha una licenza BSD, quindi non persistente.

Con PHP5 nessun problema a distribuire con una licenza qualunque.

>> Dipende tutto dalla specifica situazione, non c'è una risposta
>> universale.  Faccio un esempio.  Se voi usaste la GPL per il vostro
>> prodotto, i vostri clienti avrebbero i sorgenti e il diritto di
>> modificarli e anche distribuirli.  Quindi, una volta acquisito il
>> prodotto e scontenti della vostra assistenza potrebbero chiamare qualcun
>> altro per fargli l'assistenza.
>Fino a qui mi sembra tutto OK: è un bel valore aggiunto per un software.
>Spero solo che chi dovrà valutare la convenienza dell'offerta sia in
>grado di tenerne conto: nutro seri dubbi in proposito...

Questo non lo so.  È un problema di marketing e non vi posso aiutare.

>> Costoro si troverebbero a disporre del
>> codice e di tutti i diritti di modificarlo per conto del cliente, ma non
>> necessariamente a portarselo a casa e redistribuirlo, a meno che il
>> cliente così decida.
>Questo non mi è del tutto chiaro: la licenza GPL non concede a
>_chiunque_ ne faccia richiesta il diritto ad utilizzare, studiare, ecc.
>il codice? 

No, lo concede a chiunque venga legittimamente in possesso del codice,
senza necessità di alcuna richiesta.  Io non sono obbligato a trasferire
a nessuno il codice di cui ho disponibilità.  Se il codice è GPL e lo
trasferisco, trasaferisco anche tutti i diritti che io possiedo, cioè
uso, modifica, redistribuzione.

>	    Che cosa impedirebbe alle terze parti di impossessarsi del
>codice e di utilizzarlo per il loro business (a patto che rendano
>disponibili anche solo su richiesta le modifiche apportate)?

La legge?  :-)
Se voi vendete al cliente il software, questi non è certo obbligato a
redistribuirlo.  Può chiamare qualcuno a modificarlo o manutenerlo, ma
non glielo deve mica dare.  Fra l'altro, questo è quanto potrebbe fare
anche con un'altra licenza, se possiede i sorgenti.

>Le nostre preoccupazioni riguardano proprio questo.

Precisamente qual è lo scenario che vi preoccupa?

>Com'è ovvio la stessa valutazione sulla convenienza dipende dalla
>possibilità di evitare che del nostro lavoro si avvantaggi qualcun
>altro: come si potrebbe impedire che lo stesso committente o qualcuno
>che ha avuto accesso al codice si metta a commercializzare la nostra
>applicazione? 

Se distribuite con una licenza libera, allora il vostro committente può
redistribuire, e quelli che lo ottengono redistribuire a loro volta.  Ma
il committente non è tenuto a farlo, se non vuole.

>	       Se fosse possibile evitarlo le caratteristiche del
>software libero sarebbero un valore aggiunto, quindi rappresenterebbero
>solo un vantaggio sia per noi che per i committenti. 

Evitare cosa?  Se il committente non può redistribuire, non è software
libero.


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