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jaromil
jaromil a dyne.org
Mar 28 Ago 1956 18:47:25 CET
On Thu, May 17, 2001 at 11:54:58AM +0200, Alessandro Rubini wrote:
>
> Tra tutte le cose interessanti che vengono passate qui, mi sento di
> aggiungere questa.
fai bene ed hai ragione e' interessante, soprattutto dopo la mia provocazione
al discorso "microsoft haters"
> Tim O'Reilly, su fsb a crynwr.com:
>
> > To me, Eric's key business model point has always been that more
> > software is built for use than for sale. All of the most successful
> > businesses in the open source realm are *users* of open source. The
> > entire ISP industry is based on selling access to services (email, web,
> > domain name services) that are based on open source. Not to mention
> > businesses like Yahoo! that build their higher level services on an open
> > software platform.
vero: e' li' che piu' progetti free software trovano applicazione soprattutto
negli ultimi 5-6 anni. attualmente gli ISP che l'hanno capito per primi sono
quelli che si sono trovati con piu' soldi sotto al culo nel giro di pochi anni
senza neanche capire bene che c'ha di tanto speciale quel ragazzino sottopagato
che gli ha messo su questo o quel servizio.
> > I find myself completely baffled by the failure of the hardcore open
> > source community (or really the free software community, which focuses
> > so much on Linux) to acknowledge and own its real business successes,
> > while endlessly focusing on the markets (the windows desktop) where open
> > source not only has a steep uphill climb but also a less compelling
> > business model. We continually play into Microsoft's hands by treating
> > their business model as the given. All the while, they have been
> > working to come up with a proprietary alternative to the internet
> > technologies that *have* been the basis of open source business models
> > so they can knock them out.
e' una posizione interessante. forse tiene in poco conto di quanto
la qualita' dell'opensource sia necessaria in alcuni usi "desktop" che
finora non hanno trovato applicativi in grado di soddisfare decentemente
bisogni su hardware di costi contenuti: editing video e impaginazione possono
essere due esempi. se quando parliamo di desktop parliamo di produzione
professionale credo che il freesoftware si stia dimostrando in grado di
battere su gestione delle risorse hardware a disposizione, qualita' e
documentazione qualsiasi altra piattaforma, e c'e' bisogno che lo faccia
altrimenti saremmo costretti a pagare molto di piu' per hardware e software
che ci permettono al giorno d'oggi di esistere: e' ancora una volta una
questione di liberta' e accessibilita' al progresso, e non solo di vendibilita'
sul mercato.
> > It's a complete reversal of what should have happened. Now, once again,
> > the open source community is playing catch up (at least in public
> > perception, because as usual there are lots of interesting, powerful,
> > grassroots projects doing real work in this area), because Microsoft has
> > articulated a vision of the future we were in fact building towards,
> > while we were busy reinforcing the view that they were the ones to beat.
> >
> > Open source has long moved beyond Windows in the markets and businesses
> > it's created. We just don't acknowledge our own impact.
in effetti mettersi a bisticciare con la microsoft e' un po' come portare
avanti flames con metitieri in cyber-rights (mi scuso per chi estraneo alla
commedia non coglie il paragone). se mi sono messo di provocarti dopo quel tuo
redarguire l'atteggiamento poco costruttivo da microsoft-hater e' soprattutto
perche' non trovo giusto in nome della serieta' (aziendale?) cancellare in due
righe quello che e' effettivamente stato il folklore, la tradizione, il "ballo
popolare" di tanti ragazzi che - besides that - tanto hanno fatto per rendere
il software libero quello che e'. il giorno che sentiremo davvero il bisogno di
criticare questo "spirito iconoclasta" nei confronti di corporazioni come la
microsoft, ottusamente cancellando graffiti dai nostri treni per renderli piu'
presentabili, sara' il giorno in cui tutta questa storia del software libero
sara' lasciata in balia dei tanti mercanti da strapazzo che ci circondano.
> (e` una citazione integrale da una lista pubblica, quindi non ho
> chiesto il suo permesso)
certe volte mi spavento a vederti cosi' politically correct alessandro, mi
vien da pensare che tu ne abbia passate di tutti i colori ;>
--
jrml ..//enemy.org exploit agent
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