[Discussioni] [m.lusini a palazzochigi.it: Re: Articolo sulla
Marco Ermini
markoer a markoer.org
Lun 2 Apr 2001 15:40:11 CEST
Alessandro Rubini wrote:
>
> > Ripeto quello che ha detto Rubini, il firewall e' un dispositivo molto
> > particolare e con compiti e funzioni molto limitate e molto "stupide" che
> > possono ben essere svolte da un pezzo di latta, creato e studiato da un team
> > ristretto di persone,
>
> citazione quasi corretta.
>
> > e per cui una soluzione a "sviluppo distribuito" puo'
> > non essere l'ottimale:
>
> citazione scorretta. Quello che divevo io e` "sono d'accordo che per
> una cosa complessa come un elaboratore testi della stazza di word hai
> mille motivi per fidarti di quello di una grande azienda piu` che di
> quello di un gruppo lascamente connesso di programmatori indipendenti,
> ma per il firewall, che e` di per se una cosa semplice che va solo
> configurata correttamente non c'e` motivo di diffidare della soluzione
> non-commerciale"
>
> Mi spiace deluderti, ma sul punto "quale fw" non siamo d'accordo :)
Anche qui, io non ho detto che necessariamente "Cisco e' meglio": bada bene,
intendo dire "Cisco puo' essere piu' conveniente per molti motivi", come puo'
essere piu' conveniente usare NT. Inutile ripetermi: chi ha capito ha
capito...
> Un'altra cosa che vorrei far notare, che non c'entra niente, e` che
> questa discussione sta incentrandosi su cosa sia tecnicamente piu`
> valido.
E principalmente - questo e' importante farlo notare - per un equivoco.
> Personalmente non credo che il software libero sia sempre e
> comunque tecnicamente piu` valido di quello proprietario; di volta in
> volta la soluzione meglio sviluppata e` l'una o l'altra, per vari
> motivi non dipendenti dalla licenza in uso.
Aggiungerei, che non sempre conviene usare il prodotto tecnicamente migliore,
per mille motivi. Per inciso, un conto e' il *lavoro* di tutti i giorni, un
altro e' cio' in cui *si crede* o che si pensa che *alla lunga* sia meglio.
Nella vita di tutti i giorni siamo sempre costretti a dei compromessi tra cio'
che ci sembra giusto e cio' che siamo in grado di fare; il mondo fa schifo e
miliardi di persone muoiono di fame, e i Cisco subiscono molti meno Denial of
Service e bugtraq di qualsiasi OS, Linux compreso: una volta constatato
questo, o mi taglio le vene o lo prendo come punto di partenza per creare
qualcosa di migliore.
Ma non posso rifiutare la realta' tout court perche' non mi piace o non si
inquadra nella mia ideologia. Tutto qui...
> A me (come, spero, all'associazione software libero che ospita questa
> lista) non interessa la qualita` tecnica, a me interessa la liberta'.
> Per quanto possa essere migliore (e non so se lo sia o meno), non mi
> interessa usare un prodotto Cisco per il fatto che non posso metterci
> le mani.
Anche a me piace ed interessa la liberta'. A parte quella del software, se mi
passate una battuta, mi interessa anche la *mia* liberta': per installare,
configurare, manutenere un PC con Linux mi servono N ore, per installare e
menutenere un Cisco - che e' pure piu' sicuro a parita' di "cura" - N/4 ore.
Non mi sentiro' un genio ma di sicuro ho piu' tempo per ciucciarmi con la mia
ragazza, solo per fare un esempio. Io non sottovaluterei questa prospettiva
:-)
> Perche` devo prendere una cosa di cui tra N mesi o anni (dove N non e`
> sotto il mio controllo) non posso fare altro che buttarlo perche` il
> produttore ha deciso che e` obsoleto e non mi da` gli aggiornamenti
> del sw? Perche` devo prendere una cosa per la quale se ho problemi
> sono costretto a rivolgermi proprio a quel fornitore di servizi?
Perche' comunque non e' che per adesso la cosa cambi molto, almeno in Italia.
Le societa' di alto livello in grado di fornire soluzioni su software free in
Italia si contano sulla punta delle dita: per questo e' importantissimo che
societa' come IBM o Compaq entrino massicciamente nel mondo del software free.
L'idea che il sorgente aperto mi consenta di rendere il fornitore
intercambiabile e' pura teoria ed e' tutta da dimostrare; anche se fosse, in
Italia ci sono pochissime societa' in grado di offrirlo a grandi livelli. Sw
proprietario o sw libero ma inutilizzabile: che differenza c'e' in pratica?
nessuna.
(Per i duri di comprendonio: questo non implica un mio giudizio ideologico sul
sw free - in cui credo: e' solo la constatazione della realta' italiana,
almeno dal mio punto di vista.)
> Tra parentesi, sapete che conosco una ditta che offre contratti di
> assitenza per 25 anni alle sue macchine? 25! Indovinate che sistema
> operativo monta?
L'ho visto anche io, ed e' ovviamente una balla se solo la leggi bene... E'
come i 5 anni di garanzia che ti danno le auto giapponesi: *ovviamente* la
garanzia copre solo i difetti di fabbricazione, che ci mettono molto meno di 5
anni ad uscire... e comunque una botticina ce la dai comunque, e quindi la
garanzia non ha senso... ovviamente tra 10 anni non esisteranno piu'
espansioni di memoria per quelle macchine, e quindi ti sostituiscono la
macchina paro paro... e' praticamente un contratto per hardware (e software)
in locazione
[...]
> Per queste affermazioni di solito mi prendo dell'utopico,
> dell'idealista, del sognatore, dell'infantile o semplicemente del
> pirla :)
Mah, chi proponeva Linux qualche anno fa forse era trattato cosi', da un anno
a questa parte direi proprio di no. Ormai ci sono intere societa'
multinazionali che si basano su software free, quindi non mi sembra proprio
che sia piu' cosi'. Almeno, io sono riuscito a far usare sw libero a grosse
societa'; questo non era pensabile solo qualche mese prima.
Chi ha creduto in Linux gia' da qualche anno adesso raccoglie, e - spero -
raccogliera' sempre di piu' perche' l'intuizione del software free e' stata
importantissima e geniale, e adesso lo si sta dimostrando nella pratica.
ciao ciao ciao
--
Marco Ermini
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There are two major products that come out of Berkeley: LSD and UNIX.
We don't believe this to be a coincidence. -- Jeremy S. Anderson
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