[Discussioni] Dubbio sulla GNU GPL

Marco Ermini markoer a firenze.linux.it
Sab 11 Ago 2001 03:08:49 CEST


Il Sat, 11 Aug 2001 02:09:53 +0200, Alceste Scalas <tjoad a gmx.it> scrisse:

> Rispondo qui ad ambedue le tue e-mail, per non frammentare il
> discorso...
> 
[...]
> Uhmm... Per quanto ho visto, in presenza di un non-disclosure
> agreement si tende ad andare con i piedi di piombo, e si da`
> piu` peso ad esso, piuttosto che ai diritti garantiti dalla GNU
> GPL...

Esatto. Anche perche' se violi una NDA violi un contratto messo nero su
bianco, se violi la GPL hai *in teoria* violato una licenza, ma e'
assolutamente tutto da dimostrare che tu 1) hai davvero violato qualcosa che
ha un valore in Italia e 2) anche se cosi' fosse, che tu sia perseguibile
legalmente e comunque 3) anche se vieni riconosciuto colpevole, a cosa ti
condannano? dovrebbe essere, immagino (qui si entra nei meandri dell'ignoto, e
ci vorrebbe un legale molto esperto...), la FSF a denunciarti per danni, ma
anche qui e' tutto da dimostrare che a loro interessi denunciarti dagli USA e
che il danno sia quantificabile in cash...

Insomma, la mia impressione da profano ma che in queste situazioni ci si e'
trovato, e' che da una parte hai un contratto messo nero su bianco tra persone
fisiche, dall'altra una licenza che in Italia magari nessun giudice sa nemmeno
cos'e', non si sa se vale qualcosa, non si sa se e' difendibile in tribunale,
e soprattutto, in che tempi. IMHO non "impugnerei" la GNU GPL contro una
grossa ditta anche se fossi sicuro che l'hanno violata... ovviamente bisogna
vedere il caso concreto ma di sicuro un contratto firmato in fede dalle due
parti e' molto piu' tangibile di una aleatoria licenza americana.


> Quindi, la condotta comune quando si vede un pezzo di
> codice GNU GPL'ed tra quelli protetti da accordo e`: "per
> sicurezza, comunque sia, non lo copio". Per questo motivo non
> ho mai visto troppa attenzione per il dubbio da me esposto.

Per sicurezza, e per convenienza...


> Ma cosa succederebbe se invece il ragionamento fosse: "c'e` un
> non-disclosure agreement, ma questo pezzo di codice e` GNU GPL'ed:
> ora lo metto sul mio sito ftp"? Questo era il mio dubbio...

Mah, bisogna vedere se hai fegato... ho detto come la penso: secondo me il
contratto vale piu' della GNU GPL anche se *in teoria*, ovviamente, vale la
GNU GPL... e spiegalo ad un giudice cos'e' la GNU GPL!!! mentre un contratto
lo capisce benissimo cos'e'...


[...]
> Sicuramente --- per "rapporto simile a quello tra la ACME ed i
> dipendenti" intendevo solamente qualcosa tipo: "tu ora hai degli
> obblighi verso la mia azienda, non puoi ridistribuire questo
> software, anche se e` GNU GPL'ed"...
> 
> Anche se forse non mi sono espresso troppo chiaramente...

Secondo me sei in una posizione simile a quella di SPA/ACME, solo che sei tu
piccolo insetto contro la grande ditta, anziche' essere ditta vs. ditta. Il
fatto che il tuo contratto di lavoro si sovrapponga non c'entra moltissimo
come gia' ti dicevo: il mio datore di lavoro non mi puo' dire "tu ora sei un
dipendente della ACME e devi violare la legge a mia richiesta". *In teoria*,
anche qui, potresti distribuire il software GNU GPL, ma valgono le
considerazioni di cui sopra moltiplicate per n...


[...]
> Infatti, e` piu` complessa... Ci potrebbe essere il caso di
> un software di gestione interno all'azienda che utilizza delle
> librerie GNU GPL'ed (e _non_ GNU LGPL'ed). Mi vengono in mente
> readline e Qt.

Casi "classici", pero' non credo che nessuno si metta ad intentare causa per
readline, e per Qt basta probabilmente sostituire la versione GPL con una
commerciale (mi pare esista). Certo in Italia non credo che si siano mai
affrontati casi del genere. Negli USA, paese dove regnano gli avvocati e i
processi sono un argomento da media, certe cose sembra cerchino di complicarle
apposta per portarle in tribunale, ma in Italia e' un'altra realta'... se
intenti causa a qualcuno perche' usa readline, se ti va bene finisce a
tarallucci e vino, altrimenti finisce tutto in prescrizione, o la ditta
dichiara fallimento e risorge con altro nome, o hanno amici potenti... :-(


[...]
> Purtroppo non sono un avvocato, e la mia domanda era proprio:
> secondo voi, esiste uno scenario realistico che possa confermare
> la mia ipotesi?... E, ovviamente, speravo in un secco "no, non e`
> possibile, ne` in Italia ne` altrove" :-)
> 
> Io immaginavo una cosa del tipo:
> 
> FooSoft: "Firma qui e, per soli 1000$, riceverai la carica di
>           ``Utilizzatore di software interno FooSoft''! E potrai
>           usare il nostro database server FooBase!"
> Cliente: "Firmo subito! Ecco i soldi!"
> FooSoft: "Eccoti il nostro database server, sotto licenza GNU GPL!"
> Cliente: "Fico! Quindi lo posso copiare?"
> FooSoft: "Ah, no... Tu ora sei riconosciuto come ``Utilizzatore di
>           software interno FooSoft'': hai un ruolo all'interno
>           dell'azienda... E questo software ti e` stato consegnato
>           nell'ambito delle politiche interne: hai il vincolo della
>           riservatezza, non puoi distribuirlo fuori dall'azienda."
> Cliente: "Ma..."
> FooSoft: "E` tutto scritto nel contratto, li` in fondo, in piccolo."
> 
> Fino a che punto e` realizzabile una cosa simile? Se gli unici modi
> sono economicamente svantaggiosi (mi riferisco ai tuoi esempi:
> acquisto di azioni, elezione a socio), allora sono piu` tranquillo...

Secondo me e' abbastanza assurdo: in questo senso puoi essere tranquillo.

Io mi immagino un solo scenario possibile: che il software sia usato
all'interno di un grosso gruppo industriale o finanziario. Se pensi anche alle
sole concentrazioni che ci sono, per esempio, nel settore bancario... ormai
Credito Italiano, Rolo Banca, Banco Antonveneto ecc. sono la stessa banca, e
sono allacciate (o lo saranno) alla stessa intranet. Quindi e' possibile non
che il sw venga venduto (questo no), ma che il bacino di utenza si allarghi
tanto che alla fine non ha un gran senso la licenza stessa. Pensa ad un sw per
Intranet che ha 10.000 utenti su rete locale: se e' stato creato per
l'intranet dell'Unicredito e' di sicuro interessante e se fosse GPL sarebbe
utile da rendere pubblico. In pratica, per ogni banca che l'Unicredito
incorpora il bacino di utenza si allarga senza che i sorgenti vengano resi
noti. Anche questo e' un modo di "aggirare" la GPL secondo il ragionamento che
facevi tu, anche se non c'e' l'acquisto.



[...]
> > Per adesso mi sembra uno scenario improbabile
> > [...]
> > A meno che non si tratti di una cosa
> > molto particolare mi pare un atteggiamento sconveniente da adottare...
> 
> Sono perfettamente d'accordo, e questa, tra l'altro, e` la
> direzione verso la quale "educare" le aziende ancora legate ai
> vecchi schemi...

...e se non si "educano" da se', mi sa che non fanno grande strada ;-) a meno
che non parliamo di mercati di nicchia, es. il sw per commercialisti o per
contabilita'... dove pero' le applicazioni libere non esistono in pratica


ciao

-- 
Marco Ermini
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There are two major products that come out of Berkeley: LSD and UNIX.
We don't believe this to be a coincidence.      -- Jeremy S. Anderson




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