[Discussioni] [Fwd: Virus/ Sarà Linux il prossimo bersaglio?]
Andrea Capriotti
a.capriotti a nettuno.it
Gio 6 Dic 2001 23:23:58 CET
Il gio, 2001-12-06 alle 22:37, Francesco Potorti` ha scritto:
> Cosa rispondereste a chi vi dice:
>
> "Al momento (Linux) non è un bersaglio solo perché non ha sufficiente
> mercato - ha asserito Clarke - ma Li0n e Ramen hanno già dimostrato che
> Linux può essere vulnerabile".
>
> Se devo rispondere in una riga, dico che ha ragione. Se ho a
> disosizione più spazio, potrei fare un mare di distinguo, ma non ho
> tempo, e poi questi distinguo li conoscete quasi tutti :-)
Certo. :)
Pero' io pensavo nell'ottica del software libero.
Questa smania di istillare il dubbio che e' solo questione di tempo e i
virus ci saranno anche per il software libero mi sembra pericolosa.
Somiglia molto al solito FUD e non ho trovato nulla di "ufficiale" sul
tema software libero e virus.
Ad esempio non so se hai notato questa "perla" nell'articolo:
"Certo che è possibile scrivere virus per Linux", ha ribadito Genes. "Ma
ci sono diversi pregiudizi nella comunità di virus writer. Se scrivi un
virus per Windows i tuoi pari ti batteranno le mani; scrivine uno per
Linux e ti tireranno pietre".
Velata, nemmeno troppo, allusione al fatto che la comunita' che sviluppa
Linux e quella che sviluppa virus sono "amiche".
> Suggerire l'aquisto di un antivirus a chi utilizza un sistema operativo
> libero e' un consiglio da amico o un tentativo di truffa?
>
> Oggi è un tentativo, come ce n'è pieno il mondo, di vendere una cosa
> che non serve.
Esatto.
Non sarebbe meglio precisare che, se correttamente utilizzato, il
software libero non necessiterebbe di antivirus?
Oppure questa "mia" conclusione e' sbagliata?
Pero' questa "sfida" e queste parole sembrano confermarla:
"Bleasdale is adamant that nobody has ever successfully infected a
properly configured Linux-based computer. And of course his PC is
properly configured.
He's equally adamant that it's impossible to completely protect a
Windows-based computer.
Bleasdale maintains that Linux PC users don't need any anti-virus
software if they configure their systems properly."
http://www.linuxgram.com/article.pl?sid=01/10/23/201213§ion=189
E' una posizione "estrema" o condivisibile?
> Perche' acquistare un programma proprietario che mi protegge, a
> posteriori, da codice "malizioso" quando potrei, a monte, correggere la
> vulnerabilita'?
>
> Dipende tutto da cos'è più facile fare.
Anche qui hai perfettamente ragione.
Pero' su una Debian stable con /etc/apt/sources.list ben configurato
(con la riga security) e' piuttosto semplice.:)
Poi anche le distribuzioni commerciali hanno il loro sistema di update.
Saluti
--
Andrea Capriotti
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