[Discussioni] Re: [Discussioni] "Il copyright è di destra, il copyleft è di sinistra" (pippone...)

Marco Ermini flug a markoer.org
Mar 11 Dic 2001 00:33:23 CET


On Mon, 10 Dec 2001 15:32:28 +0100
Alessandro Rubini <rubini a gnu.org> wrote:

> 
> Marco Ermini:
> > [...] a questo punto scelgo il software che mi piace di piu' e la
> > liberta' e' tutta qui per il 99,9% degli utilizzatori di un PC.
> 
> Il fatto che non tutti siano programmatori non c'entra. Tutti possono
> aver bisogno di un programmatore prima o poi, senza dipendere dal
> fornitore di partenza (che quasi sicuramente ti sputa in faccia).
> 
> Cosa dici se il gestionale della tua azienda ha un baco che viene
> esposto solo dai tuoi dati personali (sei sfigato e ti chiami "Mimi`
> Perdona`" con due accenti. Pum!). Cambi nome, cambi gestionale (e
> reinserisci i dati) o fai correggere il problema?
> 
> Fammi rileggere la tua posizione:
>   Il 99.9% degli italiani non distribuisce materiale stampato. Quindi
>   non ci interessa affatto la liberta` di stampa.

E per fortuna che avevo detto: non rispondetemi sugli esempi, ma usiamoli come
spunto di discussione... sic. Questo discorso e' trito, Alessandro, sono anni
che viene fatto. Che dici, lo conoscero'? cerchiamo di andare oltre. Cerchiamo
di capire che ciascuno vede la liberta' a modo suo. Chi trova un baco nel
gestionale, se lo fara' cambiare: non siamo piu' nel paleolitico
dell'informatica, ormai i software gestionali sono pacchetti creati da grosse
aziende e le piccole software house li personalizzano dal cliente e basta. Bug
cosi' sciocchi non se ne trovano, voglio sperare, o comunque vengono corretti:
ho lavorato ad un help desk di un gestionale durante la mia "infanzia"
informatica e gia' veniva fatto allora. Per il 99,99% delle ragionerie
aziendali la liberta' e' poter scegliere semplicemente tra il gestionale piu'
intuitivo. Ormai questi pacchetti fanno il 300% di quello che serve ad un
utente e le piccole societa' che li personalizzano non fanno altro che
togliere dei quadri ed aggiustare le stampe sulle stampanti dei clienti. Dal
momento che questi software non hanno piu' bachi macroscopici, o che comunque
l'utente impara ad aggirarli, la liberta' di avere e modificare i sorgenti non
serve loro a nulla. Per queste persone un PC deve fare una sola cosa:
funzionare, e Windows 2000 che trovano preinstallato funziona (no non siamo
piu' ai tempi di Windows 3.11). Dargli Linux o i sorgenti di un programma di
contabilita' di qualita' inferiore (che comunque possono modificare... sai che
prospettiva) li renderebbe solo schiavi di nuovi grattacapo da superare,
dovrebbero reinventare la ruota reimparando ad usare un sistema che
conoscevano gia', rendendoli molto meno liberi di prima.

Ovviamente sono volutamente provocatorio. Il paragone con la liberta' di
stampa non ci azzecca molto: io ritengo che la liberta' di vedere il sorgente
di un software (che, ricordiamoci, *non e' un messaggio* per la stragrande
maggioranza dell'umanita') e la liberta' di parola siano due cose
completamente diverse proprio per la loro diversa natura. Una cosa e' rendere
libere di circolare le idee e le opinioni, un'altra e' rendere libero di
circolare il sorgente di un software, ammesso e non concesso che tu lo voglia
intendere come "forma artistica" (ma non e' questo che e' nella gran parte dei
casi).


ciao

-- 
Marco Ermini
http://www.markoer.org
Perche' perdere tempo ad imparare quando l'ignoranza e' istantanea? (Hobbes)




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