[Discussioni] Software Libero e XML

Sergio Ballestrero sballestrero a interfree.it
Lun 5 Feb 2001 16:00:00 CET


On Mon, 5 Feb 2001, Claudio Cicali wrote:

> In data 11:14 PM 2/3/01 +0100, Sergio Ballestrero ha scritto:
> [snip]
> >quello che mi sembra importante dire e'
> >che il settore pubblico, oltre a trarre grossi vantaggi da formati dati
> >standard e aperti, avrebbe un enorme effetto trainante.
> 
> Non c'e' nessun dubbio che quello che dici sia corretto.

 grazie, troppo buono :-)

> La tua sensazione e' assolutamente quella giusta, ma il problema e'
> altrove. Sebbene XML (o SGML) sia l'uovo di colombo nella definzione
> dei formati dati usati sia per la documentazione che per la
> trasmissione, la sua stessa enorme flessibilita' ne e' anche la
> debolezza maggiore. Come saprai per poter utilizzare l'XML come
> formato dati e' necessario comuqnue trovare un accordo sul DTD da
> utilizzare (questo e' sopratutto vero per esigenze documentative; il
> problema e' meno sentito per la semplice trasmissione dati, visto che
> al limite e' sufficiente che i peer siano daccordo tra loro e non con
> tutto il mondo...).
>  Se il dtd deve essere creato per e da persone di un limitato gruppo di
> interesse (ad esempio per stilare la documentazione di un club o di un
> user group) il problema neanche si pone, in effetti. Ci troviamo ad
> una riunione, definiamo il dtd e da domani lo utilizziamo. Stop.
>  Per i documenti general purpose, il problema e' completamente diverso
> ed e' sicuramente questo il motivo del fatto che su XML si fa un gran
> parlare come formato aperto, ma nessuno si e ancora rimboccato le mani
> per definire uno standard che a tutti vada bene.
>
>  Un esempio di questa idiosincrasia latente sul supporto ad XML e'
> Office 2000.
[snip]
>  Il risultato e' un file non leggiibile da nessun parser
> XML, ne' tantomento SGML (ci sono anche errori, come attributi non
> quotati !).

 In palese violazione della maggior parte delle norme dello standard.
 Un ennesimo esempio dello 'embrace and extend' di Microsoft.
 (con solo un lieve sospetto che lo abbiano fatto perche' non sono
riusciti a scrivere il codice in tempo per la release)

> Tutto questo per dire che di qui ad usare XML come formato wysiwyg di
> tempo ne dovra' ancora correre.
> 
> Quello sul quale invece conviene concentrarsi e' l'utilizzo di XML come
> formato per l'interscambio dei dati.
> Qui ognuno puo' veramente fare qualcosa.
> Ogni sviluppatore potrebbe scrivere i suoi file di configurazione in
> XML, oppure se deve trasmettere dei dati o salvarli potrebbe usare XML
> come formato principe.
[snip]
> Duqnue, piena fiducia in XML come formato di interscambio dati, meno
> fiducia, nel prossimo futuro, come formato di interscambio di
> documenti in ambiti "normali", non troppo hi-tech.

 Altrettanto, nessun dubbio che quello che dici sia corretto. E come non
ringraziarti per aver scritto tutto quello che avrei dovuto scrivere ?

 L'XML per il WYSIWYG e' difficile - e mi sembra che la scelta di W3C di
creare lo XHTML ne sia la piu' lampante ammissione.
 Quello che volevo dire e' che gia' una svolta verso l'utilizzo di XML per
lo scambio di dati (registrazioni contabili, anagrafiche etc)
permetterebbe un grosso sviluppo dell'OpenSource, nel "supporto
informatico" delle attivita', sia pubbliche che private.
 Scardinare il predominio Microsoft nelle applicazioni da ufficio sara'
una cosa piu' dura e lunga, che dovra' attendere la maturazione dei
pacchetti office OpenSource - ma speriamo che facciano piu' alla svelta di
Mozilla :-)

 Morale: penso che un punto fondamentale nell'attivita' di "lobbying" per
il software libero nella pubblica amministrazione sia, laddove non si
riesca ad arrivare ad far richiedere che il software sia libero, di far
richiedere _perlomeno_ che vengano utilizzati formati dati standard,
aperti e documentati, in modo da permettere l'interfacciamento, lo scambio
di dati, ed eventualmente(*) una futura indolore sostituzione con software
libero.

> ----------------------
> Come Microsoft usa XML
[snip per evitarvi ulteriore disgusto]

 Ciao,
  Sergio

 Note:
 * Per 'eventualmente' si intenda 'eventually': chissa' quando, ma
sicuramente. :-)
  - A volte scrivo OpenSource - perdonatemi, e permettemi di essere
d'accordo con Bruce Perence nel dire che l'OpenSource e' l'obbiettivo
minimo, ma non va perso di vista l'obbiettivo finale: il Free Software.
(le flame per questo, al mio indirizzo, non in lista, grazie :-)

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