[Discussioni] [Adam Theo <adamtheo a theoretic.com>] Re: Is the party over? was Re: MSIE "Smart Tags" -- what's the real deal?

[Alceste Scalas]

On Mon, Jul 02, 2001 at 08:47:05AM +0200, Leandro Noferini wrote:
>  >>> I hear about things like Passport/Hailstorm and I can
> self-righteously say that I'll never sign up for it, but will
> I even have a choice?
>
> yes, this is one of the things that i and many co-developers on Jabber 
> (the open source instant messaging/communication system) are afriad of. 
> not the desktop or browsers, really, but this 'distributed computing' 
> (.Net) and 'universal identity' system. i consider MS's .net and 
> hailstorm to be brilliant, and thank them for showing us the way the 
> internet is going to be heading(i truely do think they are essentially 
> great ideas at heart). but we all agree it should not be controlled by 
> one or even a few organizations, and want to see an open source, 
> standard system arise.

Non sono un esperto di .NET, ma provo a dare una spiegazione (e non
mi stupirei se venissi corretto :-)

Prima di tutto, una introduzione tecnica & pallosa...

La Microsoft sta per lanciare .NET, ovvero una architettura di rete
che offre un framework per la gestione di servizi distribuiti.

In pratica, viene inventato un protocollo basato sull'XML (SOAP ---
Simple Object Access Protocol) in grado di far dialogare vari computer
sulla rete, in modo che essi si possano comunicare quali servizi
sono richiesti e quali sono forniti. Insomma, una specie di CORBA
all'ennesima potenza, in grado di coordinare in maniera dinamica
servizi su larga scala.

In questo modo, diventa piu` semplice realizzare p. es. applicazioni
stile pay-per-use (utilizzandole da un server che le fornisca),
o integrare servizi di e-commerce (dato che un server potra` usare
.NET per diventare un gateway di servizi offerti anche da altri host).

La cosa buona e` che .NET offrira` un framework integrato per la
gestione di tutto questo. E tale framework puo` gestire in maniera
trasparente applicazioni locali e distribuite.

A livello tecnico, il framework .NET sara` accessibile per i
programmatori tramite un ambiente di runtime (CLR --- Common Language
Runtime environment), che esegue un formato bytecode proprietario
di Micro$oft (MIL --- Microsoft Intermediate Language) --- proprio
come avviene con Java. Quindi, tutti i linguaggi di programmazione
utilizzabili sotto Wincazz produrranno degli "eseguibili" in formato
MIL --- ed il linguaggio ideale per questo uso e`, guarda caso, il
famigerato C#. Tramite questo framework, l'utilizzo di un servizio
locale o fornito da un server in Jamaica avra` poche differenze.

In questo modo, sara` possibile p. es. utilizzare il programma per
l'oroscopo, e, vedendo che si e` in un buon periodo per i viaggi,
richiedere un elenco di localita` consigliate, le tariffe aeree, dare
un'occhiata al conto in banca, prenotare un biglietto... Il tutto con
un solo programma (che usa CLR e SOAP per richiedere i servizi di cui
ha bisogno attraverso l'Internet). E magari il programma stesso gira
(almeno in parte) su un server remoto, e viene pagato un tanto al
minuto per il suo utilizzo.

L'idea, come penso converrete, e` buona --- e puo` integrare ancora
di piu` l'Internet nelle attivita` di tutti i giorni.

Ma, dato che si parla di Microborg, c'e` "qualche" aspetto negativo...

(a) Il formato MIL e` proprietario --- ma basta fare il porting del
    CLR perche` le applicazioni che usano tale bytecode possano girare
    dappertutto. Questo e` un ottimo mezzo per colonizzare le terre
    nemiche --- e la Micro$oft sembra intenzionata a farlo;

(b) SOAP usa l'XML, ed e` quindi un formato aperto --- ma fino a
    quando? Questo lo decide la Micro$oft, che avra` sicuramente la
    leadership su .NET (dato che distribuisce gli SDK necessari per
    il suo utilizzo);

(c) molti servizi offerti da .NET richiedono, ovviamente,
    l'autenticazione dell'utente. L'idea e` che questa avvenga in
    un repository centralizzato, al quale e` possibile richiedere
    automaticamente verifiche ed informazioni tramite SOAP. I dati
    sull'identita` personale rappresentano il Microsoft Passport,
    ed il progetto del repository centrale si chiama Hailstorm.

Insomma, penso che il punto (c) sia chiaro: chi controlla i dati di
milioni di persone? Chi puo` sapere in qualunque momento dove si trova
chiunque? Chi e` libero di usare tutti questi dati personali come piu`
gli aggrada?

L'utilita` di .NET e` palese, le attrattive per utenti ed aziende sono
grandissime... E la minaccia per la liberta` di milioni di persone
(molte delle quali inconsapevoli) e` tangibile.

> it is under this that a few of us are getting to gether to start 
> brainstorming on how we can use Jabber to make the open source response 
> to Passport/Hailstrom. by creating a open source universal identity 
> system where a user just logs in once (to jabber) and can then 
> automatoically sign up with services accross the internet. all using 
> safety, security, privacy, and complete control on the user's part, not 
> the service's or system.

Non so niente di questo progetto --- ma anche sulla mailing list
FreeDevelopers a topica.com (che fa capo a http://www.freedevelopers.net)
sta nascendo l'idea di creare una piattaforma alternativa a .NET ma
compatibile nei servizi, dove pero` le informazioni personali degli
utenti restino riservate. Il progetto si chiama .GNU, e conta molto
sulla tempistica (essere operativo prima di .NET, ed in modo piu`
portabile --- p. es. usando Java).

Spero di essere stato chiaro, e non troppo palloso (uhm, mi sa che
quest'ultima speranza e` vana :-)

Ciao,

Alceste
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