[Discussioni] [tanto entusiasmo] una strategia per assoli

[b&f team]

Francesco Potorti` wrote:

> Parlavo da un  punto di vista personale: io faccio  quel poco che posso,
> ma quale sarà  l'effetto degli sforzi congiunti di  quelli come me posso
> solo  provare ad  indovinarlo.  Detto  altrimenti, mi  sento  ridicolo a
> proclamare il mio  diritto ad avere freeciv su  Linux.  Se invece questo
> diritto  lo proclama  uno che  quel programma  lo scrive  mi  sembra più
> sensato.

Da questo punto di vista queste affermazioni non lasciano scampo. Se il
programmatore decide di non fare un programma non c'è niente da fare.
Ma reciprocamente, se il pubblico decide di non utilizzare un programma,
non c'è niente da fare, anche se è il miglior programma del mondo.
E' a questo punto che interviene l'impegno a sensibilizzare,
responsabilizzare, motivare il pubblico a scegliere i programmi migliori
(anche filosoficamente ;-) ma anche a sensibilizzare, responsabilizzare,
motivare i programmatori a fare quei programmi che rispondano nel modo
migliore (anche filosoficamente ;-) ai bisogni del pubblico ?

E naturalmente di seguito ci sarebbero tutti i possibili modi intermedi
ed interconnessi (per esempio, a caso: betatester, traduzione della
documentazione, supporter, smanettone, fan, utente, newbie, ecc.) di
fruire/contribuire al progetto/filosofia.

Ma, forse, con una consapevolezza che sia qualcosa di diverso e di più
condiviso del "non darsi noia a vicenda" di cui parla Leandro.

Abbiamo imboccato un vicolo cieco ?


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