[Discussioni] carceri e software libero
Francesca
fcampor a tin.it
Dom 17 Giu 2001 12:27:13 CEST
>
>Premetto che scriverti in privato è un piacere, e
>penso anche che l'argomento stia andando un ò
>off-topics, ma non ho capito bene perchè non è il caso
>di discutere della cosa su lista pubblica: non mi
>parevano poi proposte particolarmente sovversive !!
ehehehhehehe........sapevo che la mia proposta di un colloquio privato
avrebbe scatenato le vostre perpelessità e vi spiegherò subito che il mio
atteggiamento è dovuto al rispetto che io porto nei confronti delle persone
detenute delle quali sono stata insegnante, gli argomenti e le dinamiche
che si vanno a toccare in situazioni di lavoro all'interno delle "case di
pena" (notare già il nome) sono molto complesse e per conoscerle bisogna
aver avuto una esperienza di lavoro sul campo.
Il carcere, un luogo per molti ( e non certo per voi che proponete un
lavoro di questo tipo) è un luogo "proibito" e "sconosciuto" di cui non si
sa mai quasi nulla e sul quale aleggiano fantasie di ogni tipo.
Questo atteggiamento abbastanza comune non mi appartiene in quanto ho scelto
personalmente di diventare insegnante carceraria. Ciò non toglie che
all'interno del carcere la vita sia scandita da ritmi precisi e che il
detenuto si crei un "suo equilibrio", naturalmente un atteggiamento di
difesa umano con il quale è abbastanza delicato mettersi in relazione,
quindi la mia proposta di contatto privato prosegue, proprio per non parlare
su una lista pubblica dei problemi di persone in difficoltà, difficoltà
pesanti sotto il profilo psicologico.
Ad esempio: qualunque corso o scuola all'interno dell'istituto ha
un'autonomia relativa strettamente connessa con la struttura che la ospita,
la scuola o il corso in questo caso è ospitato dall'istituto. E' bene essere
"coperti" da un'istituzione o da un'associazione di volontariato all'interno
nel caso succedesse qualcosa. Cosa significa succedere qualcosa? Anche
piccole stupidaggini, o almeno cose che a noi possono sembrare irrilevanti
possono scatenare situazioni poco piacevoli con la struttura ospitante con
la conseguenza del blocco del corso per motivi disciplinari in cui uno si
trova coinvolto senza sapere nemmeno il perché.
C'è molta differenza nell'approccio con gli uomini e le donne, alle donne è
molto difficile insegnare. Purtroppo su cosa è basata la vita in
carcere?.......sul bisogno, il bisogno molte volte di cose anche materiali,
del contatto con l'esterno dal quale sono isolati e di parlare, di
raccontare...........ma anche il farsi raccontare a volte è rischioso. Vi
assicuro che la situazione è complicata, ma che comunque una proposta di
lavoro come il vostro potrebbe essere veramente interessante se condotta e
progettata sapendone subito le difficoltà.
>Un dubbiettino semmai è il fatto che a Solliccianino
>il livello di alfabetizzazione informatica è in genere
>molto basso e hanno windows (ti pareva!) nell'aula
>informatica, quindi c'è da superare qualche passaggio.
quello in tutte le carceri, anche io l'anno scorso seguivo il laboratorio di
informatica e ne so qualcosa.
A proposito di questo vorrei dirvi che ogni cosa che si porta all'interno
deve avere un permesso, cioè ci deve essere una lista di materiale che voi
siete autorizzati a far entrare perché al blocco, ovvero dove si entra e si
viene "perquisiti" ogni volta ci saranno agenti diversi e ve lo chiederanno
facendovi perdere una marea di tempo. Sono tutti piccoli problemi che alla
fine detraggono tempo al lavoro.
>Per entrare nel carcere pensi che possa andare
>l'Associazione Software Libero ?
Associazione lo è, bisognerebbe informarsi bene però.....uhm su questo
bisogna vedere
Al limite ci si
>potrebbe entrare anche rompendo qualche vetrina a
>Genova, ma temo che non ci manderebbero a
>Solliccianino .... : ) (sto scherzando, per eventuali
>poliziotti in ascolto).
mi scuserai se in questo frangente sono abbastanza pesante, in altri
frangenti mi sarei fatta una grassa risata sopra, per quello ti chiedo di
scrivermi in privato, penso che tu lo sappia già che in certi ambienti
purtroppo lo scherzo ti viene rivoltato contro con conseguenze molto pesanti
e tu ti ci trovi in mezzo senza nemmeno rendertene conto.
Comunque......se finirai a Solliccianino sarò fiera di essere la tua
insegnante.
>ciao
>
Francesca
ABn0rmal
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