[Discussioni] MS attaca la GPL
Alessandro Rubini
rubini a gnu.org
Dom 24 Giu 2001 14:56:02 CEST
Davide, il tuo messaggio cui Simo ha risposto non mi sembrava male.
Forse perche` avevo letto tra le righe che tu non fossi d'accordo con
i discorsi che facevi, cercando invece di far capire a noi
integralisti che la licenza BSD puo` essere vista come positiva se si
approccia il problema con occhio acritico ed amorale.
Riguardo a rendere il GPL public domain, mi andrebbe anche bene, solo
se *tutto* il codice diventasse tale (ovviamente in forma sorgente,
del binario di win95 non mi faccio molto). Buttare nel cesso il lavoro
di 5 anni fa quando gli altri lo tengono stretto mi sembra veramente
delirante.
Una cosa che avrebbe senso, invece, e` far cessare il diritto
esclusivo di copia sui libri 5 anni dopo l'ultima ristampa
(attenzione, non il diritto di modifica, solo il diritto di copia). Ma
questa e` un'altra questione e rischio di portarvi fuori tema.
> Chiamala come vuoi, ma io il credere in una cosa senza il supporto
> dei fatti la chiamo religione. E sono ateo.
Che c'entra, anche RMS e` ateo:
RMS: Come ateo, non seguo nessuna religione, ma mi ritrovo a volte
RMS: affascinato dalle parole di qualche capo carismatico.
(thegnuproject.it.html)
> Tutto il contrario: [gli utenti] devono solo ed esclusivamente
> interessarsi della qualita` del prodotto, senza porsi troppi
> problemi per il metodo di sviluppo utilizzato (fintanto questo non
> influenzi la qualita` del prodotto stesso).
E questo secondo me e` sbagliatissimo. Tutti i danni e gli scompensi
del nostro pianeta vengono proprio da questo atteggiamente, che alcuni
cercando di combattere a tutti i livelli (ma altri cercano di favorire
e potenziare). Mai sentito parlare di consumo critico, sviluppo
sostenibile ed altre castronerie del genere? *Queste* sono le cose
veramente importanti. Il software non e` diverso, come dice Simone
Piccardi, non dobbiamo lasciare l'utente in uno stato di incoscenza.
Ma non perche` il software e` diverso, il problema esiste per tutti i
settori merceologici.
Andrea Capriotti:
> Hai tralasciato il punto chiave. Non hai una visione etica del fenomeno e
> tratti il software come un qualsiasi altro prodotto del mercato.
> In realta', e i motivi spero siano chiari a tutti, non e' cosi'.
Invece il software *e`* come qualsiasi altro prodotto, solo piu`
importante strategicamente, ma non diveerso. Scegliere se usare
software libero o proprietario e` una scelta politica, come lo e` se
comprare, intel o amd, fiat o daewoo, il climatizzatore o la tenda da
sole, nestle` o dolciaria di montebelluno, lavazza o transfair, olio
d'oliva o di semi, acqua o coca cola.
[Questo e` il motivo per cui rispondo, il resto sono piu` chiacchiere
da grafomane].
Ancora Davide Alberani:
> Se devo prendere un aereo non mi interessa se e` stato assemblato in
> un bazaar o in un hangar sorvegliato da militari: cazzo, voglio che
> l'aereo non venga giu` prima del tempo. E, permettimi, non mi
> ritengo cretino per questo.
Cretino no, superficiale si.
> a parte rarissimi casi, il sw veramente
> vecchio, anche se GPL, e` codice morto (e.g. c'e` *pochissimo* lavoro
> attorno al kernel 1.0); la licenza public domain aumenterebbe di
> un epsilon le possibilita` di resuscitare quel codice.
Qui rasenti il ridicolo. E` come dire che mio figlio Giorgio, quello
che mangiava alla tetta e cagava 6 volte al giorno e` morto. Non
dovrei ricordarti che il kernel 2.4 e` il frutto dello sviluppo che
c'e` stato sull'1.0 e che Giorgio e` molto meglio adesso di allora;
non per questo rinnego quando tettava e cagava.
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