[Discussioni] No, il dibattito no.....

Leandro Noferini lnoferin a cybervalley.org
Ven 23 Mar 2001 14:49:03 CET


    >> va bene, adesso abbiamo criticato la legge del bollino, ma urge
    >> anche di cominciare a provare a pensare a come proporre un suo
    >> cambiamento.

    Lino> Magari si dovrebbe sostenere che il punto che dice: "Il
    Lino> contrassegno è apposto... ai soli fini della tutela dei
    Lino> diritti relativi alle opere dell'ingegno" deve avere la
    Lino> precedenza sulle altre parti che sembrano incompatibili e
    Lino> quindi il bollino non deve essere obbligatorio se l'autore
    Lino> non vuole essere "tutelato" dalla siae?

Potrebbe essere una proposta ma dobbiamo capire che abbiamo contro la
"tradizione" musicale della SIAE. Cosa è stato fatto con la nuova
legge? Semplicemente è stato esteso ciò che da anni viene ritenuto
normale nel campo musicale: un bollino su _tutti_ i supporti che
contengono musica indipendentemente che questi siano provenienti
dall'estero, e quindi già "bollinati" all'origine, che gli autori
siano iscritti o meno alla SIAE.

Ai tempi qualcuno nel campo musicale provò a protestare ma tutto si è
assopito nel caldo grembo del tirare a campare e quindi ora come ora
il problema là non esiste.

Estendendo questo modo di fare semplicemente, senza alcuna modifica se
non peggiorativa, al software ha però portato delle difficoltà:

- nel tempo si sono stabilite delle modalità di distribuzione del
  software che non rientrano nel semplice modo mercantile, modi di cui
  la GPL è solo un esempio, di cui lo shareware è un altro;

- l'esistenza della rete pone difficoltà immani, che, grazie a
  Napster, si stanno estendendo anche alla musica;

- il software è una "cosa seria" mentre, con un'ottica tutta italiana,
  la musica è solo divertimento per il quale pare normale pagare tasse
  anche assurde. Lo stesso non pare funzionare per il software;

- il software è veramente troppo diffuso tanto che lo si trova
  praticamente in tutto ciò che ha una spina o una batteria. A questa
  cosa proprio non c'avevano pensato, è chiaro, e ora si trovano
  davanti la prospettiva, nel caso di un'applicazione rigida della
  legge (ma una legge può essere applicata in modo "lasco"?), di dover
  richiedere l'applicazione del bollino a troppe cose. Sono qui che
  aspetto il bollino sui nuovi locomotori delle ferrovie, i quali
  hanno tutto il controllo dei motori effettuato via software, alle
  stazioni che parlano delle autostrade, alle centraline telefoniche e
  via aggiungendo;

- è davvero un casino definire cosa sia il "software". Chiaramente
  loro avevano semplicemente pensato a ciò che gira sotto Windows ma
  la categoria è un peletto più vasta.

Nonostante questi problemi e assurdità dalla loro parte hanno la
tranquillità con cui alla fine ogni musicista e spacciatore di musica
in genere ha accettato il bollino sempre e comunque.

    Lino> Così facendo la legge avrebbe comunque grossi problemi di
    Lino> attuazione per i casi in cui il bollino andrebbe messo, ma
    Lino> almeno la cosa non riguarderebbe il software libero.

Potrebbe essere una mezza vittoria ma la storia insegna che viene chi
trova maggiori alleati possibili, specialmente quando a lottare sono
le formiche di Assoli contro le basi spaziali della SIAE e di chi
vuole (vorrebbe?) rappresentare.

P.S.: parlo molto del campo musicale perché secondo me quello rimane
      il caso di applicazione dell'azione SIAE più simile al caso del
      software. Alcune similitudini:
      
      - necessità di molti supporti "personali" cioè non cedibili,
        (dopo pesante battaglia portata avanti dalle case discografiche
        e produttrici di software) secondo altre modalità che non
        siano la vendita da loro direttamente controllata. Il
        "noleggio" e la vendita di cd usati sono ormai completamente
        scomparsi;

      - una pletora di produttori indipendenti, non riconducibili a
        sole grandi case, come nel caso, ad esempio della
        cinematografia. Non so se in Italia e nel mondo siano più i
        musicisti o i programmatori. Questo deriva anche dal fatto che
        per produrre musica e software bastano un trombone o un
        computer del costo bassissimo;

      - l'enorme diffusione che questi due cosi hanno nella nostra
        società. Non conosco per niente come funziona la cosa per il
        teatro ma comunque il suo impatto è minimo;

      - un tritio si soldi. In Italia questa cosa si verifica male
        secondo me ma si deve considerare che, ad esempio,
        l'esportazione di musica è la seconda voce delle esportazioni
        per la Gran Bretagna, per cui il nuovo disco dei Pearl Jam è
        cosa seria, serissima.

-- 
Ciao
leandro
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