[Discussioni] 248/2000: tavola rotonda a Roma
Alessandro Rubini
rubini a gnu.org
Gio 3 Maggio 2001 13:22:44 CEST
(per favore, se qualcuno commenta rispondete solo ad una delle due liste,
per evitare i consueti casini di cross-post a-volte-si-e-a-volte-no).
Questo avrebbe dovuto essere un articoletto ma mi e` stato rifiutato.
Il tono eccessivamente moderato dipende dal suo ipotetico ruolo
pubblico.
Venerdi` 20 Aprile, all'Universita` "La Sapienza" di Roma, si e` svolto il
dibattito dal titolo "Licenze Open Source in Italia ed in Europa",
incentrato sul tema delle licenze del software libero e della legge
248/2000, che introduce l'obbligo del bollino SIAE. All'incontro,
organizzato dal Linux User Group Roma, sono stati presenti, oltre al
sottoscritto e ad Andrea Monti (avvocato, presidente di ALCEI), l'on.
Altea, relatore della 248/2000 e il dott. Agoglia, Responsabile Affari
Legali della SIAE. Ha moderato il dibattito Domenico Piro, giornalista di
RAI Net News.
Il dibattito ha cercato di chiarire la ratio ed il campo applicativo della
legge ad un pubblico di autori e di utenti di programmi liberamente
ridistribuibili. La norma in vigore, come chiaramente spiegato dai due
rappresentanti istituzionali, e` nata per combattere il fenomeno della
contraffazione di software su larga scala, senza considerare il mondo
"Open Source", i cui autori scelgono di non porre vincoli alla
riproduzione e distribuzione del proprio lavoro da parte di terzi, anche a
titolo oneroso. Nonostante la normativa sul diritto di autore permetta
agli autori di cedere a tutti gli utenti il diritto di copia e di
sfruttamento economico, la 248/2000, tramite l'obbligo di apporre il
contrassegno SIAE, introduce in pratica un ostacolo alla distribuzione dei
programmi liberi; una legge nata ed evolutasi per proteggere gli autori si
trova cosi` a limitare gli autori stessi nella loro politica di
distribuizione del proprio prodotto. Ad aggravare la situazione, il
regolamento attuativo della legge e` stato redatto in forma strettamente
riservata; pur essendo gia` all'esame del Consiglio di Stato per
l'approvazione finale, nessun rappresentante riconosciuto della comunita`
Open-Source risulterebbe essere stato stato coinvolto nella sua redazione.
A detta del dott. Agoglia e dell'on. Altea, gli autori di software libero
non hanno motivo di preoccupazione in quanto sara` possibile avere
l'esenzione dal contrassegno SIAE per i programmi liberi, esenzione che
dovra`, pero`, essere richiesta alla stessa SIAE, nella forma e nei modi
che saranno definiti dal regolamento attuativo.
Ritengo che il dibattito abbia aperto un canale di comunicazione tra la
comunita` Open Source e le istituzioni; mi auguro che in futuro il
legislatore riesca a tenere in considerazione anche le realta` di
produzione di conoscenza non allineate con il modello dominante.
/alessandro
--
Quello che scrivo rappresenta solo il mio personale punto di vista,
non rispecchia l'opinione di organizzazioni di cui faccio o ho fatto parte.
More information about the discussioni
mailing list