[Discussioni] Per un generale ripensamento sul supporto a *questa* anti-pirateria
Leandro Noferini
lnoferin a cybervalley.org
Gio 24 Maggio 2001 17:08:56 CEST
exedre> Per un generale ripensamento sul supporto a *questa*
exedre> anti-pirateria
Chiaramente la mia risposta vale come personale perché dentro Assoli
ci sono persone che pensano con la propria testa e scrivono con le
proprie tastiere. Quando si è voluto rendere una posizione ufficiale
abbiamo reso evidente questa nostra volontà usando altri indirizzi e
modalità di diffusione.
Inoltre ricordo che Assoli non ha mai parlato esplicitamente della
vicenda dello spot della BSA, visto che questa che è avvenuta prima
della nostra fondazione; sicuramente un'occasione mancata ma lo stesso
verrebbe da dire per il mio matrimonio con Brigitte Bardot: non c'ero
ma se ci fossi stato era fatta!
;-)))
exedre> Nella mail di Giacomini si sostiene, nella sostanza, che
exedre> bisogna essere acquiescenti con il ``terrorismo''
exedre> psicologico delle pubblicità pro software
exedre> proprietario.
Nota a margine:
Chiaramente, in questo tuo articolo con l'espressione
"software proprietario" intendi indicare il software non
libero, giusto?
exedre> Non particolarmente coraggiosa, la sua è però una opinione
exedre> moderata, legittima e peraltro ben diffusa nella Comunità.
exedre> Posizione espressa tanto per fare qualche esempio già da
exedre> Paolo Attivissimo sulla continuazione di un articolo
exedre> scritto per la Gazzetta dello Sport (che si può leggere su
exedre> http://ada2.unipv.it/mailing-lists/tilug/0266.html ) e che
exedre> è stata per un po' di tempo all'ordine del giorno sui
exedre> commenti di un articolo di Esko Woudenberg su OsOpinion (
exedre> http://www.osopinion.com/Opinions/EskoWoudenberg/EskoWoudenberg6.html
exedre> ).
Un sacco di gente insomma!
:-)))
exedre> Una posizione chiara, definita e ragionevole: ``E'
exedre> importante aiutare (o almeno non contrastare) la Microsoft
exedre> e la BSA nell'operazione di difendere i produttori di
exedre> software proprietario dalla pirateria''. Una posizione da
exedre> cui discende, tra l'altro, lo scetticismo della reazione
exedre> di Daniele quando lo informai dell'azione contro la
exedre> BSA. Una posizione peraltro che sembra mettere al sicuro
exedre> dall'inevitabile attribuzione delle peggiori nefandezze
exedre> dei pirati. Se non siamo contro l'anti-pirateria --credo
exedre> che sia il riflesso di pensiero-- nessuno ci potrà dare
exedre> dei pirati. Invece chi mette in dubbio questa cosa, già
exedre> parte dalla posizione di svantaggio di dover giustificare
exedre> la propria ``condivisione'' con i ``pericoli malviventi''
exedre> che sono i pirati.
In effetti una posizione "tranquillizzante".
exedre> Di altro tenore invece le parole del lettore che invece si
exedre> lamentava con me che ben pochi avessero compreso quanto
exedre> fosse importante, per il ``free software'' porsi su un
exedre> altro piano e distanziarsi tanto dalla pirateria quanto
exedre> dall'anti-pirateria. Dalla prima perché evidentemente fa
exedre> il gioco dei produttori di software proprietario, dalla
exedre> seconda perché pure, ma tanto di più perché, diceva con
exedre> toni molto rigidi: ``Io con questi non ci voglio fare
exedre> affari!''. Una lettera arrivata in un periodo particolare
exedre> e quindi degna di una mia particolare attenzione.
Con questi sarebbero i tipi della BSA?
exedre> Il tutto girava anche attorno ad una risposta che il
exedre> lettore aveva ottenuto non so da chi all'interno di ASSOLI
exedre> (persona importante, forse il presidente, poiché lui lo
exedre> identificava con l'Associazione). Risposta che avrebbe
exedre> dovuto suonare piu' o meno cosi': ``Non ci interessa
exedre> proteggere chi si usa o traffica con software
exedre> pirata''. Sembra una posizione ``logica'' e giusta, ma...
Che non ci interessi proteggere i "pirati", cioè coloro che lucrano in
qualsiasi modo con la copiatura illegale del software mi pare
lapalissiano.
Lo stesso dicasi per chi si copia il programma in casa per i propri
svaghi/bisogni, forse con un minimo di interesse "minore" nel caso.
In effetti Assoli è qui per "proteggere" il Software Libero.
exedre> La questione che ha valenza generica si riferiva --
exedre> incidentalmente -- alla bufala svelata in questi giorni (
exedre> http://punto-informatico.it/p.asp?i=36192&p=1 ) su quel
exedre> fantomatico prodotto Microsoft che avrebbe, attraverso un
exedre> software spia, spedito automaticamente alla casa madre
exedre> l'elenco delle installazioni e, non trovando rispondenza
exedre> con una licenza, attivato una procedura legale di
exedre> infrazione facendo eventualmente scattare una denuncia
exedre> penale. Una bufala, peraltro non così evidente perché
exedre> basata su una esplicita ammissione da parte della casa di
exedre> Redmond sull'uso di programmi spia su Internet per
exedre> acquisire proprio questo tipo di dati, che ha certo dato
exedre> modo (ovviamente a chi se ne e' interessato) di porre in
exedre> risalto, anche nelle apposite sedi istituzionali, di
exedre> alcuni ``problemi di sicurezza'' del software
exedre> proprietario. In particolare in tema di privacy.
Non ricordo bene la tale bufala (e non posso neanche ricontrollare
perché non ho a disposizione la rete) però secondo me l'unica cosa
interessante per Assoli nella questione è quella di poter aggiungere
una perla alla propria collana di pregi del Software Libero:
"con il nostro software potrete stare pur certi che non esistano
backdoors o funzioni spia, come invece si mormora per il software non
libero, vedi -> hhtp://......"
Che altro avremmo potuto/dovuto dire?
exedre> Quello che non suonava strano al lettore, ma certamente a
exedre> me sì, è che proprio chi è in prima fila nello
exedre> stigmatizzare quella violazione che sembra a molti
exedre> inaccettabile della privacy che è lo spam tanto da
exedre> invocare a gran voce, oltre qualche pena divina,
exedre> l'intervento censorio del Garante della Privacy, invece
exedre> poi, di fronte a queste, piu' evidenti e subdole minacce
exedre> dice: ``No grazie non ci interessa, facciano pure quello
exedre> che vogliono''.
Assoli è mai stata "in prima fila a stigmatizzare lo spam"? Non
ricordo niente del genere!
E comunque mi pare difficile intervenire nel contratto stipulato,
volontariamente, da due privati cittadini, contratto nel quale uno
vende la possibilità di usare il proprio programma alle proprie
condizioni ad un altro cittadino, il quale accetta il contratto.
Possiamo, e ci proviamo direi, a stigmatizzare l'"imposizione" di
questo tipo di contratto anche a chi non ha possibilità di scegliere,
come ai frequentatori dei siti web approntati da apparati
istituzionali, studenti e fruitori in genere di servizi pubblici, ma
entrare nel merito di un contratto privato, quale una licenza d'uso è,
mi pare improbabile.
exedre> Nella specifica questione del software pirata, però,
exedre> quella assunta (io non so se e' *veramente* cosi' riporto
exedre> solo una cosa che mi e' stata detta, ma e' verosimile che
exedre> il Presidente di ASSOLI abbia preso questa posizione,
exedre> peraltro assolutamente giustificabile) da questa
exedre> associazione è una posizione che sembra essere la diretta
exedre> conseguenza della precedente considerazione di Giacomini
exedre> (o Attivissimo e gli altri) sul buon occhio con il quale
exedre> si dovrebbe guardare a queste attività, qualunque cosa
exedre> facciano perché, tanto, ``farebbero il gioco del Free
exedre> Software''.
Io non ricordo nessuna posizione pubblica del genere e quindi
probabilmente la cosa si è svolta in privato, però non voglio
scaricare la palla ma affrontare la questione.
In sincerità io ho gravi dubbi sul fatto che le campagne di questo
genere diano un qualche aiuto alla "causa" del SL e per un paio di
ragioni:
- innanzitutto, proprio partendo dallo spot della BSA bloccato, in
questa campagne si tende sempre ad urlare che "copiare il software
è reato", cosa che al SL non fa assolutamente bene, vedi la
simpatica legge sul bollino che è figlia di quest'affermazione;
- impedire agli utenti di usare il software tende soltanto a limitare
l'accesso a questo ormai fondamentale strumento nella vita
occidentale e quindi ad aumentare l'ignoranza e l'incapacità di
usarli per il meglio.
In effetti è vero che spesso nell'"ambiente" si sente dire, come anche
in questa lista, "fanno bene, il software se lo devono comprare" ma
non mi pare che la posizione sia stata mai condivisa da nessuna
affermazione pubblica di Assoli.
exedre> Nulla di male in questo, ovviamente. Ma lo si dica
exedre> chiaramente: ``Siamo dalla parte di *questa*
exedre> anti-pirateria, di *questi* metodi e di *questi*
exedre> protagonisti: e quindi viva la BSA e i suoi spot!''. Non
exedre> si viva nell'equivoco del non-visto/non-sentito/non-detto.
No, io non ci sto a questa richiesta di campo.
Combatto usando Assoli l'affermazione che "copiare software è reato"
perché non sta scritto da nessuna parte che sia obbligo dei produttori
di software distribuire il proprio lavoro con le modalità classiche.
Combatto la legge sul bollino perché di quell'affermazione è figlia
diretta.
Ma, se permetti, mi disinteresso completamente al caso del rivenditore
che installa Windows sul computer del suo acquirente senza dargli la
licenza.
Posso preoccuparmi del caso (vedi i messaggi che circolano in questi
giorni in questa lista) dello studente che si trova a dover usare
software proprietario sia perché viene costretto dal professore, sia
perché non esiste software libero che possa realizzare le cose
richieste però difficilmente potrò dire qualcosa di sensato se non
viene chiamata in causa direttamente Assoli. Una cosa è certa
comunque: Assoli non potrà mai affermare "copiare software è lecito".
exedre> Non è neppure mio interesse trascinare in un battibecco su
exedre> questi temi persone come Daniele Giacomini o, per esempio
exedre> Alessandro Rubini che, invece a me sembra, stia in una
exedre> sponda radicalmente opposta. Con i quali sarò ben contento
exedre> di discutere questa cosa pacatamente in margine ai lavori
exedre> di revisione del libro sull'argomento.
Quale libro?
exedre> Quello che solo intendo sottolineare, pubblicamente, è che
exedre> questo approccio se può essere superficialmente
exedre> interessante apre una gran quantità di problemi ed
exedre> interrogativi che soverchiano la semplice contrapposizione
exedre> Microsoft/Linux - software proprietario/libero, e portano
exedre> in gioco elementi che costituiranno una evidente barriera
exedre> proprio contro l'open-source/free-software quand'anche e
exedre> se si dovesse vincere la guerra (non-nostra) contro la
exedre> pirateria.
Se la guerra non è nostra non vedo come potremmo vincerla o perderla.
exedre> Primo tra tutti quello della proprietà intellettuale
exedre> ``allargata''. Ostacoli che inoltre, una volta presenti,
exedre> saranno tanto più difficili da sorpassare proprio perché
exedre> la Comunità del Free-Software dovrà mostrare un generale
exedre> ripensamento, e dei distinguo tardivi e difficili da
exedre> motivare.
Proprio qui comincia la nostra azione. Insisto: combattere
l'affermazione "copiare software è reato" è il centro della nostra
azione e una volta vinta questa battaglia, nel momento in cui cioè le
campagne della BSA diranno "copiare software non libero è reato",
avremmo fatto arrivare un segnale estremamente favorevole a quella che
te chiami "proprietà intellettuale allargata", se ho capito cosa
intendi.
Io credo però che la BSA piuttosto che introdurre un distinguo del
genere si fa infilare!
exedre> Se ci sono queste distinzioni con *questa* anti-pirateria,
exedre> con *questi* suoi metodi e si *questi* personaggi è
exedre> importante, ed è questa la mia opinione, che vengano tutte
exedre> fuori subito e che le ``forze in campo'' -come le
exedre> associazioni o i singoli la cui ``statura morale'' abbia
exedre> un peso rilevante nella comunità, come Giacomini o Rubini-
exedre> si pronuncino, e subito.
Non ho ancora idea di cosa vogliamo fare come Assoli (e rigiro la
domanda dentro all'associazione) ma io non vedo perché dovremmo
"correggere" una posizione che non abbiamo mai preso!
;-)))
exedre> La Microsoft, nello smentire il proprio coinvolgimento
exedre> nella questione ``bufala spia'' afferma che ``l'utilizzo
exedre> di questi strumenti [...] non contribuisce a far emergere
exedre> sulla Rete una "cultura della legalità" ponendo invece sul
exedre> campo elementi di confusione e di preoccupazione''. Una
exedre> ``cultura della legalità'' che sta molto a cuore all'asse
exedre> Microsoft/BSA perché sarà l'essenza del proprio nuovo
exedre> business creato da .NET: lo sfruttamento della proprietà
exedre> intellettuale tramite l'intermediazione dei contenuti.
Questa frase, sinceramente, non l'ho capita.
exedre> L'azione di *questa* anti-pirateria tende *essenzialmente*
exedre> a rendere impraticabile le soluzioni Free-Software
exedre> criminalizzando indiscriminatamente la copia ``as is''
Appunto! E questa cosa mi pare sia stata detta, forse non scritta e la
cosa in effetti non va bene, da Assoli.
Un'occasione che mi viene sicuramente in mente è l'intervento, quello
sì pubblico ed ufficiale, che il nostro Presidente ha fatto al
convegno di Roma a cura del lug locale.
exedre> Che questo possa discendere *solo* da un generale dissenso
exedre> contro il software libero è legittimo da parte di
exedre> Microsoft e BSA. Ma la congregazione d'affari che vede
exedre> unita Microsoft ai produttori ``Multimediali''
exedre> Hollywoodiani, alle major discografiche e i pochi grandi
exedre> editori del broadcasting televisivo e satellitare e della
exedre> carta stampata, e che vede la propria prima linea nelle
exedre> varie RIAA, MPAA, SIIA, SPA, BSA ed in Italia SIAE e
exedre> Ordine dei Giornalisti, forse dovrebbe lasciar intravedere
exedre> ben altri interessi per cui la presenza di una
exedre> ``informazione libera'' (perché il software è ben
exedre> ``informazione in atto'') è una nota decisamente
exedre> dissonante e soprattutto un esempio molto pericoloso.
Io so bene che la Microsoft e i suoi congregati, considerano il SL
come il loro avversario più pericoloso ma ho in verità qualche dubbio
che altri da te nominati siano così "alleati" alla causa.
Dalla ben nota vicenda della lettera di Assoli alla SIAE io ho tratto
una sola impressione, confermata anche dagli interventi del
rappresentante della SIAE al convegno sopra nominato: questi qui non
sapevano niente a proposito del SL, non ne conoscevano l'esistenza e
quindi tanto meno le sue regole. Quando hanno cominciato a scrivere la
legge sul bollino, più di cinque anni fa, il SL era poco più che un
giochetto per universitari e in Italia ancora meno; allora l'unica
cosa trascurata fu il fenomeno del software free e shareware.
Quando hanno finito di scriverla hanno semplicemente contattato (la
cosa è stata esplicitamente affermata dal rappresentante SIAE a quel
convegno e ti devi fidare perché il suddetto non ha firmato la
liberatoria per rendere pubblici i verbali) quelli che per loro erano
i produttori di software, gli unici, cioè la Microsoft e i suoi
congregati.
Lo stesso eviterei di mettere nello stesso calderone l'Ordine dei
giornalisti, cosa che te forse fai in virtù della recente legge
sull'editoria on-line (peraltro abbastanza controversa) sia perché le
ipotesi dei complotti interplanetari sono sempre consolatorie (non ho
detto false, sia ben chiaro), sia perché non credo convenga ad Assoli,
come a tutti quelli che sono interessati a questi argomenti
presentarsi come i vendicatori solitari circondati solo da nemici.
Inoltre io ho ancora gravi dubbi che a livello politico europeo, ci
sia tutta questa smania di favorire tanto e subito le corporazioni
statunitensi, in un campo così centrale come l'informazione e la sua
diffusione; vedi ad esempio le recenti proposte di legge francesi,
tedesche e le ancora più recenti polemiche su Echelon e vedi anche il
rimpallo che sta subendo la normativa sui brevetti software al
Parlamento europeo.
exedre> Non vale invocare la ``colpa del legislatore e non di
exedre> queste congregazioni'' (come mi è stato contrapposto in
exedre> mail privata da un revisore del libro) che farebbero solo
exedre> il proprio ``mestiere''. Non vale proprio. Il legislatore
exedre> è ``frutto'' di questi mestieri che, quand'anche fossero
exedre> evidenti e palesi -- e non sempre lo sono -- creano le
exedre> condizioni per cui il legislatore agisca. Senza un
exedre> confronto, anche polemico, con questo modo di vedere ed
exedre> agire, noi (che, in fondo vale la pena ricordarlo, siamo
exedre> ``i veri legislatori'') accettiamo quelle tesi e quelle
exedre> prospettive. Quindi se è vero che non ho nulla in
exedre> contrario contro il ``mestiere di BSA o Microsoft o
exedre> compagnia bella'', pretendo che venga conosciuto e
exedre> riconosciuto che io ho un ``mestiere diverso'', in totale
exedre> contrapposizione e disaccordo. E il legislatore che deve
exedre> prendere una decisione *dovrà* tener conto anche del mio
exedre> radicale antagonismo rispetto a quella visione, per quanto
exedre> poco o tanto possa valere.
Tranne per le espressioni "radicale antagonismo" e "totale
contrapposizione e disaccordo" direi che tutto quello che te scrivi è
la posizione di Assoli, posizione che è stata esplicitata dal suo
massimo rappresentante quando ci è stato chiesto e quando se n'è
presentata la necessità e la voglia. Nella stessa lettera alla SIAE
che scrivemmo tempo fa mettemmo apposta in evidenza il fatto che la
nuova legge sul bollino sia di fatto inapplicabile al SL, proprio
perché il SL è di fatto estremamente diverso dal software non libero.
Non mi trovo d'accordo sulle espressioni da te usate perché io non mi
sento minimamente antagonista, nemico del software non libero e dai
suoi produttori, commercianti ed utenti e il perché te lo spiego più
avanti.
exedre> Pretendere che questo sia solo un confronto tra due pezzi
exedre> di software, tra Linux vs. Windows, non è solo riduttivo.
Sicuramente ridurre così la questione, ad uno scontro fra Linux e
Windows è demenziale, ma anche pensare di incarnare il nostro "nemico"
nella Microsoft e quelli che te nomini mi pare stupido e pericoloso.
Il SL ha come avversari le leggi che ne vorrebbero impedire la
diffusione, che sia la legge sul bollino che sia l'estensione dei
brevetti anche al software, ma _non ha come avversari la Microsoft_,
_la SIAE_, _la BSA_ e chi altro.
Come Assoli possiamo far notare che l'uso del software libero è
stupido, economicamente svantaggioso e pericoloso nella pubblica
amministrazione ma non possiamo (e perché dovremmo?) sindacare
nell'uso privato.
Possiamo stigmatizzare la produzione di hardware dipendente da un
sistema operativo particolare perché è stupido e poco conveniente
comprarlo ma non possiamo impedire che poi venga effettivamente
realizzato.
Nella "lotta contro la pirateria" condotta da questi attori dobbiamo
solo far pesare la nostra differenza, lasciando a loro le
contraddizioni che le loro licenze si portano dietro e impedendo che,
sfruttando questo cavallo di Troia, si vogliano far passare concetti a
noi pericolosi.
exedre> Sbaglieremmo a credere che la criminalizzazione della
exedre> ``copia'' del software, che significa una
exedre> criminalizzazione anche di tutto il ``software liberamente
exedre> copiabile''
Fin qui ti seguo.....
exedre> e per estensione di tutta l'informazione ``libera'',
exedre> ovvero di tutto ciò che non sia ``posseduto'' dagli
exedre> ``intermediatori di saperi'' che da sempre hanno avuto, e
exedre> vogliono mantenere, il potere di ``orientare'' le masse
exedre> (se non altro), serva solo a deprimere i primi timidi
exedre> esperimenti di realizzazione di un nuovo assetto
exedre> dell'informazione basato su una più onesta e democratica
exedre> condivisione dell'informazione fondata a sua volta
exedre> sull'apertura e la libertà dei contenuti.
qui invece ti seguo molto meno, per un paio di ragioni che ti vado a
spiegare:
- quello che te fai è un sillogismo immenso, che io personalmente
condivido ma che comporta un raggio di azione che va al di là di
svariati ordini di grandezza di quello che poi è Assoli, e non solo
ma anche di tutta la comunità "linuxara" italiana. In definitiva noi
siamo qui perché ci comoda usare il software che più ci piace e per
cercare, timidamente, di rappresentare una posizione comune anche ad
altri;
- che tutto questo sia davvero così scontato non mi pare poi tanto
vero.
Che poi Assoli e con lei la comunità italiana possa e debba prendere
coscienza delle conseguenze che te enunci è buona idea, almeno per
quanto mi riguarda, ma è una strada ancora tutta o in buona parte da
fare.
[........Un lungo taglio, scusami............]
exedre> Io dico che ``Proteggere chi usa o traffica con software
exedre> pirata'' è invece oggi proprio il compito principale di
exedre> chi vuole fare una scelta di libertà, nel software come
exedre> nell'informazione.
exedre> Proteggerlo innanzitutto dalle conseguenze dei propri
exedre> stessi atti, tra le quali lo spauracchio della galera
exedre> agitato dalla BSA è proprio la meno grave. Proteggerlo dal
exedre> pericoloso inquinamento della vita civile che sta
exedre> realizzando sia che si trovi nella posizione di anello
exedre> della catena di distribuzione del software pirata sia
exedre> trovi nella parte teminale come utente, trattenuto dal
exedre> collare di software proprietario e pirata. Proteggere lui
exedre> proteggendo noi stessi e la nostra società.
Ma il tuo "proteggere", nel concreto, in cosa potrebbe concretizzarsi?
Scusa se divento un attimo prosaico ma il tuo discorso mi pare un
attimo inconcludente qui.
exedre> Una prospettiva, di svariati ordini di grandezza più
exedre> interessante, per la visibilità che poteva generare, di
exedre> tante altre per cui si sono spese molte più energie e
exedre> risorse e che hanno portato risultati modesti e
exedre> controversi, mi permetto di dirlo solo perché per
exedre> l'estrema solitudine con cui è stata condotta questa
exedre> operazione non c'è il rischio di far torto a qualcuno in
exedre> particolare, ma solo a tutti e quindi a nessuno.
Beh, vale come "scusa" per l'assenza di Assoli, il fatto che ancora
non c'eravamo?
--
Ciao
leandro
Email: lnoferin a cybervalley.org
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