[Discussioni] Per un generale ripensamento sul supporto a *questa* anti-pirateria

Leandro Noferini lnoferin a cybervalley.org
Gio 24 Maggio 2001 17:08:56 CEST


    exedre> Per  un  generale  ripensamento  sul supporto  a  *questa*
    exedre> anti-pirateria

Chiaramente la  mia risposta vale come personale  perché dentro Assoli
ci sono  persone che pensano  con la propria  testa e scrivono  con le
proprie tastiere.  Quando si è voluto rendere  una posizione ufficiale
abbiamo reso  evidente questa nostra volontà usando  altri indirizzi e
modalità di diffusione. 

Inoltre  ricordo che Assoli  non ha  mai parlato  esplicitamente della
vicenda dello  spot della BSA, visto  che questa che  è avvenuta prima
della nostra fondazione; sicuramente un'occasione mancata ma lo stesso
verrebbe da dire per il  mio matrimonio con Brigitte Bardot: non c'ero
ma se ci fossi stato era fatta! 

;-)))

    exedre> Nella mail  di Giacomini si sostiene,  nella sostanza, che
    exedre> bisogna   essere   acquiescenti   con  il   ``terrorismo''
    exedre> psicologico     delle      pubblicità     pro     software
    exedre> proprietario.

Nota a margine:
        Chiaramente,   in  questo   tuo  articolo   con  l'espressione
        "software  proprietario"  intendi  indicare  il  software  non
        libero, giusto?

    exedre> Non particolarmente coraggiosa, la sua è però una opinione
    exedre> moderata, legittima e peraltro ben diffusa nella Comunità.
    exedre> Posizione espressa  tanto per fare qualche  esempio già da
    exedre> Paolo  Attivissimo  sulla  continuazione  di  un  articolo
    exedre> scritto per la Gazzetta dello Sport (che si può leggere su
    exedre> http://ada2.unipv.it/mailing-lists/tilug/0266.html ) e che
    exedre> è  stata per  un po'  di tempo  all'ordine del  giorno sui
    exedre> commenti di un articolo  di Esko Woudenberg su OsOpinion (
    exedre> http://www.osopinion.com/Opinions/EskoWoudenberg/EskoWoudenberg6.html
    exedre> ).

Un sacco di gente insomma! 

:-)))

    exedre> Una  posizione   chiara,  definita  e   ragionevole:  ``E'
    exedre> importante aiutare (o almeno non contrastare) la Microsoft
    exedre> e  la BSA  nell'operazione  di difendere  i produttori  di
    exedre> software proprietario dalla  pirateria''. Una posizione da
    exedre> cui discende,  tra l'altro, lo  scetticismo della reazione
    exedre> di  Daniele  quando  lo  informai  dell'azione  contro  la
    exedre> BSA. Una  posizione peraltro che sembra  mettere al sicuro
    exedre> dall'inevitabile  attribuzione  delle peggiori  nefandezze
    exedre> dei pirati.  Se  non siamo contro l'anti-pirateria --credo
    exedre> che sia  il riflesso di  pensiero-- nessuno ci  potrà dare
    exedre> dei pirati.   Invece chi mette in dubbio  questa cosa, già
    exedre> parte dalla posizione  di svantaggio di dover giustificare
    exedre> la propria ``condivisione''  con i ``pericoli malviventi''
    exedre> che sono i pirati.

In effetti una posizione "tranquillizzante". 

    exedre> Di altro tenore invece le parole del lettore che invece si
    exedre> lamentava con  me che  ben pochi avessero  compreso quanto
    exedre> fosse  importante, per  il ``free  software'' porsi  su un
    exedre> altro  piano e distanziarsi  tanto dalla  pirateria quanto
    exedre> dall'anti-pirateria.  Dalla  prima perché evidentemente fa
    exedre> il  gioco dei produttori  di software  proprietario, dalla
    exedre> seconda perché  pure, ma tanto  di più perché,  diceva con
    exedre> toni  molto rigidi:  ``Io con  questi non  ci  voglio fare
    exedre> affari!''. Una lettera  arrivata in un periodo particolare
    exedre> e quindi degna di una mia particolare attenzione. 

Con questi sarebbero i tipi della BSA?

    exedre> Il  tutto girava  anche  attorno ad  una  risposta che  il
    exedre> lettore aveva ottenuto non so da chi all'interno di ASSOLI
    exedre> (persona  importante, forse il  presidente, poiché  lui lo
    exedre> identificava  con  l'Associazione).  Risposta che  avrebbe
    exedre> dovuto  suonare  piu' o  meno  cosi':  ``Non ci  interessa
    exedre> proteggere   chi   si   usa   o  traffica   con   software
    exedre> pirata''. Sembra una posizione ``logica'' e giusta, ma...

Che non ci interessi proteggere i "pirati", cioè coloro che lucrano in
qualsiasi  modo  con  la  copiatura  illegale  del  software  mi  pare
lapalissiano. 
Lo stesso  dicasi per chi si copia  il programma in casa  per i propri
svaghi/bisogni, forse con un minimo di interesse "minore" nel caso.

In effetti Assoli è qui per "proteggere" il Software Libero.

    exedre> La  questione  che  ha  valenza generica  si  riferiva  --
    exedre> incidentalmente -- alla bufala  svelata in questi giorni (
    exedre> http://punto-informatico.it/p.asp?i=36192&p=1  )  su  quel
    exedre> fantomatico prodotto Microsoft  che avrebbe, attraverso un
    exedre> software  spia, spedito  automaticamente  alla casa  madre
    exedre> l'elenco delle  installazioni e, non  trovando rispondenza
    exedre> con  una   licenza,  attivato  una   procedura  legale  di
    exedre> infrazione  facendo  eventualmente  scattare una  denuncia
    exedre> penale.  Una  bufala, peraltro  non  così evidente  perché
    exedre> basata su una esplicita  ammissione da parte della casa di
    exedre> Redmond  sull'uso  di   programmi  spia  su  Internet  per
    exedre> acquisire proprio  questo tipo di dati, che  ha certo dato
    exedre> modo (ovviamente a  chi se ne e' interessato)  di porre in
    exedre> risalto,  anche  nelle  apposite  sedi  istituzionali,  di
    exedre> alcuni    ``problemi   di    sicurezza''    del   software
    exedre> proprietario. In particolare in tema di privacy.

Non ricordo  bene la  tale bufala (e  non posso  neanche ricontrollare
perché non  ho a  disposizione la rete)  però secondo me  l'unica cosa
interessante per  Assoli nella questione è quella  di poter aggiungere
una perla alla propria collana di pregi del Software Libero:
"con  il nostro  software potrete  stare  pur certi  che non  esistano
backdoors o funzioni spia, come  invece si mormora per il software non
libero, vedi -> hhtp://......"

Che altro avremmo potuto/dovuto dire? 

    exedre> Quello che non suonava  strano al lettore, ma certamente a
    exedre> me  sì,  è   che  proprio  chi  è  in   prima  fila  nello
    exedre> stigmatizzare  quella   violazione  che  sembra   a  molti
    exedre> inaccettabile  della  privacy  che  è  lo  spam  tanto  da
    exedre> invocare   a  gran  voce,   oltre  qualche   pena  divina,
    exedre> l'intervento  censorio del  Garante della  Privacy, invece
    exedre> poi, di  fronte a queste, piu' evidenti  e subdole minacce
    exedre> dice: ``No  grazie non ci interessa,  facciano pure quello
    exedre> che  vogliono''.

Assoli  è mai  stata  "in prima  fila  a stigmatizzare  lo spam"?  Non
ricordo niente del genere! 

E  comunque mi  pare  difficile intervenire  nel contratto  stipulato,
volontariamente,  da due  privati cittadini,  contratto nel  quale uno
vende  la  possibilità di  usare  il  proprio  programma alle  proprie
condizioni ad un altro cittadino, il quale accetta il contratto. 

Possiamo,  e ci  proviamo  direi, a  stigmatizzare l'"imposizione"  di
questo tipo di contratto anche  a chi non ha possibilità di scegliere,
come   ai  frequentatori   dei   siti  web   approntati  da   apparati
istituzionali, studenti  e fruitori in genere di  servizi pubblici, ma
entrare nel merito di un contratto privato, quale una licenza d'uso è,
mi pare improbabile. 

    exedre> Nella  specifica  questione  del  software  pirata,  però,
    exedre> quella assunta (io non  so se e' *veramente* cosi' riporto
    exedre> solo una cosa che mi  e' stata detta, ma e' verosimile che
    exedre> il  Presidente  di ASSOLI  abbia  preso questa  posizione,
    exedre> peraltro    assolutamente   giustificabile)    da   questa
    exedre> associazione è una posizione  che sembra essere la diretta
    exedre> conseguenza  della precedente considerazione  di Giacomini
    exedre> (o Attivissimo e  gli altri) sul buon occhio  con il quale
    exedre> si  dovrebbe guardare  a queste  attività,  qualunque cosa
    exedre> facciano  perché,  tanto, ``farebbero  il  gioco del  Free
    exedre> Software''.

Io  non  ricordo  nessuna  posizione  pubblica  del  genere  e  quindi
probabilmente  la  cosa  si  è  svolta in  privato,  però  non  voglio
scaricare la palla ma affrontare la questione. 

In sincerità  io ho gravi  dubbi sul fatto  che le campagne  di questo
genere diano  un qualche aiuto  alla "causa" del  SL e per un  paio di
ragioni:

- innanzitutto,  proprio partendo  dallo spot  della BSA  bloccato, in
  questa campagne si tende sempre  ad urlare che "copiare il software
  è  reato",  cosa  che al  SL  non fa  assolutamente  bene, vedi  la
  simpatica legge sul bollino che è figlia di quest'affermazione;

- impedire agli utenti di usare  il software tende soltanto a limitare
  l'accesso   a  questo  ormai   fondamentale  strumento   nella  vita
  occidentale  e quindi  ad  aumentare l'ignoranza  e l'incapacità  di
  usarli per il meglio. 

In effetti è vero che spesso nell'"ambiente" si sente dire, come anche
in questa  lista, "fanno bene, il  software se lo  devono comprare" ma
non  mi pare  che  la posizione  sia  stata mai  condivisa da  nessuna
affermazione pubblica di Assoli. 

    exedre> Nulla  di  male  in  questo,  ovviamente. Ma  lo  si  dica
    exedre> chiaramente:    ``Siamo    dalla    parte   di    *questa*
    exedre> anti-pirateria,   di  *questi*   metodi   e  di   *questi*
    exedre> protagonisti: e quindi  viva la BSA e i  suoi spot!''. Non
    exedre> si viva nell'equivoco del non-visto/non-sentito/non-detto.

No, io non ci sto a questa richiesta di campo. 

Combatto usando  Assoli l'affermazione che "copiare  software è reato"
perché non sta scritto da nessuna parte che sia obbligo dei produttori
di software distribuire il proprio lavoro con le modalità classiche. 

Combatto la  legge sul bollino  perché di quell'affermazione  è figlia
diretta. 

Ma, se permetti, mi disinteresso completamente al caso del rivenditore
che installa Windows  sul computer del suo acquirente  senza dargli la
licenza. 

Posso preoccuparmi del  caso (vedi i messaggi che  circolano in questi
giorni  in questa lista)  dello studente  che si  trova a  dover usare
software proprietario  sia perché viene costretto  dal professore, sia
perché  non  esiste  software  libero  che possa  realizzare  le  cose
richieste  però difficilmente potrò  dire qualcosa  di sensato  se non
viene  chiamata  in  causa  direttamente  Assoli.  Una  cosa  è  certa
comunque: Assoli non potrà mai affermare "copiare software è lecito".

    exedre> Non è neppure mio interesse trascinare in un battibecco su
    exedre> questi temi persone come  Daniele Giacomini o, per esempio
    exedre> Alessandro  Rubini che, invece  a me  sembra, stia  in una
    exedre> sponda radicalmente opposta. Con i quali sarò ben contento
    exedre> di discutere questa cosa  pacatamente in margine ai lavori
    exedre> di revisione del libro sull'argomento.

Quale libro? 

    exedre> Quello che solo intendo sottolineare, pubblicamente, è che
    exedre> questo   approccio    se   può   essere   superficialmente
    exedre> interessante  apre  una   gran  quantità  di  problemi  ed
    exedre> interrogativi che soverchiano la semplice contrapposizione
    exedre> Microsoft/Linux -  software proprietario/libero, e portano
    exedre> in gioco elementi  che costituiranno una evidente barriera
    exedre> proprio  contro l'open-source/free-software  quand'anche e
    exedre> se  si dovesse  vincere la  guerra (non-nostra)  contro la
    exedre> pirateria.

Se la guerra non è nostra non vedo come potremmo vincerla o perderla.

    exedre> Primo  tra  tutti  quello  della  proprietà  intellettuale
    exedre> ``allargata''.  Ostacoli che  inoltre, una volta presenti,
    exedre> saranno tanto  più difficili da  sorpassare proprio perché
    exedre> la Comunità  del Free-Software dovrà  mostrare un generale
    exedre> ripensamento,  e  dei  distinguo  tardivi e  difficili  da
    exedre> motivare.

Proprio   qui   comincia  la   nostra   azione.  Insisto:   combattere
l'affermazione  "copiare software è  reato" è  il centro  della nostra
azione e una volta vinta questa  battaglia, nel momento in cui cioè le
campagne  della BSA  diranno "copiare  software non  libero  è reato",
avremmo fatto arrivare un segnale estremamente favorevole a quella che
te  chiami  "proprietà intellettuale  allargata",  se  ho capito  cosa
intendi. 

Io credo  però che  la BSA piuttosto  che introdurre un  distinguo del
genere si fa infilare! 


    exedre> Se ci sono queste distinzioni con *questa* anti-pirateria,
    exedre> con  *questi*  suoi  metodi  e si  *questi*  personaggi  è
    exedre> importante, ed è questa la mia opinione, che vengano tutte
    exedre> fuori  subito  e  che  le  ``forze  in  campo''  -come  le
    exedre> associazioni o  i singoli la cui  ``statura morale'' abbia
    exedre> un peso rilevante nella comunità, come Giacomini o Rubini-
    exedre> si  pronuncino, e subito.

Non ho  ancora idea  di cosa  vogliamo fare come  Assoli (e  rigiro la
domanda  dentro  all'associazione)  ma  io non  vedo  perché  dovremmo
"correggere" una posizione che non abbiamo mai preso! 

;-)))

    exedre> La  Microsoft, nello  smentire  il proprio  coinvolgimento
    exedre> nella questione  ``bufala spia'' afferma  che ``l'utilizzo
    exedre> di questi strumenti [...]  non contribuisce a far emergere
    exedre> sulla Rete una "cultura della legalità" ponendo invece sul
    exedre> campo  elementi di confusione  e di  preoccupazione''. Una
    exedre> ``cultura della legalità'' che  sta molto a cuore all'asse
    exedre> Microsoft/BSA  perché  sarà  l'essenza del  proprio  nuovo
    exedre> business creato  da .NET: lo  sfruttamento della proprietà
    exedre> intellettuale tramite l'intermediazione dei contenuti.

Questa frase, sinceramente, non l'ho capita.

    exedre> L'azione di *questa* anti-pirateria tende *essenzialmente*
    exedre> a   rendere  impraticabile   le   soluzioni  Free-Software
    exedre> criminalizzando indiscriminatamente la copia ``as is''

Appunto! E questa cosa mi pare sia stata detta, forse non scritta e la
cosa in effetti non va bene, da Assoli. 

Un'occasione che mi viene  sicuramente in mente è l'intervento, quello
sì  pubblico  ed ufficiale,  che  il  nostro  Presidente ha  fatto  al
convegno di Roma a cura del lug locale.

    exedre> Che questo possa discendere *solo* da un generale dissenso
    exedre> contro  il  software  libero   è  legittimo  da  parte  di
    exedre> Microsoft  e BSA.  Ma la  congregazione d'affari  che vede
    exedre> unita    Microsoft    ai    produttori    ``Multimediali''
    exedre> Hollywoodiani, alle  major discografiche e  i pochi grandi
    exedre> editori del broadcasting  televisivo e satellitare e della
    exedre> carta stampata,  e che vede  la propria prima  linea nelle
    exedre> varie  RIAA, MPAA,  SIIA, SPA,  BSA  ed in  Italia SIAE  e
    exedre> Ordine dei Giornalisti, forse dovrebbe lasciar intravedere
    exedre> ben   altri  interessi   per  cui   la  presenza   di  una
    exedre> ``informazione   libera''  (perché   il  software   è  ben
    exedre> ``informazione   in  atto'')   è   una  nota   decisamente
    exedre> dissonante e soprattutto un esempio molto pericoloso.

Io so  bene che la  Microsoft e i  suoi congregati, considerano  il SL
come il loro avversario più  pericoloso ma ho in verità qualche dubbio
che altri da te nominati siano così "alleati" alla causa. 

Dalla ben nota vicenda della lettera  di Assoli alla SIAE io ho tratto
una   sola  impressione,   confermata  anche   dagli   interventi  del
rappresentante della  SIAE al convegno sopra nominato:  questi qui non
sapevano niente a  proposito del SL, non ne  conoscevano l'esistenza e
quindi tanto meno le sue regole. Quando hanno cominciato a scrivere la
legge sul bollino,  più di cinque anni  fa, il SL era poco  più che un
giochetto  per universitari e  in Italia  ancora meno;  allora l'unica
cosa trascurata fu il fenomeno del software free e shareware. 

Quando hanno  finito di  scriverla hanno semplicemente  contattato (la
cosa è  stata esplicitamente affermata dal rappresentante  SIAE a quel
convegno  e  ti devi  fidare  perché il  suddetto  non  ha firmato  la
liberatoria per rendere pubblici i  verbali) quelli che per loro erano
i  produttori di  software,  gli unici,  cioè  la Microsoft  e i  suoi
congregati. 

Lo  stesso eviterei  di mettere  nello stesso  calderone  l'Ordine dei
giornalisti,  cosa che  te  forse  fai in  virtù  della recente  legge
sull'editoria on-line (peraltro  abbastanza controversa) sia perché le
ipotesi dei complotti interplanetari  sono sempre consolatorie (non ho
detto false, sia ben chiaro), sia perché non credo convenga ad Assoli,
come  a   tutti  quelli  che  sono  interessati   a  questi  argomenti
presentarsi come i vendicatori solitari circondati solo da nemici.

Inoltre io  ho ancora gravi dubbi  che a livello  politico europeo, ci
sia tutta  questa smania  di favorire tanto  e subito  le corporazioni
statunitensi, in un  campo così centrale come l'informazione  e la sua
diffusione;  vedi ad esempio  le recenti  proposte di  legge francesi,
tedesche e le ancora più recenti  polemiche su Echelon e vedi anche il
rimpallo  che  sta  subendo  la  normativa sui  brevetti  software  al
Parlamento europeo.

    exedre> Non vale invocare la ``colpa del legislatore e non di 
    exedre> queste congregazioni'' (come mi è stato contrapposto in
    exedre> mail privata da un revisore del libro) che farebbero solo
    exedre> il proprio ``mestiere''.  Non vale proprio. Il legislatore
    exedre> è ``frutto''  di questi mestieri  che, quand'anche fossero
    exedre> evidenti e  palesi --  e non sempre  lo sono --  creano le
    exedre> condizioni  per  cui   il  legislatore  agisca.  Senza  un
    exedre> confronto, anche  polemico, con  questo modo di  vedere ed
    exedre> agire, noi  (che, in fondo vale la  pena ricordarlo, siamo
    exedre> ``i  veri legislatori'') accettiamo  quelle tesi  e quelle
    exedre> prospettive.  Quindi  se  è  vero  che  non  ho  nulla  in
    exedre> contrario  contro  il  ``mestiere  di BSA  o  Microsoft  o
    exedre> compagnia  bella'',   pretendo  che  venga   conosciuto  e
    exedre> riconosciuto che io ho  un ``mestiere diverso'', in totale
    exedre> contrapposizione e  disaccordo. E il  legislatore che deve
    exedre> prendere una  decisione *dovrà* tener conto  anche del mio
    exedre> radicale antagonismo rispetto a quella visione, per quanto
    exedre> poco o tanto possa valere.

Tranne   per   le  espressioni   "radicale   antagonismo"  e   "totale
contrapposizione e disaccordo" direi che  tutto quello che te scrivi è
la  posizione di  Assoli, posizione  che è  stata esplicitata  dal suo
massimo  rappresentante quando  ci è  stato  chiesto e  quando se  n'è
presentata la  necessità e la  voglia. Nella stessa lettera  alla SIAE
che scrivemmo  tempo fa mettemmo apposta  in evidenza il  fatto che la
nuova  legge sul  bollino sia  di fatto  inapplicabile al  SL, proprio
perché il SL è di fatto estremamente diverso dal software non libero.

Non mi trovo d'accordo sulle espressioni  da te usate perché io non mi
sento minimamente  antagonista, nemico del  software non libero  e dai
suoi produttori, commercianti  ed utenti e il perché  te lo spiego più
avanti. 

    exedre> Pretendere che questo sia  solo un confronto tra due pezzi
    exedre> di software, tra Linux vs. Windows, non è solo riduttivo.

Sicuramente  ridurre così  la questione,  ad uno  scontro fra  Linux e
Windows è demenziale, ma anche pensare di incarnare il nostro "nemico"
nella Microsoft e quelli che te nomini mi pare stupido e pericoloso.

Il  SL  ha come  avversari  le leggi  che  ne  vorrebbero impedire  la
diffusione,  che sia  la legge  sul bollino  che sia  l'estensione dei
brevetti anche al  software, ma _non ha come  avversari la Microsoft_,
_la SIAE_, _la BSA_ e chi altro. 

Come  Assoli possiamo  far  notare  che l'uso  del  software libero  è
stupido,  economicamente  svantaggioso  e  pericoloso  nella  pubblica
amministrazione  ma  non   possiamo  (e  perché  dovremmo?)  sindacare
nell'uso privato. 
Possiamo  stigmatizzare la  produzione  di hardware  dipendente da  un
sistema  operativo particolare  perché  è stupido  e poco  conveniente
comprarlo  ma  non possiamo  impedire  che  poi venga  effettivamente
realizzato.

Nella "lotta  contro la pirateria" condotta da  questi attori dobbiamo
solo   far  pesare  la   nostra  differenza,   lasciando  a   loro  le
contraddizioni che le loro licenze  si portano dietro e impedendo che,
sfruttando questo cavallo di Troia, si vogliano far passare concetti a
noi pericolosi.


    exedre> Sbaglieremmo  a  credere  che la  criminalizzazione  della
    exedre> ``copia''     del    software,    che     significa    una
    exedre> criminalizzazione anche di tutto il ``software liberamente
    exedre> copiabile''

Fin qui ti seguo.....

    exedre> e  per  estensione  di  tutta  l'informazione  ``libera'',
    exedre> ovvero  di  tutto  ciò  che non  sia  ``posseduto''  dagli
    exedre> ``intermediatori di saperi'' che  da sempre hanno avuto, e
    exedre> vogliono  mantenere, il potere  di ``orientare''  le masse
    exedre> (se  non altro),  serva solo  a deprimere  i  primi timidi
    exedre> esperimenti   di  realizzazione   di   un  nuovo   assetto
    exedre> dell'informazione basato  su una più  onesta e democratica
    exedre> condivisione   dell'informazione  fondata   a   sua  volta
    exedre> sull'apertura  e la  libertà dei  contenuti.

qui invece ti seguo  molto meno, per un paio di ragioni  che ti vado a
spiegare:

- quello  che te  fai è  un sillogismo  immenso, che  io personalmente
  condivido ma  che comporta un  raggio di azione  che va al di  là di
  svariati ordini di grandezza di quello  che poi è Assoli, e non solo
  ma anche di tutta la comunità "linuxara" italiana. In definitiva noi
  siamo qui perché ci comoda usare  il software che più ci piace e per
  cercare, timidamente, di rappresentare una posizione comune anche ad
  altri;

- che tutto  questo sia  davvero così scontato  non mi pare  poi tanto
  vero. 

Che poi Assoli  e con lei la comunità italiana  possa e debba prendere
coscienza delle  conseguenze che  te enunci è  buona idea,  almeno per
quanto mi riguarda,  ma è una strada ancora tutta o  in buona parte da
fare.

[........Un lungo taglio, scusami............] 

    exedre> Io dico  che ``Proteggere chi usa o  traffica con software
    exedre> pirata'' è  invece oggi  proprio il compito  principale di
    exedre> chi vuole  fare una scelta  di libertà, nel  software come
    exedre> nell'informazione.
    exedre> Proteggerlo  innanzitutto  dalle  conseguenze  dei  propri
    exedre> stessi  atti, tra  le  quali lo  spauracchio della  galera
    exedre> agitato dalla BSA è proprio la meno grave. Proteggerlo dal
    exedre> pericoloso   inquinamento  della   vita  civile   che  sta
    exedre> realizzando  sia che  si trovi  nella posizione  di anello
    exedre> della  catena  di distribuzione  del  software pirata  sia
    exedre> trovi  nella parte  teminale come  utente,  trattenuto dal
    exedre> collare di software proprietario e pirata.  Proteggere lui
    exedre> proteggendo noi stessi e la nostra società.

Ma il tuo "proteggere", nel concreto, in cosa potrebbe concretizzarsi?
Scusa se  divento un  attimo prosaico  ma il tuo  discorso mi  pare un
attimo inconcludente qui. 

    exedre> Una  prospettiva,  di  svariati  ordini di  grandezza  più
    exedre> interessante,  per la visibilità  che poteva  generare, di
    exedre> tante  altre per  cui si  sono spese  molte più  energie e
    exedre> risorse   e  che   hanno  portato   risultati   modesti  e
    exedre> controversi,  mi   permetto  di  dirlo   solo  perché  per
    exedre> l'estrema  solitudine  con  cui  è stata  condotta  questa
    exedre> operazione non c'è  il rischio di far torto  a qualcuno in
    exedre> particolare, ma solo a tutti e quindi a nessuno.

Beh, vale  come "scusa" per l'assenza  di Assoli, il  fatto che ancora
non c'eravamo? 



-- 
Ciao
leandro
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