[Discussioni] [tanto entusiasmo] una strategia per assoli

Claudio Cicali c.cicali a mclink.it
Gio 31 Maggio 2001 16:02:46 CEST


In data 03:46 PM 5/31/01 +0200, b&f team ha scritto:
>Francesco Potorti` wrote:
> >
> >    Vinceremo quando l'utente casalingo non dovrà più riavviare per
> >    giocare ad AmmazzaliTuttiConIlBazooka!
> >
> > Non so se questo succederà mai, e se succederà, sarà l'ultimo baluardo a
> > cadere.   L'utenza  casalinga non  mi  pare  il  terreno ideale  per  il
> > software libero.
>
>Beh, questa poi ... !  :-)
>
>Ma si vuole uscire dalle catacombe o no ?!  ;-)

Se si leggono le parole di Francesco nell'ottica GNU/Linux vs Windows,
allora egli ha perfettamente ragione.
Leggevo recentemente un articolo dove veniva detto piu' o meno che
se Linux intende confrontarsi con Windows, allora la partita e' dura
perche' sara' sempre Windows a scegliere il campo di gioco.
Se dunque si vuole che Linux (come simbolo unanimamente accettato del
software libero) "cresca" occorre prima di tutto cercare di cambiare
la forma mentis che lo vuole in contrasto perenne con Windows. Deve
essere pensato come alternativa e non come "prima o poi Linux sostituira'
Windows sui desktop".

Se cosi' non e', la frase

"L'utenza casalinga non mi pare il terreno ideale per il software libero".

dovrebbe essere, se non riferita implicitamente a GNU/Linux, spiegata meglio.

>Questo stare ieraticamente ad 'alta quota' cozza decisamente contro gli
>aspetti più  collaborativi, democratici, 'responsabilizzativi',
>cooperativi, 'connettivi' del software libero. Anzi, a questo punto, ci
>si chiede: ma libero per chi ?!

No no, nessuno qua sta parlando di elite o di alte quote.
Il software deve essere libero per chi lo usa, ma anche, per chi lo
potrebbe usare, ovvero gira e rigira, per tutti.

Ma il 'tutti' e' potenziale.
Qui non stiamo facendo operazioni di marketing su larga scala.
Abbracciare la filosofia del software libero non e' cosa banale.
Ci sono delle regole.
Cosi' come ci sono delle regole nel software proprietario.

Se la maggior parte dell'utenza domestica infrange a cuor libero
le regole del software proprietario, per quale motivo non dovrebbe
infrangere quelle del software libero ?

Come vedi, giocoforza, il sentimento forte, le ragioni ultime, devono
essere portate avanti da chi nel software libero crede, e questo
concetto non e', a mio parere, universale.

Se questo ti rende l'effetto di creare delle elite... pazienza.
LIBERO di crederlo.

:)

>Se intendi che questa è una sfida difficile, d'accordo; ma è una sfida
>che comunque va affrontata !  Ed è anche su questo terreno che il
>software, la libertà e le idee che esprime verranno valutati: che
>libertà è se riguarda solamente l'elite degli informatici di
>professione, delle università e dei centri di ricerca ?!
>
>E' molto, molto importante essere chiari su questi problemi: abbiamo
>anche il diritto di giocare e divertirci con il software libero o no ?!
>Ecco il problema.  ;-)


--
Claudio Cicali aka FleXer
c.cicali a mclink.it
http://www.flexer.it
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