[Discussioni] RE: [Discussioni] Re: [Discussioni] Re: [Discussioni] "Il copyright è di destra, il copyleftè disinistra"
Gianluca Turconi
luctur a comeg.it
Lun 26 Nov 2001 11:52:10 CET
> On Sun, Nov 25, 2001 at 05:11:41PM +0100, Carlo Strozzi wrote:
> > Pensarla così è perfettamente legittimo, così come altri possono
> > altrettanto legittimamente pensare il contrario. Questo è il
> > "bello della faccenda" :-). Naturalmente vale solo se parliamo
> > di ambiti centro-qualchecosa, dove molte visioni sono abbastanza
> > "intercambiabili". Io sono fra quelli che vedono negli estremi solo
> > totalitarismo.
>
> La GPL e' estrema, IMHO.
Mi intrometto nella discussione solo adesso dopo essermi riletto tutto
il thread ancora una volta.
Prescindendo dall'etichetta *di sinistra* o *di destra* nella politica
nostrana:
a) software libero=strumento per la salvaguardia delle libertà <-- certo
b) software libero=strumento di equità sociale <-- dubbio
Quello che voglio dire è che se leggiamo copyleft nel costesto della GPL
(*the GNU General Public License is intended to guarantee your freedom
to share and change free software*) licenza che ha un background
anglosassone, dovrebbe essere abbastanza chiaro che ci si riferisca ad
una concezione *liberal*, anziché *democratic* della politica. Quindi,
protezione della libertà, ma non necessariamente ridistribuzione delle
ricchezze.
Richiamo un piccolo aneddoto giuridico per spiegare quale sia il
pensiero liberal negli Stati Uniti (e parzialmente in UK).
Nel 1969, sotto l'egida dell'ONU si decise di dichiarare la Luna (e sì
proprio il nostro satellite) patrimonio dell'Umanità attraverso una
convenzione internazionale. Ebbene, al Congresso statunitense, i
deputati e senatori liberali si rifiutarono di ratificare la
Convenzione, peraltro già firmata dagli emissari dell'Amministrazione
Nixon (se non ricordo male) perché la convenzione stessa non riconosceva
la possibilità di esercitare la Free Enterprise (libera impresa) sulla
Luna. Stesso discorso venne fatto per la Convenzione sull'Antartide. Si
rifiutava l'equa proprietà comune di un bene in favore della libertà
d'impresa.
Quindi ciò che può essere considerato di sinistra oltreoceano (o Manica)
è il desiderio di mancanza di restrinzioni da parte di chiunque (governo
o singolo) verso le libertà acquisite e non l'abbattimento delle
diversità.
IMVHO, se proprio si deve dare una traduzione di copyleft (è proprio
necessario? E' un neologismo anche in inglese, quindi che differenza
farebbe mantenerlo nella lingua originale?) si dovrebbe intendere come
copyright liberale.
L'esperienza di sinistra del continente europeo è completamente diversa.
Deriva dalle lotte sociali e sindacali di fine ottocento che poco
avevano a che fare con la libertà, ma piuttosto con la difficoltà di
guadagnarsi il pasto quotidiano!
Quindi, se proprio si vuole tradurre il termine, teniamo conto anche del
contesto. Personalmente, non mi piace copyright di sinistra perché non
estrime immediatamente il concetto di libertà. In un'ipotetica votazione
io voterei per copyright liberale.
Riassumendo, per chi ha avuto voglia di seguire il mio discorso:
negli USA: di sinistra=+ libertà
in Europa: di sinistra=+ equità
Gianluca
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