[Discussioni] W3C e brevetti

Alessio Frusciante algol a firenze.linux.it
Mer 3 Ott 2001 03:42:40 CEST


Ciao a tutti,
vorrei provare a fare un quadro della situazione che si prospetta con i
cambiamenti proposti nella politica di emanazione degli standard
(raccomandazioni) da parte del W3C.
Giusto per chiarire, questo messaggio non ha pretese di completezza ne'
di accuratezza.
Il World Wide Web Consortium[1] sta stendendo un documento chiamato
Patent Policy Framework[2] che stabilisce quali condizioni devono
soddisfare le tecnologie brevettate per essere incluse in una
raccomandazione.
Fino a questo momento venivano accettati solo (beh, quasi) a condizione
che fossero senza royalty. Nel documento citato, invece, si parla della
possibilita` di accettare licenze "ragionevoli e non discriminatorie"
(RAND).
Che cosa si intende con RAND? Si intendono una serie di caratteristiche,
di cui una piuttosto importante e` che il proprietario del brevetto puo`
imporre il pagamento di una certa somma di denaro "ragionevole" per
l'uso della tecnologia. Tale somma non deve essere discriminatoria,
ossia non puo` essere diversa a seconda del soggetto a cui rilascia una
licenza d'uso.
Chiaramente si puo` discutere sul fatto che questo tipo di clausola sia
"non discriminatoria", in quanto, per fare un esempio che ci interessa
da vicino, una raccomandazione che comprenda delle tecnologie per cui e`
richiesta una royalty non puo` essere supportata in un programma
rilasciato con licenza libera. Se l'HTTP comprendesse questo tipo di
licenze, in cui ad esempio si dovesse pagare una quota per ogni
programma che implementa il protocollo, non esisterebbero browser
liberi.
Un altro fatto piuttosto interessante, e` che i proponenti una
raccomandazione sono obbligati a rivelare se una raccomandazione
infrange qualche brevetto, con "good faith efforts", ma nel caso in cui
cio` non avvenga, si considera automatico che la licenza con cui viene
rilasciata la tecnologia sia di tipo RAND (punto 8.1 del documento).
Questo significa che un'azienda potrebbe far incorporare in una
raccomandazione una tecnologia brevettata e solo successivamente far
valere i suoi diritti tramite royalty, quando ormai lo standard e`
diventato di uso comune.
Il W3C ha richiesto commenti su questa proposta, su una lista pubblica,
www-patentpolicy-comments a w3.org[3]. La scadenza per i commenti era il
30 settembre 2001, ma essendo passato quasi del tutto inosservata (i
maligni direbbero che la proposta non e` stata adeguatamente
pubblicizzata) fino a pochi giorni fa, molte voci si sono levate per
procrastinare i termini, che sono stati spostati all'11 ottobre. Molte
voci si sono levate anche contro la proposta in se', tanto per fare
alcuni nomi noti, Richard Stallman, Alan Cox, Andrew Tridgell, Tim
O'Reilly, Eben Moglen (a nome della FSF), Bruce Perens e moltissimi
altri hanno scritto alla lista per esprimere e motivare il loro
dissenso.
Il W3C ha messo a disposizione anche delle FAQ[4] che spiegano a grandi
linee di che cosa tratta il Patent Policy Framework.
Adam Warner ha scritto un documento[5] che analizza in maniera piu`
approfondita queste problematiche.


[1] http://www.w3.org
[2] http://www.w3.org/TR/patent-policy/
[3] Archivi a
http://lists.w3.org/Archives/Public/www-patentpolicy-comment/
[4] http://www.w3.org/2001/08/16-PP-FAQ
[5] http://www.openphd.net/W3C_Patent_Policy




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