[Discussioni] pirateria e impiego (FYI)

Giovanni Biscuolo giovanni.biscuolo a libero.it
Sab 13 Ott 2001 13:11:43 CEST


> Una delle cose che vengono diffuse dall'informazione convenzionale e
> che e` *profondamente* sbagliata, e` che la copia abusiva del software
> sia un danno per la societa` e porti a disoccupazione.
> 
> La copia non va bene, ma dire che devi comprare sw per il bene del paese
     ^^^^^
immagino intendessi copia illegale: non aiutiamo la BSA a diffondere
notizie false e tendenziose ;-)

> e` come dire che il baco del millennio e` stato un bene perche` ha portato
> ad un aumento dell'occupazione (corriere della sera, fine estate 1999).

Dalle mie parti si dice:"Fa e disfà le tucc un lavurà", ovvero:
"Fare e disfare è tutto lavoro".
Allora anche i virus informatici aumentano l'occupazione, stando
all'assunto del corriere.
Io dico: magari non l'occupazione, ma il PIL senza dubbio. :-)
 
> L'ultima roba che ho letto era su la stampa del 26 settembre, e gli ho
> scritto il giorno dopo. Ovviamente non pubblicata.
> 
> Ve la riporto FYI:
> 
>    To: lettere a lastampa.it
>    Subject: A proposito di pirateria

Qualche commento sulla bella lettera di Alessandro:

[omissis]

> La domanda che ogni giornalista dovrebbe porsi nell'usare dati forniti
> direttamente da un'azienda con specifici interessi nel settore e`:
> _quali_ aziende hanno "perso" 900 miliardi? E _chi_ avrebbe assunto 37
> mila persone, cioe` una ogni 24 milioni di lire? Mi permetta di
> dubitare che ogni 30 copie di Microsoft Office venga assunto un
> commesso nei negozi di informatica o un programmatore presso
> Microsoft.

Sono sicuro che i commessi nei negozi di informatica
vengono assunti o licenziati indipendentemente dall'andamento della
vendita delle licenze di software proprietario.
Sono altrettanto sicuro che la quantità di nuove assuzioni in aziende
di software _non_ è direttamente proporzionale all'andamento della
vendita di licenze di utilizzo di software proprietario.

[omissis]

>    Credo sarebbe molto piu` corretto dire che se tutte le copie dei
>    programmi in uso fossero stati comprati legalmente, le aziende
>    italiane avrebbero avuto 900 miliardi in meno da investire

Se le aziende fossero veramente costrette a comperare le liceze dei
software che utilizzano, utilizzererebbero _meno_ software rispetto a
quanto stimato e le stimate perdite derivanti da mancata vendita
di licenze sarebbe molto ridimensionato.

>    nella
>    propria attivita` e nel proprio personale.  Il problema non e` quindi
>    il danno per il settore informatico quanto il peso economico eccessivo
>    di tale settore nell'attivita` produttiva.

Peso economico che qualche azienda è riuscita ad ottenere grazie a
posizioni di monopolio raggiunte *anche* grazie alla diffusione di
copie illegali del proprio software.

Sarà un caso che - secondo una mia impressione - quacuno chiude un
occhio ogni tanto per poi fare la voce grossa, minacciando i propri
sudditi e introducendo sistemi di registrazione automatica nei
propri software?
Oltre che pianger miseria, naturalmente.

CiaoG.
-- 
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