[Discussioni] Softwarelibero su Freenet

Marco A. Calamari marcoc1 a dada.it
Lun 15 Ott 2001 09:14:32 CEST


At 17.09 13/10/01 +0300, you wrote:
>Marco A. Calamari:
>
> > Come proposta di rito di passaggio per una mia eventuale
> > accettazione quale socio, ho concordato con il mio presentatore la
> > messa in linea del sito dell'Associazione su Freenet.
>
>Terminologia a parte, credo quindi che si tratta di un mirror. E` dal
>1994 che vado sostenendo che sul web un mirror di sito e` inutile,
>dannoso, pericoloso: lo era quando la maggior parte dei contenuti
>erano statici, ora che (per fortuna) la maggior parte dei siti sono
>dinamici e` semplicemente impossibile.
>In pratica hai elencato quasi ogni funzione interessante utilizzata
>sul web, e molte regole che *ogni* webmaster appena competente usa sui
>suoi siti. Eliminato cosi` il 99.9% dei siti mondiali, si potranno
>pubblicare su Freenet l'album fotografico di John e Marta Smith del
>Nebraska o le pagine della banda musicale di Forlimpopoli.

Penso che il problema sia che sfugga un punto essenziale.

Si, lo si potrebbe anche definire cosi', un mirror un po' "appannato".

Quanto al "pericoloso" non posso ne' concordare ne' dissentire.

Quello che io percepisco come "pericoloso" attualmente ha molto
  a che fare con la liberta' di comunicare e col diritto alla privacy;
  l'eventuale corruzione (forse sarebbe meglio adattamento od evoluzione)
  delle metodologie di comunicazione via web non mi preoccupa certo
  altrettanto (ma e' ovviamente un parere personale).

Semmai un giudizio sarebbe giusto darlo sull'opportunita' dell'intera
  operazione, e questo lo dovrebbero dire tutti i soci di Assoli.

Il valore aggiunto di un "mirror" di Softwarelibero come Freesite su
  Freenet non e' assolutamente l'esistenza di una copia in piu'.

Probabilmente come molti che si appassionano ad una cosa pecco di
  sinteticita'; ci vuole probabilmente uno spieghino.

La particolarita' di Freenet e' che si tratta del primo sistema
  di comunicazione che viene progettato da zero con lo scopo principale
  di essere anonimo e non censurabile; si e' cercato poi di applicargli tutte
  le buone regole per renderlo liberamente riutilizzabile, dalla politica
  di licenza (GPL) alle interfacce, ai protocolli ed al linguaggio di sviluppo.

Freenet non e' un web piu' furbo, piu' scemo o diverso; Freenet e', mutuando
  la terminologia OSI ed applicandola alla diffusione di informazione, un 
protocollo
  di trasporto anonimo, noncensurabile e (molto) difficile da sabotare. Punto.

La flessibilita' e' dimostrata dal fatto che e' molto semplice implementare
  un'applicaizone, in questo caso un web molto semplificato su di esso;
  il web su Freenet (Freesite) eredita le suddette belle proprieta', perdendo
  ovviamente altre caratteristiche, interessanti e magari essenziali in 
altri contesti,
  ma a mio parere meno importanti con questi chiari di luna (altro parere 
personale)

La domanda da porsi e' quindi "interessa un "mirror" di Assoli dotato
  di queste caratteristiche ?" Il metro di giudizion non puo' quindi essere
  la maggiore o minore somiglianza ad un web, o la purezza del metodo
  di diffusione dell'informazione, ma solo l'interesse all'opportunita'
  di diffindere il messaggio di Assoli con queste modalita'.

Dal punto di vista della censurabilita' (e credimi, parlo con cognizione
  di causa) e' il web tradizionale ad essere "stupido"; single point of 
failure =
  totale inaffidabilita' e completa censurabilita'

>L'unica alternativa di largo respiro e` quello di estendere l'idea del
>proxy in modo che modifichi al volo le pagine che scarica dal web
>"normale" - certo non e` banale.
>
> > Siccome io lo prendo e lo pubblico con un wget+cron, dovrei operare
> > a mano una enorme quantita' di modifiche per ogni aggiornamento.  Mi
> > sarebbero utili, se non e' possibile modificare il sito, un paio di
> > script
>
>A parte che molte delle cose che chiedi (link "impliciti", path
>assoluti, ecc.) wget le puo` fare, si tratta di realizzare un robot

Del link relativo mi e' gia' stato dato una dritta; studiero' meglio
  wget anche per la faccenda dei link impliciti, a parte che magari me lo 
potevi
  direttamente dire (si, lo so, RTFM)

>che traversi il sito e applichi delle regole di conversione non sempre
>banali. Da quello che scrivi mi sembra fuori dalla tua portata, ma nel

Di sicuro quello su cui ho chiesto aiuto lo e' (monsieur del La Palisse
  est mort devant Pavie ....); di solito non lo faccio solo per risparmiare
  fatica ....

>caso io (come opinione personale) lavorerei in Perl: nel Perl Cookbook
>pubblicato da O'Reilly e credo ci sia materiale anche nell'LWP
>Cookbook che viene installato insieme alle librerie LWP di Perl.
>
>In pratica ritorno alla posizione di Marco d'Itri: Freenet (ovvero,
>gli utilizzatori del servizio) e` stupido. Se non stupido, certamente
>ha capacita` insufficienti di gestione di una cosa complessa come il
>web (e che *deve* diventare piu` complesso, per poter essere piu`
>semplice, vedi il Semantic Web di TBL) e pretende di essere nel
>giusto. Piu` esattamente, tenta di avventurarsi in terreni per i
>quali, IMHO, non e` nato e non e` attrezzato. Marco ha commentato
>nella stringatezza per cui e` famoso; io, essendo sabato pomeriggio,
>ho avuto tempo di dilungarmi. Ma alla fine il succo e` lo stesso.

Anche io non posso che ritornare alla posizione iniziale, e magari la
  chiarisco con una parola sola

http://freenet.sourceforge.net/lang/it

si tratta di una parola che va interpretata in almeno due modi

1) leggi ed informati prima di dare giudizi; il materiale e'
  un po' disorganizzato e lacunoso, come per tutti i progetti
  "bazaar", ma di sicuro anche dalla sola lettura della tesi di Ian Clarke
  deriverebbe la capacita' di dare giudizi piu' interessanti (nella prima 
stesura
  della mail avevo scritto "meno idioti") a riguardo dei sistemi 
peer-to-peer anonimi.

2) il sito di Freenet e' forse qualcosa di piu' simile (penso) alle cose
  che ti interessano (php, fornitura di pagine nel linguaggio preferito,
  segnalazione di pagine aggiornate in altre lingue,  ecc.)


> > 1) se questo puo' valere l'onore di diventare socio.
>
>questa parte mi ha stupito alquanto: e` necessario superare una prova
>per diventare soci? Cos'e` AsSoLi, una fraternity di un campus
>americano? Proporrei magari un microtaccheggio a un distributore
>Micro$oft, o l'attraversamento al sabato pomeriggio di Piazza Duomo a
>Milano vestiti da pinguino (il diavoletto BSD verrebbe scambiato per
>un tifoso milanista...)

La lista ha gia' subitoda me molte mie mail a riguardo, sempre con lo stesso
  tono "scherzoso" (spero non "noioso", ma nel caso c'e' sempre il kill 
file ..)
Puoi andare a rileggerti gli archivi e li' ritrovi tutta la storia.

Ciao.   Marco



"Chi e' pronto a dar via le proprie liberta' fondamentali per
  comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita ne'
  la liberta' ne' la sicurezza" - Benjamin Franklin

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