[Discussioni] Proposta per pubblicizzare il softwarelibero
Simo Sorce
simo.sorce a tiscalinet.it
Gio 6 Set 2001 13:00:31 CEST
Credevo che almeno su questa lista ci si fosse interessati di leggere i documenti
riguardanti il software libero e ci si fosse impegnati a capire cosa fosse il
software libero.
Purtroppo il caro Marco Ermini dimostra di essere in totale sintonia con i
sostenitori del movimento Open Source e non ha capito mezza H di quello che
promuove Stallman ovvero il Software Libero.
La differenza principale tra Software Libero e open Source e` proprio nel fatto
che il Software Libero nasce come sistema etico e filosofico e che il modello
di business che gli si puo' appiccicare e` solo una consguenza, mentre il
movimento Open Source si spoglia completamente degli aspetti etici e filosofici
per incentrarsi sui benefici tecnici e sul modllo di business legati alla
disponibilita` dei sorgenti.
Marco Ermini wrote:
>
> Quello che si dovrebbe realizzare e', appunto, uno spot che richieda poche
> risorse nella realizzazione (quindi niente effetti speciali e colori
> ultravivaci ;-), ovviamente deve essere breve, non deve certo mettersi a
> spiegare la differenza fra free software ed open source ;-), deve attirare le
> persone *ovviamente* imperniandosi sul fatto che il sw libero e' gratuito ma
> in qualche modo facendo "intravedere" che dietro "free as free beer" c'e' di
> piu'.
Non ci interessa certo spiegare la differenza tra i due movimenti ma promuovere
il software Libero e non l'Open Source (che ritengo una brutta distorsione) e non
bisogna certo far intravedere nessun "free as free beer", visto che quello e`
solo una conseguenza non sempre valida di entrambi i modelli e non e` certo
quello che ci interessa sottolineare.
Per fare un esempio, se prorio dovessi fare uno spot rappresenterei in qualche modo
il software proprietario come una prigione con tanto di sbarre e il software
libero il liberatore che le rompe in mille pezzi e riconsegna in mano agli utenti
la liberta`, perche` e` la liberta` il messaggio del Software Libero, non il basso
prezzo (che ne e` una conseguenza poco importante rispetto al principio) ...
... ma comunque non sono neanche molto d'accordo con la creazione di uno spot,
perche` il concetto e` cosi` alieno ai piu` che probabilmente semplicemente non
capirebbero niente e sarebbe tempo sprecato (anzi potrebbe anche danneggiare il
movimento poiche` non avendo i soldi per farlo per bene si rischia di dare un
messaggio sbagliato e "attaccabile").
riporto anche una frase da: http://www.gnu.org/philosophy/free-sw.it.html
|Quando si parla di software libero, è meglio evitare di usare espressioni come
|"gratuito", perché esse pongono l'attenzione sul prezzo, e non sulla libertà.
> E' ovvio che il primo aspetto che chiunque incontra nel sw libero e' la
> gratuita' e la gratuita' e' un *ottimo* veicolo pubblicitario, ovviamente, non
> e' esaustivo descrivere il sw libero come gratuito, ma e' sicuramente un
> ottimo punto di partenza per iniziare ad invogliare la gente a deistallare M$.
Appunto, e` un veicolo pubblicitario e della piu` bassa lega e la battaglia
per il Software Libero non e` la battaglia contro Microsoft.
> Quando 5 milioni di Italiani avranno cominciato ad installare sw libero,
> avremo modo e tempo di elargir loro ulteriori precisazioni (su cui d'altronde
> molti inizieranno a riflettere da soli, non mi piace credere che tutta la
> gente sia cosi' stupida come la si dipinge).
No anche peggio a volte, ma non e` questo il punto; il problema e` che non avendo
nessuna base per capire il messaggio non abbiamo neanche idea se verra` recepito
e come.
> Circa il fatto che IBM o HP o chi altri (perche' non anche Compaq per
> esempio?) seguano certe filosofie piuttosto che altre per certi motivi ecc.,
> sono d'accordo, e d'altronde lo ritengo piu' che naturale.
Questo perche` in genere si ritiene che economia ed etica siano ortogonali e
questo e` uno dei mali della nostra societa` ... ma questo e` un'altro discorso...
(Compaq no perche` non esiste piu`, se l'e` comprata HP)
> Quello che vorrei chiarire da parte mia, e' che bisogna sgombrare il campo da
> certi pericoli, come quello di "politicizzare" o "riempire di contenuti
> sociali" quello che non ne ha.
Il Software Libero E` politica, ed E` contenuto prettamente sociale.
> La filosofia del free software e' comunque un modello di business e non un
> "esempio di socializzazione".
No, il software Libero non nasce come modello di business, rileggiti i documenti
della FSF, li' di business si parla solo in alcuni documenti
> Si basa sul fatto che un approccio di tipo
> "mind-sharing" (tipico di Internet, ed in effetti Internet ed il free software
> hanno avuto un sviluppo per certi versi parallelo) e' piu' produttivo di
> quello "closed-source". La scommessa di Stallmann e' che il suo modello di
> business, alla lunga, sia vincente rispetto agli altri, ma si stanno appunto
> paragonando diversi modelli di business, ricordiamocelo; non si sta parlando
> di propunare un atteggiamento socialmente piu' utile di un altro. Per fugare
> ogni dubbio su questo, basta leggersi una qualsiasi intervista in cui
> Stallmann replica a chi lo accusa di "essere comunista".
E invece si tratta proprio di aiutarsi uno con l'altro, forse dovresti leggere
qualcuno dei documenti e qualche intervista in cui parla della sua filosofia,
non quelle in cui e' costretto a stirare i significati per difendersi da becere
accuse di "comunismo" che in america vorrei ricordare sono gravi quanto accusare
qui qualcuno di Nazismo!
> Non si tratta quindi di "pubblicita' progresso" per capirci.
Vorrei che tu capissi infatti!
> Il software libero non ha alcuna "valenza etica". Al massimo, ha una sua
> morale, ed e' autoreferenziale, cioe' ha la *sua* morale - o al massimo, come
> ho detto, condivide un certo tipo di approccio al lavoro diffuso tra i
> "tecnici" di Internet o in certi ambiti della comunita' scientifica), ma non
> indica certo al genere umano una possibile soluzione dei suoi problemi (questo
> significa avere un'etica). Sicuramente e' piu' produttivo per tutti avere un
> atteggiamento "aperto" e di "condivisione" della cultura, sicuramente se la
> ricerca scientifica anziche' essere governate da un pugno di multinazionali
> che competono fra loro condividesse di piu' le conoscenze ecc. questo sarebbe
> un bene per tutti, come se tutti i software fossero "open" ecc., ma tutto
> questo interessa poco l'utonto. All'utonto interessa sapere che col sw libero
> non e' in mano a degli strozzini che gli fanno pagare degli aggiornamenti
> assurdi, che e' sicuro che il sw non faccia cose che lui non voglia che
> faccia, che puo' scaricarlo ed aggiornarlo gratuitamente a patto che sappia
> farlo o comunque possa pagare qualcuno per farlo e comunque avere il sw in se'
> gratis ecc. Sicuramente tutte queste cose sono possibili grazie ad un modello
> di produzione/distribuzione rivoluzionario, che tuttavia non e' un astratto
> principio etico ma un concretissimo modo pratico di agire e di "fare del
> business" (nel senso, e' il metodo di lavoro inventato da Stallmann).
> Stallmann si e' sicuramente ispirato ad un atteggiamento mind-sharing ma non
> aveva certo in mente un'etica ne' voleva migliorare la societa'.
Cavoli, riesci a negare tutto il Software Libero con una sola frase.
La settimana scorsa ero a San Francisco e' ho visto un film (non liberamente
disponibile purtroppo) che raccontava la nascita e lo sviluppo fino ad oggi
del Software Libero, dell'Open Source e di Linux.
Il film era costruito da spezzoni di interviste a Richard Stallman, Eric Raymond,
Bruce Perens e Linus Torvalds.
Ebbene non ho memoria fotografica ma ti riassumo in breve quello che diceva Stallman.
Ha detto chiaramente che il software libero e` un "hack" per creare una migliore
societa` dove ci sia aiuta uno con l'altro, dove anche la qualita` del software e`
in secondo piano rispetto alla liberta`.
Vorrei anche ricordarti le ultime dichiarazioni di Perens che si e` staccato del tutto
dal movimento Open Source, dicendo che non aveva capito che Eric Raymond voleva mettere
a tacere la parte etico-filosofica del Software Libero per esaltare solamente i vantaggi
tecnici dei sorgenti aperti.
magari leggi anche le prime parti di questa intervista trascritta:
http://www.gnu.org/events/rms-nyu-2001-transcript.txt
(c'e' anche l'audio in formato oog vorbis: http://www.gnu.org/philosophy/audio/rms_nyu_2001-05-29_part-1.ogg (22M)
http://www.gnu.org/philosophy/audio/rms_nyu_2001-05-29_part-2.ogg (27M)
Simo.
P.S: Ogni critica e commento sono ovviamente benvenuti.
--
Simo Sorce
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