Proposta [Was: Re: [Discussioni] presentazione e Call pubblica collaborazione]

Stefano Maffulli stef a zoomata.com
Dom 30 Set 2001 16:58:37 CEST


On Sunday 30 September 2001 13:37, Marco Ermini wrote:
> Senza offesa, il fatto che "Open Source <> sw libero" e' la solita tiritera
> sterile, se mi permetti, che non ti manda avanti di un centimetro, e di

Meglio essere chiari: ASSOLI == ASSOciazione SOftware LIbero. E non Open 
Source. I due movimenti sono diversi e le differenze si fanno sentire ancora 
di più in questi periodi di magra. Prendi VALinux: vacche grasse ->viva 
l'Open Source; vacche magre -> facciamo buon viso a cattivo gioco e ficchiamo 
nel pozzo i principi dell'OSI. 
Non mi immagino lontanamente la FSF fare la stessa cosa. Open Source 
Initiative ha completato il suo ciclo storico da tempo (da quando Perens si è 
dissociato). Ora il compito di promuovere la filosofia Open Source ce l'hanno 
IBM, HP-Compaq, Dell, Oracle e compagnia bella. Era per questi figuri che la 
OSI è stata creata, a loro il compito di proseguirne la diffusione. 

Giusto per essere acido: il sito opensource.org è fermo da tempo, hanno 
difficoltà a tenerlo aggiornato e sono stati criticati perchè il loro 
processo di valutazione delle licenze è troppo lento. A che serve una 
traduzione in italiano? E, dopotutto, a chi giova *realmente* tale sito?
Linux (traduzione commerciale di GNU/Linux) è ormai sulla bocca di tutti. Da 
quando IBM l'ha preso in braccio, il pinguino lo vedo pure al supermercato 
sulla copertina di tantissimi giornali e riviste (escludendo i soliti noti 
Linux magazines). Dobbiamo ancora prestare opera di *gratuita* di 
evangelizzazione per un misero sistema operativo? Fate pure.

Salutz
stefano

-- 
Prima di tutti vennero a prendere gli zingari e fui contento perché 
rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perché non ero 
comunista.
Un giorno vennero a prendermi e non c'era rimasto nessuno a protestare..."
Bertold Brecht, "Sentieri di Verita'"




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