[Discussioni] Re: [softwarelibero] disegno di legge Verdi
Associazione software libero
PR a softwarelibero.it
Mer 3 Apr 2002 01:35:20 CEST
Gentile redazione,
grazie per aver pubblicato l'articolo sul disegno di legge per
l'adozione del software libero nella PA, e grazie per avercelo
segnalato. Speriamo che le attività della nostra associazione
continuino ad interessarvi in futuro e che vogliate dar loro risalto
sulla vostra pubblicazione.
Colgo l'occasione per farvi notare un'imprecisione significativa
nell'uso del concetto di copyright nell'edizione del 2 aprile.
All'inizio dell'articolo "Copyleft vs. Copyright. Chi vincerà?", leggo
che la rivista New Scientist rinuncia al copyright su un articolo di
Grahan Lawton. Benché a prima vista questo sembri naturale, vista
l'adozione del copyleft, in realtà è scorretto. Il "copyleft", infatti,
non è altro che un termine pubblicitario, o politico se preferite, per
indicare un particolare tipo di copyright che consente la copia. In
altre parole, non esiste copyleft senza copyright.
Seguendo infatti gli stessi riferimenti da voi esattamente menzionati,
si giunge proprio alle descrizioni legali dei termini e delle condizioni
alle quali è consentita la copia, che costituiscono per l'appunto il
copyright cui l'opera è sottoposta.
Nel secondo articolo "Il portale Italia e il Software Libero" ricorre lo
stesso equivoco: «L'adozione del software libero dalla PA servirà a
pubblicare materiale informatico non protetto dal copyright delle
società produttrici»
In realtà, il copyright rimarrà nelle mani dei produttori di software,
ma questi concederanno ai propri utenti il diritto di copiare,
modificare, studiare e redistribuire il codice ottenuto secondo i
termini di una licenza libera (ad esempio la GNU GPL), e di concedere a
loro volta gli stessi diritti a chiunque desiderino.
Restiamo a vostra completa disposizione per ogni eventuale chiarimento
su questo argomento e su altri di interesse della nostra associazione.
--
Per l'associazione software libero
Francesco Potortì
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