[Discussioni] FYI: CIFS
Alessandro Rubini
rubini a gnu.org
Ven 5 Apr 2002 23:43:37 CEST
Microsoft ne ha fatta un'altra delle sue (come riportato su
discussion a fsfeurope.org da Florian Weimer). Ho scritto qualcosa al
proposito, aggiunto alla pagina www.*.it/GNU/nemici/fud.shtml (per un
paio di valori di "*"). Invece di scrivere ancora per le liste
riporto quel testo.
Un esempio: la licenza del «Common Internet File System»
In Aprile del 2002 (o poco prima) Microsoft ha pubblicato le
specifiche tecniche del suo protocollo CIFS. La «licenza d'uso» del
protocollo proibisce specificamente implementazione come software
libero, senza che ci sia una chiarezza sugli strumenti legali alla
base di tale divieto (come, d'altronde, per il caso di Giugno 2001
riportato poco sotto). Il documento è disponibile come
[8]http://msdn.microsoft.com:80/library/en-us/dnkerb/html/Finalcifs_Li
censeAgrmnt_032802.asp, almeno per ora (2002-04-05). La questione
viene presentata e discussa (in inglese) su
[9]http://www.advogato.org/article/453.html. Ecco le parti salienti:
1. Definitions
[...]
1.4 "IPR Impairing License" shall mean the GNU General Public
License, the GNU Lesser/Library General Public License, and any
license that requires in any instance that other software
distributed with software subject to such license (a) be disclosed
and distributed in source code form; (b) be licensed for purposes
of making derivative works; or (c) be redistributable at no charge.
[...]
3.3 IPR Impairing License Restrictions. For reasons, including
without limitation, because (i) Company does not have the right to
sublicense its rights to the Necessary Claims and (ii) Company's
license rights hereunder to Microsoft's intellectual property are
limited in scope, Company shall not distribute any Company
Implementation in any manner that would subject such Company
Implementation to the terms of an IPR Impairing License.
Naturalmente la licenza fa riferimento a dei brevetti di tipo
«software» registrati negli Stati Uniti, i «Necessary Claims» citati
sono infatti definiti come le affermazioni inventive (claims) nelle
presentazioni di brevetto. L'uso dei brevetti è quello che dà, almeno
negli Stati Uniti, una base legale per cui «l'inventore» può
controllare l'uso di un protocollo di comunicazione. Sul problema dei
brevetti astratti rimando alla [10]discussione generica e a [11]quella
dettagliata presenti in altre pagine di questa raccolta.
Nel testo citato ci sono alcuni errori grossolani, ottimo materiale di
FUD in quanto non immediatamente evidenti ad un pubblico impreparato
in materia:
* Una definizione di una classe di prodotti (o licenze, o persone)
non può recitare «Alberto, Antonio e tutti quelli che [definizione
reale]», perché presume che Alberto e Antonio rientrino nella
definizione prima ancora di enunciarla, facendoli addirittura
rientrare indipendentemente dal fatto che la definizione li
rappresenti o meno. Nessun documento legale usa questa
formulazione, in quanto profondamente scorretta.
* Non è chiaro come un detentore di brevetto possa porre condizioni
come quelle espresse. Si può certamente chiedere una pagamento per
ogni riproduzione dell'implementazione dell'idea, anche se
l'implementazione è fatta da altri (concetto aberrante, eppure
legale in un regime di brevetti astratti), ma non vedo come come
si possa imporre al titolare del diritto d'autore
sull'implementazione (qui, «Company») le modalità di distribuzione
della sua implementazione, dopo aver esplicitamente negato, al
punto 3.2, un onere sulla riproduzione.
* Non è affatto vero che i programmi distribuiti secondo GPL od LGPL
pongano vincoli su altro software distribuito insieme ad essi.
Anzi, questo è espressamente negato alla fine del punto 2 della
GPL (in un paragrafo informativo, non normativo, in quanto una
licenza di diritto d'autore non può porre vincoli su altre opere.
In effetti, è utile ricordare (ancora una volta), come quelle che
vengono chiamate «licenze di diritto d'autore» per i programmi
proprietari nella maggior parte dei casi non sono «licenze» ma
«contratti», infatti è necessario accettarli esplicitamente prima di
usare il prodotto. Nessuna licenza di diritto d'autore deve essere
accettata (o anche solo letta) per poter usare un prodotto, in quanto
il diritto d'autore non si occupa di uso, ma solo di riproduzione,
modifica, esecuzione in pubblico.
Questo testo è, chiaramente, un pezzo di propaganda più che un
documento legale di licenza.
Ogni commento o correzione e` benvenuto.
/alessandro
More information about the discussioni
mailing list